Razze della Gran Bretagna: British Shorthair, Longhair e Scottish Fold

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

Andiamo alla scoperta di alcune delle razze di gatti più interessanti, che nascono in Gran Bretagna e presto si diffondono in Europa

 

Se avete già un gatto british o ne volete prendere uno, potrà interessarvi sapere di più sulle sue caratteristiche, sulle necessità che ha, che vanno ben oltre una semplice lettiera autopulente, pur sempre comoda.

Vediamo insieme tutto ciò che concerne la sua nascita, perché ha il suo tipico aspetto e quali sono le altre razze che derivano dal gatto british shorthair.

 

British Shorthair: carattere e aspetto

Tutto parte da lui: nasce dall’incrocio dei gatti europei, che gli antichi romani portarono in Gran Bretagna, con quelli selvatici già presenti sul territorio. Per molto tempo questa razza è stata autonoma, fino al 1800, quando si è iniziato ad allevarla.

Risale al 1871 la prima esposizione di gatti british di colore blu, motivo per il quale spesso si confonde questo esemplare con il certosino, caratterizzato proprio da questa tipologia di pelo. Dopo la seconda guerra mondiale questo esemplare si diffuse rapidamente non solo in Gran Bretagna, diventando l’animale da compagnia preferito da tutti, ma anche in Europa.

Quali sono le caratteristiche che lo contraddistinguono? Prima di tutto il peso, che può variare tra i 4 e i 9 kg, mentre la durata della vita è compresa tra i 12 e i 17 anni. Per quanto concerne l’aspetto, ha un cranio abbastanza tondo, un naso corto e un corpo massiccio, caratterizzato dal torace molto ampio.

Le gambe sono corte ma forti e la coda è sottile e non troppo lunga; il pelo è denso, quindi il suo mantello è uniforme, oltre a essere corto. Gli occhi sono tondi e molto grandi, spesso giallo tendente al rame. I colori sono vari: potrete trovare un esemplare marrone, crema, lilla, rosso e anche un british shorthair bianco.

Se state cercando un animale da compagnia, questo è proprio quello che fa per voi: si tratta di un esemplare socievole e giocherellone, che sta bene in casa, è molto indipendente, ma sta volentieri con il padrone.

Non si tratta di un gatto che richiede molte cure, in quanto mangia umido e crocchette, non ha particolari problemi di salute o genetici, ma è sempre bene non acquistare da privati, in quanto non si può avere la certezza di come l’animale sia stato cresciuto.

Meglio rivolgersi agli allevamenti di british shorthair, gli unici che possono garantire il pedigree e attestare la buona salute dell’animale. 

 

British Longhair

Se lo shorthair ha il pelo corto, questa variante lo ha invece lungo, visto che deriva dall’incrocio tra il british cat e quelli persiani e d’angora, notoriamente con un manto importante. Tuttavia è stata riconosciuta da poco tempo come ufficiale, quindi, se prenderete un longhair, potrete essere sicuri di avere un gatto di razza.

Per quanto riguarda il suo aspetto, si tratta di un animale molto simile allo shorthair, dal quale si differenzia solo per la lunghezza del pelo: di conseguenza, dovrete pettinarlo periodicamente, in modo da evitare che si formino nodi.

Il carattere è lo stesso del precedente, mentre i colori variano, anche se non sono ammesse o non sono attestate varianti calico, ovvero non ci sono gatti tricolore in questa razza. 

Scottish Fold

Se avete mai visto uno scottish fold, sapete che la sua principale caratteristica sono le orecchie abbassate, un aspetto dovuto a una malformazione genetica che comporta problemi di salute come infiammazioni e danni anche alla coda.

Si cercò di ovviare a questo incrociandolo con il british shorthair, che invece le ha diritte e quindi non è soggetto a problematiche simili. Questo animale si differenzia abbastanza da lui, però, perché pur essendo docile e pacifico, non ha la stessa indipendenza del british.

Questo vuol dire che non solo ama giocare con il padrone ma anche che, quando questo si assenta a lungo, può soffrire di solitudine. Per quanto concerne il suo aspetto, invece, ha caratteristiche molto simili al british, visto che ha la tipica faccia tonda, molto più evidente proprio per le orecchie abbassate.

Il manto può avere vari colori, ma quello più diffuso è sempre il blu con occhi tondi e giallo rame. Inoltre è presente anche una variante di questa razza a pelo lungo, ovvero l’highland fold.

 

Quale scegliere?

Se cercate qualche esemplare di british shorthair in vendita, di longhair o scottish fold, potrà interessarvi sapere che il prezzo di questo animale si aggira tra i 350 e i 500 euro. Se volete essere sicuri che sia sano, come dicevamo prima, conviene rivolgersi a un allevamento qualificato, in modo da non far soffrire invano l’animale.

Tuttavia ci sono alcuni appunti da fare su una di queste tre razze, ovvero lo scottish fold: la sua selezione iniziò a partire dagli anni ‘60, come dice il nome stesso, in Scozia. Nacque però un grande problema quando si decise di accoppiare due scottish insieme: gli esemplari derivati avevano infatti malformazioni alla coda e alle articolazioni.

Visto che ciò non accadeva incrociando lo scottish con lo shorthair, si decise di procedere in questo modo: da questo accoppiamento nascono solitamente non solo scottish fold ma anche un 50% di scottish straight. 

Diventa così possibile anche l’accoppiamento tra uno scottish fold e uno straight, anche se prima è necessario verificare che quest’ultimo non abbia il gene fold, che potrebbe dare molti problemi ai cuccioli.

Ecco quindi che, se il vostro desiderio è quello di scegliere proprio questa tra le tre razze, è opportuno ancora di più rivolgersi a un allevamento certificato, non tanto per una questione di denaro, quanto perché il gatto, a lungo andare, presenterà delle patologie che lo porteranno a soffrire. Siamo certi che non avete nessuna voglia di stare male con lui!

 

 

 

 

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