State pensando di adottare un Gerbillo della Mongolia ma non sapete come prendervene cura? Allora il nostro articolo cade proprio a fagiolo, perché qui troverete tutte le informazioni necessarie per la gestione di questo simpatico roditore domestico come pet.
Il Gerbillo della Mongolia rientra nella categoria dei roditori domestici appartenenti alla sottofamiglia Gerbillinae del gruppo Cricetidae ed è originario della zona centrale dell’Asia. Dall’aspetto simile a un criceto per dimensioni e corporatura, si contraddistingue per il temperamento più docile e la proverbiale dolcezza, rivelandosi un’ottima alternativa per i bambini qualora non sia possibile accogliere un cane o un gatto in casa.
Tuttavia, se state pensando di adottarlo come animale d’affezione, è sempre consigliabile garantirgli la compagnia di almeno un altro esemplare per evitare che soffra la solitudine, ma a questo ci arriveremo più tardi. Sì, perché prima di scoprire come prendersi cura di un Gerbillo domestico, è bene analizzare nel dettaglio le origini, le caratteristiche fisiche e il carattere di questo simpatico e vivace roditore per capire se possa fare al proprio caso.
Storia del Gerbillo domestico
Il nome scientifico del Gerbillo della Mongolia è “Meriones Unguiculatus”, una locuzione latina che significa letteralmente “guerriero con gli artigli”. Non a caso, la principale caratteristica di questi roditori sono le lunghe protrusioni epidermiche delle dita che vengono frequentemente utilizzate dall’animale per difendersi dai predatori (principalmente uccelli) e combattere con altri esemplari rivali per stabilire l’ordine gerarchico o difendere il territorio.
Come facile intuire dal nome, l’habitat naturale di questa specie sono le steppe dell’Asia orientale che si estendono dal nord della Cina fino alla Russia meridionale, ed è pertanto abituata a climi particolarmente rigidi.
Ciononostante, sono comunque capaci di adattarsi a condizioni climatiche e abitative anche molto diverse da quelle di provenienza, il che li rende dei perfetti animali da compagnia da tenere in casa. Quanto all’aspettativa di vita, se allevato nel rispetto delle sue esigenze fisiche e nutrizionali, un Gerbillo del deserto può vivere anche fino a cinque anni, durante i quali farà sfoggio del suo rinomato temperamento dolce, affettuoso e allegro.
Dodici centimetri di simpatia
Ci sono tanti motivi per adottare un Gerbillo, a cominciare dal fatto che si tratta di un animale socievole, sveglio e particolarmente attivo di giorno, fino alla sua particolare resistenza alle malattie.
Al momento, infatti, non sono state riscontrare particolari patologie di razza per le quali siano necessarie misure preventive, come vaccinazioni e integratori. Tuttavia, dal momento che anche questi roditori possono sviluppare diverse forme tumorali e disturbi digestivi, è sempre consigliabile effettuare una visita di controllo dal veterinario, con cadenza semestrale o annuale, per accertarsi del buono stato di salute dell’animale.
Da adulti, questi esemplari raggiungono una lunghezza compresa tra i 10 e i 12 centimetri più altrettanti di coda, mentre il peso medio non supera quasi mai i 100 grammi, premesso ovviamente un regime alimentare sano ed equilibrato. Il pelo, che in genere ricopre anche le zampe, può presentare varie sfumature che vanno dal beige al marrone, ma esiste anche una particolare variante di Gerbillo nero caratterizzata da un manto tendenzialmente scuro con striature grigie.
Trattandosi di un roditore che non ama stare da solo, è consigliabile fornirgli un buon compagno di giochi con cui possa interagire, ma se non volete ritrovarvi con una gabbia piena di cuccioli meglio scegliere un esemplare dello stesso sesso.
Come prendersi cura di un Gerbillo
Premesso che i Gerbilli vanno sempre adottati in coppia, è importante garantire all’animale uno spazio sufficiente per muoversi e giocare. Pertanto, prima dell’acquisto dovrete procurarvi una gabbia per criceti abbastanza spaziosa da ospitare, non solo i roditori, ma anche i loro giochi, un paio di abbeveratoi e qualche ciotola per il cibo.
Sul fondo del terrario andrà sistemato un materiale morbido e assorbente che funga da lettiera senza, però, intralciare i movimenti dei piccoli ospiti. A tal proposito, vi suggeriamo di partire con uno strato di legno (pellet o trucioli) per assorbire i liquidi filtrati dagli strati superiori, per poi proseguire con una seconda superficie fatta di canapa naturale – in modo da eliminare i cattivi odori e termoregolare naturalmente la base della gabbia – e terminare con un tappeto morbido di paglia e fieno, che si rivelano adatti anche a essere rosicchiati.
Non dimenticate, inoltre, di posizionare all’interno della gabbietta qualche tunnel, una o due ruote e un paio di ripiani su cui i roditori possano arrampicarsi e fare esercizio, meglio se presente anche una sabbiera che permetta loro di sfogare il naturale istinto di scavare.
Quanto all’alimentazione, dal momento che stiamo parlando di animali onnivori, non saranno necessari particolari regimi dietetici ma solo un buon misto di semi per una corretta integrazione di fibre, grassi e proteine, a cui si potrà aggiungere all’occorrenza un po’ di fieno per favorire la mobilità intestinale. Volendo, è possibile integrare la dieta dell’animale con frutta di stagione, verdure fresche e un mix di cereali (avena, mais, grano, orzo e così via), purché si tratti di cibi rigorosamente crudi, ben lavati e mai freddi di frigorifero.
Se il proprio Gerbillo gode di buona salute, gli si può concedere di tanto in tanto qualche piccola leccornia, tra cui un cucchiaino di semi di girasole, una nocciola o un po’ di uvetta, prestando però attenzione a evitare tassativamente gli alimenti dolci, come la cioccolata e il miele, che potrebbero essergli fatali.
Quanto costa un Gerbillo?
Per instaurare una buona relazione con i Gerbilli ed evitare che vi mordano le dita per paura o insicurezza, non appena li avrete sistemati nella loro gabbietta potete offrirgli del cibo direttamente dalle vostre mani, senza però forzarli a mangiare e aspettando con pazienza che siano loro ad avvicinarsi spontaneamente.
Inoltre, se volete prenderli, dovrete appoggiare delicatamente le mani vicino alle zampette anteriori in modo che possano arrampicarsi sul vostro braccio agevolmente, ricordando che se cercherete di afferrarli dall’alto si spaventeranno e andranno subito a nascondersi.
Infine, per quanto riguarda il prezzo, in genere la spesa per l’acquisto di un Gerbillo si aggira sui 10 euro circa, ma prima di comprarne uno è sempre consigliabile informarsi se in zona ci sia un veterinario esperto nella cura di questi piccoli roditori.