Scopriamo insieme l’axolotl, la salamandra in via d’estinzione

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Vi piacerebbe ampliare le vostre conoscenze riguardo il regno animale? In questo articolo vi parleremo dell’axolotl, una salamandra messicana in grado di rigenerarsi da sola.

 

Habitat

L’axolotl, conosciuto con il nome scientifico Ambystoma mexicanum, è una salamandra neotenica, ovvero che conserva lo stato larvale per tutta la sua vita. Vive nel lago di Xochimilco in Messico: termine deriva infatti dal nahuatl, la lingua degli aztechi, una delle popolazioni più antiche della Mesoamerica. Fa parte del genere degli ambystoma, come per esempio la specie tigre o quella maculata, e come tutte le altre è in grado di sopravvivere solo nell’acqua dolce e nei luoghi umidi a una temperatura che può oscillare tra i 16 e i 20 °C.

Purtroppo oggigiorno è quasi impossibile trovarla in natura, poiché a causa del bracconaggio, del cambiamento climatico e della bonifica delle paludi il suo habitat è oramai ridotto al minimo. Nonostante ciò, gli axolotl sono facilmente reperibili all’interno dei negozi di acquariologia ed è possibile tenerli in casa al pari dei pesci d’acqua dolce con le dovute accortezze e precauzioni.

 

Descrizione morfologica

La salamandra messicana è una neotenica: una condizione che le consente di rimanere in uno stadio larvale o semi larvale per riuscire a sopravvivere in presenza di poco cibo a basso contenuto di iodio. Quest’ultimo elemento infatti, se introdotto nelle giuste dosi nella dieta riesce a far crescere l’anfibio, che assumerà la forma adulta terrestre senza difficoltà.

L’assolotto ha la pelle liscia e quasi trasparente lungo la parte finale, zampe corte e occhi molto piccoli senza palpebre. Presenta tre coppie di branchie piumate ai lati della testa, piuttosto grande e quasi sproporzionata al resto del corpo, il quale misura generalmente 15 centimetri, ma può arrivare persino a 45 in età adulta.

In natura la colorazione predominante è marrone con striature dorate o verde oliva, tuttavia, tra le più apprezzate dagli acquariofili troviamo altre quattro varianti: melanoide, totalmente nero; albino, dorato e con occhi della stessa tonalità; leucistico, rosa chiaro; assantico, monocolore grigio.

 

Carattere e abitudini

Come molti pesci per acquario di origine tropicale, anche l’axolotl ha un temperamento piuttosto particolare: sfuggente e solitario. Di norma tende a vivere in luoghi appartati, ovvero sul fondale del lago tra le rocce e le piante acquatiche dove può nascondersi e proteggersi da eventuali predatori.

L’aspettativa di vita in natura è di circa 15 anni, tuttavia, in cattività possono arrivare persino al doppio dell’età. Raggiungono la maturità sessuale intorno ai 18 mesi: l’accoppiamento consiste in una danza rituale da parte di entrambi i sessi. La procreazione può avvenire anche per pedogenesi, un processo biologico comune a molte specie nel quale la deposizione delle uova avviene senza fecondazione, da parte di femmine giovani che produrranno però soltanto individui che manterranno lo stadio larvale.

Salute

Gli axolotl sono generalmente delle creature piuttosto robuste: una delle loro principali caratteristiche nonché oggetto di curiosità e studi da parte delle comunità scientifiche, è la capacità di rigenerarsi.

Nel caso in cui dovessero perdere un arto, la coda, o persino parti del cervello o del cuore, la neotenica è in grado di ripristinarla grazie alla struttura blastema dell’organismo, quasi paragonabile a quella delle cellule staminali. Purtroppo si sa ancora poco riguardo questo affascinante processo, nella speranza che un giorno si possa mettere in pratica anche sulle persone.

Le neoteniche sopportano senza problemi l’acqua fredda, ma non quella calda: nel caso in cui la temperatura dell’acquario dovesse superare i 24 °C vi suggeriamo di rimediare tempestivamente, poiché lo stress può inficiare non solo sul loro sistema immunitario, che si indebolisce, ma anche sul pH della vasca, che se troppo elevato può causare la proliferazione dei batteri. 

I parassiti infatti, sono un enorme pericolo per gli axolotl: gli Ergasilus sieboldi e i Flagellati per esempio, possono causare infiammazioni intestinali e della pelle, provocando desquamazioni, formazione di vescicole sul corpo ed eccessiva secrezione di muco. Per questo motivo, è fondamentale inserire nell’acquario una pompa in grado di ossigenare continuamente l’acqua e un filtro depurativo.

 

Axolotl: prezzo e allevamento

Vi piacerebbe averne uno tutto vostro da coccolare? Questo piccolo animale si può allevare in casa proprio come altre specie di salamandre d’acqua, tenendo conto di tutti gli accorgimenti che serviranno affinché l’anfibio conservi il suo stato larvale.

Innanzitutto sarà necessario procurarsi un bel mobile per acquario, preferibilmente esteso in larghezza piuttosto che in altezza, che possa contenere almeno 100 litri d’acqua nel caso di un solo animale, o fino a 200 litri per due o tre soggetti.

La temperatura dovrebbe oscillare in un range tra 12 e 20 °C, oltre i quali il piccolo animaletto acquatico potrebbe soffrire e rischiare di sviluppare gravi patologie. È fondamentale predisporre il fondale con uno strato di sabbia fine spesso alcuni centimetri, delle rocce e alcune piante, come per esempio muschio o felce di Giava, con i quali sarà più facile ricreare un ambiente quanto più possibile simile a quello naturale.

Nonostante sia in via d’estinzione ed è davvero difficile trovarla in natura, questa piccola neotenica è piuttosto economica: il prezzo si aggira intorno ai 20 euro, tuttavia, il valore può aumentare in base al colore, alla provenienza, al sesso e all’età dell’esemplare scelto.

Potrete acquistarlo su alcuni siti internet, tuttavia, il nostro consiglio è di recarsi in un negozio specializzato o da un allevatore esperto, per poter controllare personalmente lo stato di salute dell’animale prima di portarlo a casa.

Si può allevare in coppia, ma è preferibile scegliere due sessi diversi: gli axolotl sono propensi verso il cannibalismo, inoltre, non è consigliabile inserire altri pesci acqua dolce, soprattutto se molto piccoli.

In natura questi simpatici anfibi seguono una dieta piuttosto varia, in cattività invece sarebbe opportuno alimentarli con cibo fresco e vivo, come per esempio insetti, lumache o gamberetti. È preferibile non utilizzare il comune mangime per pesci tropicali, poiché potrebbero danneggiare la loro salute. A differenza di altri animali, sia marini sia terrestri, gli axolotl andrebbero nutriti solo due o tre volte alla settimana, con porzioni che possono variare in base alla loro età e al peso.

 

 

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