Cinque Cose Da Sapere Sul Porcellino d’India: Prezzo, Razze e Alimentazione
Il Porcellino d’India, o cavia domestica, è un simpatico roditore originario del Sudamerica che, negli ultimi tempi, sta riscuotendo un notevole successo come animale da compagnia in virtù della sua indole vivace e affettuosa. Dall’alimentazione alla gabbia, passando per le cure indispensabili, vediamo come prendersene cura.
Per chi ama gli animali di piccola taglia, i porcellini d’India sono un’ottima alternativa a conigli e criceti. Il loro carattere affettuoso e socievole, unito al fatto che occupano pochissimo spazio, li ha resi molto ambiti come animali d’affezione, anche perché sono abbastanza facili da accudire.
Ciononostante, avere un roditore sudamericano come animale domestico è comunque un impegno che presuppone una conoscenza approfondita delle sue esigenze, dall’alimentazione alle dimensioni della gabbietta, fino alla temperatura ambientale.
E poi non va dimenticato che anche le cavie domestiche, come tutti gli altri pet, hanno bisogno di attenzioni e affetto per vivere felici. Ecco tutto quello che dovete sapere su questi simpatici roditori prima di adottarne uno.
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Porcellini d’India: razze e habitat
Il porcellino d’India (noto anche come cavia domestica) è un roditore prevalentemente erbivoro appartenente alla famiglia Caviidae e al genere Cavia. A dispetto del nome, non ha origini orientali ma sudamericane e, all’interno del suo gruppo tassonomico, troviamo all’incirca tredici razze di porcellino d’India, che di distinguono principalmente per la lunghezza e il colore del pelo, oltre che per dimensioni e aspetto fisico.
La varietà più diffusa è sicuramente la Cavia peruviana a pelo lungo, originaria dell’America meridionale e allevata in Europa come animale da compagnia per il suo temperamento molto amichevole e affettuoso, soprattutto con i bambini.
Anche la Cavia abissina è molto popolare e si differenzia dalla precedente per il pelo più corto che cresce in maniera appuntita e voluminosa.
Si tratta di roditori molto attivi e affettuosi che non necessitano di grandi attenzioni per quanto riguarda la cura del mantello.
La Cavia coronet, invece, si caratterizza per la presenza di una cresta di peli al centro della testa ed è una razza nata dall’incrocio tra le cavie American Crested e Silkie.
Tra i porcellini d’India a pelo lungo troviamo anche la Cavia sheltie, che presenta un mantello simile a quello del porcellino d’India peruviano, ma con una crescita del pelo che in questo caso va dalla testa al dorso.
Per quanto riguarda i porcellini d’india a pelo corto, tra le varietà più diffuse si annoverano la Cavia americana, che è la più socievole e facile da accudire; la Cavia self, caratterizzata da un simpatico ciuffo di colore bianco sulla fronte; la Cavia teddy, che somiglia a un tenero peluche; e la Cavia rex, dal pelo più duro e ruvido.
Se, invece, preferite un porcellino d’india senza pelo, potreste optare per la Cavia skinny, originaria del Canada, o la Cavia baldwin, che nasce con il pelo ma lo perde progressivamente una volta raggiunta l’età adulta.
Porcellino d india: caratteristiche e temperamento
Da un punto di vista morfologico, il porcellino d’India ha un corpo piuttosto tozzo, senza coda e con collo e zampe corti. Sul muso sono presenti dei peli tattili più lunghi chiamati vibrisse e, similmente ad altri roditori, ha due paia di incisivi sporgenti che crescono in modo continuo per tutta la vita, ma restano comunque di lunghezza costante grazie all’usura causata dal masticamento.
I maschi possono raggiungere un peso di 900-1.000 grammi, mentre le femmine sono leggermente più piccole.
Per quanto riguarda il carattere, si tratta in genere di animali molto timidi e paurosi che vivono in un continuo stato di allerta. Per questo motivo, il maialino d’India necessita di un ambiente tranquillo e confortevole, lontano da ogni possibile fonte di stress.
Grazie al loro temperamento mansueto e docile, i porcellini si adattano perfettamente alla vita domestica e sono facilmente addestrabili. Tuttavia, soffrono molto la solitudine: in natura vivono in gruppi di 5-10 esemplari e per questo hanno bisogno di affetto e attenzioni per evitare che si deprimano.
Non a caso, viene spesso consigliato di allevare almeno due cavie in modo che si facciano compagnia a vicenda. Se, però, si decide di prendere una coppia composta da un maschio e una femmina è bene prestare attenzione ai ritmi riproduttivi per non correre il rischio di ritrovarsi con la casa piena di cuccioli.
Inoltre, è preferibile tenere nella stessa gabbia due femmine anziché due maschi che finirebbero per litigare. Un’altra caratteristica del porcellino d’India è che si tratta di un animale abbastanza abitudinario che si stressa facilmente anche in caso di piccoli cambiamenti quotidiani.
Infine, come i conigli e i criceti, anche i porcellini d’India sono coprofagi e di tanto in tanto mangiano le loro feci, ma per quanto possa sembrare una pratica disgustosa, in realtà lo fanno per assimilare vitamine, proteine e altri elementi nutritivi con cui integrare una dieta che spesso in natura è molto povera.
Di cosa ha bisogno un porcellino d’India
Come dicevamo, la cavia domestica ha bisogno di un ambiente sereno e tranquillo, per cui è importante che la gabbia per porcellini d’india venga posizionata in una zona della casa che non sia troppo di passaggio e con una temperatura compresa tra 18 e 24°C.
Le dimensioni dovranno essere di almeno 80 x 40 cm, quindi può andare bene anche una tradizionale gabbia per criceti, purché dotata di un fondo liscio e senza griglie per evitare che l’animale si ferisca le zampe.
Per quanto riguarda la lettiera per cavie, si può usare il fieno, il pallet, il tutolo di mais o qualsiasi altro materiale assorbente di origine vegetale, evitando però quelli eccessivamente polverosi come la sabbia che potrebbero provocare problemi respiratori e allergie cutanee.
Inutile dire che la pulizia della gabbia del porcellino d’India dovrà essere abbastanza frequente (almeno due volte la settimana), e lo stesso vale per ciotole e beverini.
Cosa mangiano i porcellini d’India?
Dal momento che stiamo parlando di un animale erbivoro, l’alimentazione dei porcellini d’India deve essere costituita per il 75% da fieno e pellet di qualità, e per il 15-18% da fibre vegetali, quindi frutta, verdure e foglie fresche in piccole quantità.
Ogni tanto gli si può offrire un pezzetto di mela, kiwi, pera, ananas o anguria, evitando però la frutta ad alto contenuto glicemico. Al bando anche alimenti come pasta, prodotti da forno, biscotti, dolci, cioccolate, semi, latte e derivati perché estremamente dannosi per l’intestino di questi roditori.
Porcellino d’india prezzo
Il prezzo di un porcellino d’india è abbastanza economico e, in genere, oscilla tra 10 e 20 euro. Ovviamente, bisogna anche considerare le spese successive legate alla cura e all’alimentazione dell’animale, senza trascurare le visite veterinarie da effettuare almeno due/tre volte l’anno per verificare lo stato di salute generale del roditore.
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