Ultimo aggiornamento: 29.04.24

 

Acquario – Opinioni, Analisi e Guida all’acquisto

 

Un elemento decorativo ma anche un luogo dedicato alle creature marine, che vi cresceranno nel migliore dei modi: l’acquario è un oggetto bello da esporre, ma anche impegnativo. I filtri dovranno essere scelti ed equipaggiati con cura, per garantire uno sviluppo adeguato dei pesci e della vegetazione.

Abbiamo dato uno sguardo ai prodotti proposti dal web, per aiutarvi a trovare quello giusto. Askoll Aa350078 è quello che ci è piaciuto maggiormente proprio perché completo di tutto e inoltre di facile installazione. Non ci ha deluso neppure Zolux Acquario nanolife, piccolo e colorato, destinato a far felici tutti i bimbi che desiderano avere qualche pesciolino in camera.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

I 5 Migliori Acquari – Classifica 2024

 

Decidere quale acquario comprare non è sempre facile, soprattutto se non si è esperti in materia. Vediamo insieme alcuni dei modelli più validi e facciamo una comparazione delle loro caratteristiche, per individuare il prodotto da scegliere.

 

 

Acquario marino

 

1. Askoll Aa350078 Acquario Pure Marine High Cube Marino Completo

 

Se non avete limiti di budget, perché amate talmente il mare da desiderare di avere in casa un acquario marino a ogni costo, Askoll ha quello che fa per voi. Il suo Pure Marine High Cube è infatti un modello avanzato, dalla capacità di ben 130 l, nato dalla ricerca di un team che è riuscito a realizzare un prodotto dotato di ben quattro stadi di filtrazione.

La meccanica grossolana, la fine, la chimica e la biologica favoriscono il proliferare di un ambiente marino, insieme al sistema di luci LED, con intensità da 2400 lumen e colori bianco, blu e rosso, che lo rendono adatto proprio a quel tipo di vegetazione.

Gli effetti alba, tramonto e luce notturna sono la ciliegina sulla torta e assicurano anche una bella atmosfera nella stanza nella quale porrete quello che, per molti, è il miglior acquario in circolazione. Facile da installare e ben funzionante, ha però un costo tale che non possiamo ritenerlo tra i prodotti a prezzi bassi da consigliare ai risparmiatori.

 

Pro

Capiente: Se state cercando un oggetto in grado di ospitare molti pesci e da creare un effetto molto gradevole, questo è quello che fa per voi, visto che mette 130 l a disposizione.

Filtrazione: Quella qui inclusa è a quattro stadi, meccanica grossolana, meccanica fina, chimica e biologica, per un ambiente più pulito e per favorire lo sviluppo di quello marino.

Luci LED: Non solo aiutano la proliferazione e la crescita degli organismi, ma donano anche un effetto molto caratteristico al prodotto, quando acceso.

Installazione: Risulta molto facile e quindi non avrete bisogno di alcun aiuto in merito.

 

Contro

Costo: Si tratta senza dubbio di uno degli acquari più costosi in commercio, per cui non è destinato a chi ha un piccolo budget.

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Acquario per pesci rossi

 

2. Zolux Acquario Nanolife

 

Uno dei modelli più economici è quello proposto da Zolux: un acquario per pesci rossi, che farà la felicità dei più piccoli. Quante volte, durante una festa locale, i vostri bambini hanno desiderato proprio che acquistaste per loro questi esemplari? Ora potete aiutare i pesciolini a vivere meglio grazie a questo prodotto.

Si tratta di un modello disponibile in diversi colori , a forma di cubo e con una capacità di 20 litri, per cui non è un oggetto che ingombra ma anzi trova facile collocazione in ogni stanza. Il coperchio è anch’esso in vetro, ha una parte destinata all’inserimento del mangime e non mancano un filtro Modular Flow 200 Max e una luce LedLight 6, così non avrete altre spese da sostenere.

Come detto la capienza è di 20 l, per cui questo modello va bene proprio per i pesci rossi e non per animali più grandi. Tuttavia i pareri degli utenti sono abbastanza discorsi riguardo la sua solidità, visto che, da pieno, è preferibile non spostarlo se non si vuole che si rompa.

 

Pro

Prezzo: Il costo di questo acquario è molto basso, per cui si tratta di un oggetto alla portata di tutte le tasche, tanto più che include sia una lampada sia un filtro.

Colori disponibili: Sono due, così potrete fare felici i bimbi e fare anche in modo che si intoni con l’arredamento della stanza nella quale desiderate porlo.

Piccolo: Le sue dimensioni fanno in modo di poterlo collocare ovunque, senza che costituisca un ingombro.

 

Contro

Materiali: Appaiono molto fragili, tanto che è preferibile non spostare l’acquario quando è pieno.

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Acquario per tartarughe

 

3. Ciano Tartarium 80 Teca in Vetro per Rettili

 

Un modello adatto alle tartarughe d’acqua e di terra è quello di Ciano, lungo 80 cm: una teca in vetro che può contare anche su due rampe e che va bene per i rettili. In questo modo gli animali possono accedere a una zona asciutta oppure scendere dove è presente l’acqua. 

Presenta alcuni supporti in plastica bianca, che proteggono gli angoli e le conferiscono un aspetto molto elegante. Troverete anche un coperchio, posto proprio sulla rampa, che è trasparente e permette alle tartarughe di riposare in maniera migliore e di esporsi correttamente al calore esterno.

Non possiamo però considerarlo uno dei migliori acquari del 2024 per alcuni difetti strutturali, notati dagli utenti. Prima di tutto lo spessore del vetro, che è di 4 mm, e che non appare sufficiente a garantire una struttura stabile.

Inoltre, in rapporto al prezzo di vendita, si tratta di un oggetto troppo fragile, che rischia di rompersi facilmente se non trattato con molta cura.

 

Pro

Per rettili e tartarughe: La teca di Ciano è pensata per ospitare rettili e tartarughe d’acqua e di terra, in quanto offre loro il giusto spazio per muoversi e vivere liberamente.

Rampe: Quelle qui presenti permettono agli animali di posizionarsi all’asciutto e di riposare.

Coperchio: Posto sulla rampa, è trasparente e garantisce relax alle tartarughe e una buona esposizione al calore.

 

Contro

Vetro: Il suo spessore di 4 mm è troppo sottile per garantire che la struttura non si rompa o si rovini. Dovrete quindi prestare attenzione se volete spostarlo quando è pieno d’acqua.

Rapporto qualità/prezzo: Non si tratta di una delle offerte da cogliere al volo, visto che il costo non è pari alla qualità delle parti che lo compongono.

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Acquario da 100 litri

 

4. Tetra AquaartLED Acquario 100 L

 

Quello di Tetra è un modello nuovo e innovativo, in quanto dotato di un vetro anteriore ricurvo. Questa caratteristica gli conferisce un aspetto bombato molto originale, insieme alla tecnologia LED che garantisce un’illuminazione funzionale e anche a basso consumo, visto che il flusso di luce è più intenso ma non per questo i consumi sono più alti.

Anche il filtro è differente da quelli dei modelli venduti online: si tratta dell’easycrystal filterbox, dotato di due cartucce che devono essere sostituite ogni quattro settimane e non pulite periodicamente, con un bel risparmio di tempo da parte vostra.

Le capacità disponibili sono varie, tra le quali potete trovare quella da 60, 130 o 100 litri, a seconda dello spazio del quale avete necessità. Anche i colori possono essere scelti tra antracite e bianco, per collocare il vostro acquisto ovunque vogliate.

Il prezzo è conveniente ma attenzione alla fragilità di alcune parti, come gli snodi per l’apertura degli sportellini.

 

Pro

Ricurvo: Una caratteristica di questo modello è il vetro anteriore ricurvo, che gli conferisce un aspetto molto particolare, bombato, rendendolo un oggetto da esposizione.

LED: L’uso di queste luci permette di garantire una buona illuminazione a basso consumo.

Filtri: Il sistema di eliminazione delle scorie facilita la vita di chi ha poco tempo, in quanto non deve essere pulito, ma basta sostituire le cartucce ogni quattro settimane.

Disponibilità varianti: Potrete scegliere una delle capacità disponibili e uno dei colori in vendita, così da collocare al meglio l’acquario nella stanza di destinazione.

 

Contro

Rapporto qualità/prezzo: Il costo non è dei più alti, ma il prodotto non è troppo conveniente se pensiamo che alcune parti, come gli sportellini, sono fragili e tendono a rompersi facilmente.

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Acquario tropicale

 

5. Nobleza Nano Acquario in Vetro per Pesci Tropicali

 

Quello di Nobleza è un acquario tropicale abbastanza economico, disponibile nelle versioni da 7 e 14 l. Potrete anche scegliere se acquistare il modello bianco o nero, così da non stabilire solo lo spazio che deve occupare ma pensare all’ambiente in cui volete introdurlo, senza rovinare l’arredamento.

Grazie all’illuminazione LED blu e bianca a basso wattaggio, il prodotto non inciderà sulle vostre spese di energia elettrica in maniera eccessiva. Il vetro è incurvato, per cui offre una visione panoramica dell’interno, permettendo di godere meglio di questo acquario compatto e funzionale.

Il sistema di filtraggio è costituito dal filtro, appunto, in cotone e una pompa da 250 l/h, che però sembra essere il punto debole del prodotto: c’è chi ha riscontrato infatti alcuni malfunzionamenti che hanno messo a repentaglio la vita dei pesci all’interno.

Il prezzo è basso: cliccate sul link in fondo se non sapete dove acquistare questo modello.

 

Pro

Vetro ricurvo: Questa caratteristica permette di vedere meglio l’interno dell’acquario e di godere di tutti i suoi particolari.

LED: La potenza di queste luci non incide in maniera negativa sulla spesa di energia elettrica, ma offre la giusta illuminazione aiutandovi a risparmiare.

Dimensioni: Disponibile nelle versioni da 7 e 14 l, non è così grande da ingombrare, per cui può essere messo ovunque.

 

Contro

Pompa: Il sistema di filtraggio prevede anche questo elemento, che però manifesta diversi malfunzionamenti, mettendo a repentaglio la vita dei pesci che abitano l’acquario.

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Accessori

 

Filtro per acquario

 

Mantovani Pet Diffusion Filtro Eden 501

 

Se avete capito come scegliere un buon acquario, adesso è il momento di trovare anche gli accessori necessari al suo buon mantenimento.

Quello di Mantovani Pet Diffusion è un prodotto completo, provvisto di sistema di aspirazione, tubi e raccordi, oltre che del materiale filtrante indispensabile per mantenere l’ambiente pulito.

Si tratta di un filtro per acquario esterno tra i più venduti, che va bene per i modelli da 60 l. Uno dei suoi vantaggi è la silenziosità, che permette di collocarlo in zone che richiedono maggiore tranquillità.

Valido anche il suo funzionamento, anche se c’è chi ha avuto qualche difficoltà ad aprirlo e ha riscontrato un certo rallentamento con il passare del tempo.

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Pompa per acquario

 

SeeKool Mini Pompa Acqua Sommergibile Ultra-silenzioso 300L/H

 

La pompa per acquario di SeeKool ha dimensioni molto contenute, tanto che è possibile portarla con sé senza che ingombri. Dotata di ventose, può essere montata in senso orizzontale o verticale, a seconda delle vostre necessità.

Va bene per acqua dolce o salata ed è disponibile in diverse portate, dai 300L/H ai 1500L/H: in ogni caso è possibile regolarla tramite la manopola collocata al di sopra. Nella confezione troverete anche due adattatori da utilizzare con qualsiasi tipo di tubo avete in dotazione.

Il costo è molto basso e le sue prestazioni sono valide, ma c’è chi lamenta un’eccessiva rumorosità, a differenza di quanto garantito dall’azienda.

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Piante per acquario

 

PietyPet Piante Artificiali Acquario e Ornamento Paesaggio

 

Le piante per acquario proposte da PietyPet sono un’idea nuova che può convincere tutti coloro che sono interessati ad adornare per bene la casa dei propri pesci.

Disponibili in diverse varietà, comprendono non solo finta vegetazione, ma anche una grotta in plastica.

Gli utenti ne apprezzano il buon rapporto qualità/prezzo, in quanto i colori sono gradevoli e l’effetto realistico infonde uno stile originale al proprio acquario, per una spesa molto contenuta.

Ciò che non convince è invece il materiale, considerato da qualcuno troppo “plasticoso” e non sicuro, a causa di un odore troppo forte.

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Guida per comprare un acquario

 

L’amore per i pesci e il mare si riflette anche in casa, quando decidete di acquistare un acquario per stare a contatto con la vostra passione. Ma come individuare quello più adatto al vostro appartamento? Vediamo insieme quali caratteristiche debba avere il modello giusto, tenendo d’occhio anche il prezzo.

 

 

Dimensioni 

Il primo fattore da considerare è certamente il luogo in cui intendete posizionare il vostro acquario: la stanza è abbastanza grande? Deve essere relegato in un angolo o essere la principale attrazione? Una volta che avrete la risposta, capirete subito quale tipologia scegliere.

Le dimensioni infatti dipendono proprio dallo spazio a disposizione: un modello più ampio non creerà ingombro in un appartamento grande, mentre uno piccolo sarà perfetto per una casa da single. Dovrete inoltre tenere a mente il tempo necessario alla pulizia: per un acquario di una certa portata ci vorrà di più, di meno per uno contenuto.

Considerate anche che tipo di pesci e quanti volete avere nel vostro acquario: lo scopo è quello di far stare comodi e di far vivere bene tutte le specie che andrete ad allevare. 

 

Materiali

Preoccupati per le vostre finanze? Oltre alle dimensioni, un altro fattore che incide sul prezzo del prodotto è senza dubbio il materiale di fabbricazione. I modelli industriali si servono di vetro e plastica, altre volte anche di metallo, per cui hanno un costo inferiore ad altre tipologie.

Il rischio, in questo caso, è di andare al ribasso per risparmiare e rischiare così di acquistare un acquario fatto con materiali fragili, per cui passibile facilmente di rottura. Se non volete che ciò accada, è meglio optare per una via di mezzo, oltre a consultare le recensioni degli altri utenti, di modo da verificare di investire bene il proprio denaro.

Se volete vivere l’acquario come un pezzo di arredamento, invece, dovrete optare per un modello artigianale, curato nei minimi dettagli e magari con la possibilità di personalizzarlo in base al proprio gusto. Il vantaggio di oggetti del genere è una comprovata robustezza, mentre il costo non è proprio da raccomandare a chi non ha un budget adeguato.

 

Gli accessori

L’acquario in sé non basta: gli accessori sono indispensabili per farlo funzionare in maniera adeguata. Il filtro può essere di diverso tipo: meccanico, chimico o biologico. Il primo rimuove tutti i materiali solidi, come i detriti, il cibo rimasto, etc. Il secondo avviene tramite alcune sostanze posizionate all’interno degli scomparti ed è utile per eliminare tutti i composti chimici, come i fertilizzanti o le sostanze coloranti.

Quello biologico, infine, non è preposto all’eliminazione ma piuttosto alla creazione di colonie di batteri che metabolizzino l’azoto prodotto dalla decomposizione e dagli stessi pesci. L’importante è che il modello scelto sia tale da garantire il minor ingombro e fatto di un materiale resistente agli eventuali spostamenti o alle aperture periodiche.

Fondamentale anche l’illuminazione, da preferire con i LED, perché le lampade a vapori di mercurio, oltre a essere difficoltose da usare, costano anche molto. Un occhio va dato anche alla temperatura interna, per cui è necessario acquistare un cavo riscaldante oppure un riscaldatore a provetta, più economico e più indicato per chi è alle prime armi.

Non fatevi mancare il termometro, indispensabile per monitorare i gradi, e altri accessori utili alla rimozione dei detriti sfuggiti ai filtri, come un retino.

 

Materiali per il fondo

Se volete che cresca una vegetazione abbondante, posizionate sul fondo della vasca della ghiaia di quarzo unita a del terriccio fertilizzato. Non trascurate l’aspetto estetico, per cui puntate anche a delle decorazioni finte, come piante e grotte, da collocare ovunque, per dare un aspetto più reale al vostro mondo marino riprodotto in scala.

A proposito di materiali, procuratevi anche quelli indispensabili per il filtro meccanico e biologico: per il primo sono utili fibre sintetiche o anche la lana, ovvero elementi in grado di trattenere gli scarti. Per il secondo invece saranno necessari i cannolicchi, cioè dei pezzi di ceramica che trattengono i batteri.

 

 

Stile

Oltre alla passione per il mare, l’acquario ideale deve anche rispecchiare lo stile di chi lo sceglie: fate caso perciò alle caratteristiche estetiche del modello che vi piace, in quanto dovrà ben integrarsi con il vostro appartamento.

Una soluzione per risparmiare qualcosa in più è quella di optare per un prodotto provvisto, per esempio, di un mobile integrato, che permetta di collocarlo ovunque e di sfruttare questa parte aggiuntiva anche come luogo per riporre degli oggetti.

Il vantaggio sta nel non dover impazzire a trovare un elemento dello stesso colore, sul quale posizionare l’acquario, che sarà così già provvisto della base che gli serve.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come funziona il filtro per acquario?

Il filtro è un elemento indispensabile per far funzionare bene un acquario: è deputato infatti all’eliminazione di tutte le scorie che possono compromettere la salute dell’ecosistema e dei pesci. Ce ne sono di diversi tipi: interno ed esterno.

Il nome stesso determina il luogo nel quale lo si andrà a collocare, ma il funzionamento è più o meno questo: si basa sulla presenza di una pompa, una spugna o della lana e , quando necessario anche dei cannolicchi.

La pompa deve essere tale da garantire un buon drenaggio, per cui deve essere scelta in base alla grandezza dell’acquario e naturalmente anche alla quantità di acqua contenuta al suo interno. La spugna è ciò che dà vita alla cosiddetta “filtrazione meccanica”, ovvero intrappola i detriti, mentre i cannolicchi sono utili per quella biologica, perché catturano i batteri.

Fatte queste premesse, ecco come funziona il filtro: l’acqua passa prima dalla spugna e poi dai cannolicchi (anche se in alcuni acquari accade il contrario) prima di arrivare alla pompa, in modo da essere il più pulita possibile.

 

Come abbassare il ph nell’acquario?

Il ph è un elemento molto importante perché rende l’acqua acida o basica: per questa ragione deve essere tenuto sotto controllo, se si vuole evitare di danneggiare le specie che abitano il vostro acquario. 

In quello di acqua dolce, il ph deve restare fisso a 7, mentre in quelli marini può oscillare tra 8,2 e 8,5. Come fare a mantenere il valore richiesto? Molto spesso si utilizzano la torba, le foglie di catappa o si inserisce direttamente una certa quantità di anidride carbonica.

Per monitorare il ph, prima di tutto, è necessario utilizzare un test, solitamente a reagente liquido: quando si verifica di dover intervenire, si può innanzitutto inserire 1 g di torba per litro di acqua e poi collocare dei sacchettini con questo materiale all’interno del filtro, di modo che periodicamente riduca il ph.

Importante anche pulire periodicamente il filtro, che è l’elemento fondamentale in grado di mantenere in buone condizioni l’acquario.

 

Come pulire l’acquario?

Ci sono alcuni passaggi da seguire per effettuare una buona pulizia del vostro acquario. Prima di tutto è importante sapere che dovrete sostituire circa il 20% dell’acqua ogni due settimane, per garantire ai pesci una buona vita. 

Per fare questo potrete servirvi di un aspiratore di ghiaia caratterizzato da un sifone, che riesce a eliminare una parte di acqua ma anche a pulire la ghiaia, che poi verrà rimessa al suo posto. Per rimuovere le alghe è utile utilizzare il pulitore magnetico, costituito da due dischetti rivestiti in feltro, da posizionare uno all’interno e uno all’esterno del vetro.

Basterà muovere quello posto al di fuori per permettere a quello interno di pulire la superficie dalle alghe accumulatesi durante le settimane. Per quanto concerne il filtro, e in particolare la spugna, è opportuno sciacquarla all’interno dell’acquario, in quanto l’acqua del rubinetto potrebbe eliminare batteri benefici.

 

 

 

Come allestire un acquario

 

Se volete avere in casa un pezzo di mare ma siete alle prime armi, i nostri consigli su come allestire un acquario possono aiutarvi a creare il primo senza troppe difficoltà. La scelta da fare è quella di optare per uno di acqua dolce, per il quale occorre meno manutenzione: successivamente potrete passare a quelli tropicali, se è il vostro desiderio!

 

 

La vasca e l’ambientazione

Certamente il primo passo da fare è quello di acquistare la vasca che dovrà contenere i vostri pesci. La sua grandezza dipende molto da quanti esemplari volete ospitare, perché devono avere lo spazio necessario a vivere in buone condizioni.

Una volta stabilito questo punto fondamentale, procedete alla prima pulizia della vasca, in modo da non far entrare i pesci a contatto con lo sporco. Posizionate sul fondo uno strato di ghiaia misto a sabbia, che deve essere di minimo 5 cm, per aumentare in base alle dimensioni del vostro acquario.

A questo punto potrete procedere al riempimento con l’acqua, avendo l’accuratezza di lasciare circa 8 cm dal bordo. Adesso potete pensare a come ricreare l’ambiente marino: la scelta è varia in quanto sul mercato potrete trovare tanto piante finte, con tanto di rocce o grotte, quanto quelle vere, molto spesso indispensabili per assicurare l’ossigenazione dell’acqua.

Indipendentemente dal vostro gusto personale, è opportuno creare degli ambienti nei quali i pesci possano nascondersi, per riposare o per sentirsi al sicuro quando lo richiedono. L’idea di collocare anche un’anfora di piccole dimensioni può dare un’idea vintage e costituire un buon rifugio per gli animali.

 

Quali pesci scegliere?

Qualsiasi siano le vostre preferenze, è opportuno optare per pesci che abbiano le stesse abitudini e che consumino più o meno gli stessi alimenti, in modo da non creare problemi all’interno dell’acquario.

Per capirci, chi è alle prime armi dovrebbe optare per i pesci rossi, che non comportano grossi problemi di gestione. L’acqua nella quale crescono è quella fredda, per cui non dovrete tenere conto dei gradi tramite un termometro, e non ci sarà neppure la necessità di acquistare un filtro per la rimozione dei rifiuti da essi prodotti. 

Inoltre la grandezza della vasca dovrà essere media, con una spesa molto contenuta da parte vostra. I pesci tropicali, invece, hanno bisogno di acqua ad almeno 24 gradi e quindi necessitano di altri elementi per garantire che la temperatura rimanga entro questo range.

 

 

Pulizia e comportamenti dei pesci 

Dovrete assicurarvi che l’acqua sia sempre pulita e controllarne il ph, che non deve mai scendere o variare di livello, se volete garantire la vita dei pesci che ospitate. Sarà opportuno anche cambiare una parte dell’acqua, circa il 20%, ogni due o tre settimane, sostituire il filtro, pulire la pompa e le luci, che in molti casi sono indispensabili per un corretto sviluppo dell’ecosistema.

Come capire se state facendo tutto nel modo giusto? Semplice, dal comportamento dei pesci. Se sono in buona salute, mangeranno e si comporteranno normalmente, invece perderanno il loro colore caratteristico e diventeranno inappetenti quando qualcosa non va.

Sarà necessario capire qual è il problema: potrebbe essere tanto dovuto a un’infestazione da parte di parassiti quanto all’habitat, che non risponde del tutto alle loro esigenze.

 

 

 

 

6 cose da sapere prima di acquistare un acquario

 

Prendersi cura dei propri pesci è molto importante, per questo è fondamentale farli vivere in un habitat che soddisfi al 100% le loro esigenze

 

1. L’acquario giusto

In fase di scelta di una vasca per pesci, è molto importante optare per un modello che sia funzionale e facile da manutenere. Ciò vi farà risparmiare molto tempo durante le operazioni di pulizia dell’acquario e vi permetterà di offrire ai vostri amici subacquei un habitat sempre pulito e in perfetto ordine.

Soddisfatti questi punti potrete pensare anche all’estetica del contenitore, che sicuramente contribuirà a dare un tocco di armonia all’ambiente.

 

2. Le dimensioni e il tipo di vasca

La scelta delle dimensioni della vasca è strettamente legata al numero di pesci che vi dovranno vivere dentro. Chiaramente tenete anche in considerazione l’opportunità di voler aumentare la popolazione dell’acquario in futuro, così potete valutare l’idea di scegliere un modello un po’ più capiente.

Se non siete degli esperti nella conduzione di acquari domestici, vi suggeriamo di optare per una vasca che abbia già in dotazione: filtro, illuminazione, timer e regolatore di temperatura. Questi accessori vi aiuteranno molto nelle operazioni di gestione e di manutenzione del contenitore. In questo modo potrete stare tranquilli anche quando lascerete l’acquario incustodito per periodi più o meno lunghi.

3. La migliore collocazione

Un fattore fondamentale in fase di allestimento di un acquario è la sua collocazione. È molto importante identificare un’area ideale della casa o dell’ufficio, che sia in grado di ospitare la vasca senza creare problemi.

Innanzitutto è bene scegliere una zona dove non batte la luce diretta del sole ma che non sia neanche buia o in penombra. Un acquario troppo esposto ai raggi solari potrebbe favorire la crescita di fastidiose alghe nell’acqua, che creerebbero non pochi disagi ai pesci. Inoltre la proliferazione di tale vegetazione emanerebbe degli odori sgradevoli che si diffonderebbero per tutto l’ambiente.

In poche parole l’acquario deve essere collocato in una stanza ben illuminata, ma non deve essere esposto a luci dirette o troppo forti. Una volta identificata la posizione è fondamentale appoggiare la vasca su un supporto solido e robusto, questo perché si tratta di un contenitore che verrà riempito d’acqua e pertanto avrà un peso notevole.

 

4. L’allestimento

Quando si comincia ad allestire un acquario, la prima parte ad essere lavorata è sempre il fondo del contenitore. A questo punto non c’è che l’imbarazzo della scelta, in quanto è possibile inserire diverse cose. Tuttavia è molto importante che piante e altri materiali non siano messi a caso ma secondo un preciso ordine e in base alle necessità.

Per quanto riguarda il fondo, in linea di massima è meglio optare quasi sempre per un tipo di ghiaietto fine, che favorisce il passaggio dell’ossigeno. Per ciò che concerne il colore del minerale, tenete in considerazione il fatto che normalmente i pesci sono abituati a dei fondali naturali scuri, anche se non è fondamentale che il ghiaino sia di tale tonalità.

Se intendete mettere delle piante, sarà necessario creare una base con dell’apposito terriccio per vegetali acquatici. La presenza di questi elementi svolge un’importante funzione sia per l’acqua e sia per i pesci, pertanto vi consigliamo di inserirne qualcuno nella vostra vasca. Optate per delle specie di piante d’acqua dolce che siano resistenti e facili da gestire.

Infine, se le dimensioni del contenitore lo consentono, potreste valutare anche l’idea di inserire qualche elemento decorativo per acquari, come il relitto di una nave affondata o delle rocce forate.

 

5. Il filtro

Un grosso errore che spesso si commette è quello di acquistare l’acquario e allo stesso tempo i pesci. Fare ciò è sbagliato per un motivo ben preciso inerente al filtro di depurazione della vasca. Questo accessorio necessita di un tempo di maturazione che va dalle due alle quattro settimane.

Pertanto bisogna avere un po’ di pazienza ed effettuare un corretto rodaggio del dispositivo prima di popolare la vasca con i pesci. Riempite il contenitore d’acqua (possibilmente che non sia troppo dura) e aspettate il tempo necessario alla maturazione del filtro. 

Vi suggeriamo di inserire subito delle piante acquatiche, così accelererete il processo di creazione di un habitat ideale, che sarà pronto per quando arriveranno gli “inquilini” dell’acquario.

6. La pulizia dell’acquario

Non dimenticate di effettuare regolarmente le pulizie della vasca, specialmente quelle inerenti al cambio dell’acqua. In realtà esistono diverse scuole di pensiero a riguardo, infatti c’è chi asserisce che l’acqua non andrebbe mai cambiata completamente ma solo rabboccata. 

Altri invece pensano che il cambio completo debba essere eseguito una volta al mese, senza contare chi effettua una sostituzione del 30% del liquido ogni due settimane circa. In verità non c’è una teoria che sia giusta o sbagliata, perché ogni vasca ha delle caratteristiche differenti, che consentono di cambiare o di rabboccare l’acqua a seconda delle esigenze. Molto dipende dal numero e dal tipo di pesci, dalla vegetazione acquatica, dall’efficienza dei filtri e da tanti altri fattori.

 

Conclusioni

Avere un acquario in casa significa prendersi cura costantemente dei propri pesci, Se osserverete queste poche e semplici regole, sarete in grado di allestire un habitat acquatico contenente un piccolo ecosistema sano, che porterà serenità nel vostro ambiente.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 29.04.24

 

Filtri per acquario – Opinioni, analisi e guida all’acquisto

 

Avere un acquario significa anche prendersi cura dei pesci che lo abitano, fornendo loro un ambiente salubre e pulito, nel quale possono vivere tranquilli. A tal proposito, un buon filtro di depurazione delle acque si rivela indispensabile per salvaguardare la vita dei pesciolini. Tuttavia la scelta del giusto dispositivo filtrante non è sempre semplice e deve essere effettuata accuratamente, in base al tipo di ecosistema acquatico che possedete. Per cominciare vi suggeriamo Mantovani Pet Diffusion Filtro Eden 501, un modello esterno molto efficiente, progettato appositamente per acquari di piccole dimensioni. Se invece avete bisogno di un dispositivo di depurazione interno, vi consigliamo Tetra In 400 Plus Filtro Interno per Acquari 30 60 L, un apparecchio versatile e facile da utilizzare.

 

 

Tabella comparativa

 

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I 7 migliori filtri per acquario – Classifica 2024

 

Continuando a leggere, troverete quelli che secondo il nostro parere sono i migliori filtri per acquario del 2024. Scoprite insieme a noi quali sono i modelli più venduti e dove acquistarli.

 

 

Filtro per acquario esterno

 

1. Mantovani Pet Diffusion Filtro Eden 501

 

Se siete alla ricerca di un filtro per acquario esterno perché possedete una vasca di dimensioni ridotte, date un’occhiata al nuovo modello Eden 501 di Mantovani. Si tratta di un sistema di filtrazione professionale, completo di tubi, raccordi di collegamento e di sistema di mandata con spray-bar (per garantire una migliore ossigenazione). 

Il dispositivo è molto versatile ed è compatibile sia con vasche di acqua dolce e sia con vasche di acqua marina. Il motore dell’apparecchio è ben sigillato, non si surriscalda ed è molto silenzioso durante il funzionamento. La pompa  garantisce affidabilità e alte prestazioni a basso consumo, così non avrete sorprese sulla bolletta della luce. 

Il dispositivo è dotato di doppio vano filtrante, le cui forme e dimensioni ne agevolano l’installazione sia a fianco dell’acquario e sia dietro. L’unico neo consiste nel sistema di apertura del coperchio, che potrebbe risultare un po’ macchinoso da eseguire. Il prezzo del prodotto è abbastanza accessibile e la qualità del filtro ripaga la spesa.

 

Pro

Professionale: Si tratta di un filtro professionale molto efficiente e pratico da utilizzare; progettato per rispondere alle esigenze degli acquariofili più esigenti, che per motivi di spazio devono rinunciare a un acquario di grandi dimensioni.

Silenzioso: Il motore è ben protetto in quanto è sigillato. Inoltre non tende a surriscaldarsi e durante il funzionamento risulta molto silenzioso.

Basso consumo: La pompa garantisce la massima affidabilità offrendo delle alte prestazioni di filtraggio a basso consumo.

 

Contro

Coperchio: Nonostante si tratti di un filtro per acquario ben realizzato, il sistema di apertura del coperchio dei vani filtranti potrebbe risultare un po’ macchinoso da effettuare.

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Filtro per acquario interno

 

2. Tetra In 400 Plus Filtro Interno per Acquari di 30 60 L

 

Facendo una comparazione tra le numerose offerte di dispositivi di depurazione per vasche per pesci venduti online, siamo rimasti colpiti dal modello In 400 Plus di Tetra. Si tratta di un filtro per acquario interno dotato di ben due camere filtranti complete di spugne, che sono in grado di trattenere efficacemente i batteri all’interno dei contenitori. 

Queste sono facili da estrarre, così potrete pulire l’interno dei contenitori in modo pratico e veloce. Il dispositivo è realizzato con plastiche di ottima qualità e risulta abbastanza silenzioso durante il funzionamento. 

Il filtro è semplice da installare, grazie alla presenza di quattro ventose che assicurano l’apparecchio all’interno dell’acquario. Inoltre occupa poco spazio nella vasca e un’apposita manopola consente di regolare la velocità del flusso continuo dell’acqua.

La lunghezza del cavo di alimentazione è un po’ corto, pertanto potreste avere bisogno di una prolunga. Il prodotto si presenta con un prezzo basso e competitivo, in più è possibile acquistare a parte come scorta, sia le spugne e sia il filtro a carbone attivo.

 

Pro

Design: Il design compatto del filtro è studiato appositamente per non essere d’ingombro all’interno dell’acquario. Inoltre le ventose consentono di fissare il dispositivo alle pareti della vasca.

Filtro sostituibile: Le spugne filtranti biologiche e il filtro a carbone attivo sono componenti sostituibili, in modo da mantenere sempre efficiente il dispositivo.

Regolabile: La velocità del flusso continuo dell’acqua filtrata può essere tranquillamente regolata tramite un’apposita manopolina. In più è possibile ruotare di 180° l’ultima parte dell’ugello, al fine di ottenere un apporto supplementare di ossigeno.

 

Contro

Cavo di alimentazione: Purtroppo il cavetto di alimentazione è un po’ troppo corto, pertanto potreste avere bisogno dell’ausilio di una prolunga.

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Spugna filtro per acquario

3. Naisicatar Spugna Filtro Biochimico in Cotone 50 x 50 x 2,5 cm

 

Se avete una piccola vasca per pesci e non sapete ancora quale filtro per acquario comprare, potreste valutare l’idea di realizzare un sistema depurativo delle acque fai da te, utilizzando la spugna biochimica Naisicatar.

Si tratta di materiale filtrante che può essere usato sia in acqua dolce e sia in acqua marina. Il prodotto è composto da uno speciale materiale morbido e permeabile, che può essere tagliato e adattato a qualsiasi formato di vasca.

La spugna è in grado di coltivare i batteri nitrificanti, utili per la filtrazione biologica e grazie alla sua densità e porosità è capace di trattenere efficacemente i residui che si depositano sul fondo. Il filtro è molto efficiente nella decomposizione degli escrementi e degli avanzi di cibo, inoltre può essere facilmente pulito e riutilizzato. 

Il prezzo del prodotto è molto vantaggioso, anche se nel kit è incluso un solo foglio di spugna.

 

Pro

Efficace: La spugna compie bene il suo lavoro, filtra le acque in modo efficace ed è in grado di trattenere lo sporco, eliminando anche i cattivi odori dovuti alla presenza dei batteri in acqua.

Adattabile: Il foglio di spugna può essere tagliato e sagomato facilmente, così da essere adattato a qualsiasi formato di vasca.

Riutilizzabile: La spugna è semplice da pulire, inoltre può essere riutilizzata più volte, in quanto risulta molto resistente e duratura.

 

Contro

 Kit monopezzo: Purtroppo il kit di vendita del prodotto prevede un solo pezzo di spugna per confezione, pertanto se dovete filtrare un acquario molto grande, dovrete acquistare più di un’unità.

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Mini filtro per acquario

4. Sera 0685 Siporax Mini Filtro Professionale Specifico Piccoli Acquari

 

Se avete una vasca per pesci rossi piccola o di medie dimensioni e volete ottimizzare le prestazioni del suo sistema di depurazione, il mini filtro per acquario Sera 0685 Siporax potrebbe fare al caso vostro. Questo nuovo kit è stato creato appositamente per migliorare il funzionamento di filtri compatti, biologici e a percolazione.

Si tratta di pastigliette che vanno a sostituire i comuni cannolicchi che solitamente sono presenti nei vani filtranti di un depuratore. A differenza di questi, le compresse  riempiono ogni minimo spazio presente nei contenitori, lasciando comunque scorrere bene l’acqua.

I batteri buoni presenti nelle pastigliette Siporax sono molto efficienti e riescono a ripulire l’acqua torbida della vasca e a renderla cristallina nel giro di poche ore. Il kit può essere annoverato tra i sistemi di depurazione per acquario venduti a prezzi bassi, anche se per funzionare è necessario disporre di un dispositivo con filtri sostituibili.

 

Pro

 

Sistema di filtraggio: Le pastigliette, grazie alla presenza di batteri buoni, sono in grado di bonificare l’acqua da marcescenze e cattivi odori nel giro di poche ore.

Compatte: Si tratta di pastigliette compatte che vanno a sostituire i comuni cannolicchi presenti nei depuratori. Queste riempiono ogni spazio utile all’interno dei vani filtranti, senza ostruire il passaggio dell’acqua.

Prezzo: Il kit è venduto a un prezzo basso e conveniente e il prodotto risulta efficiente e durevole nel tempo. 

 

Contro

Kit: Il kit prevede soltanto una confezione di pastigliette depurative, pertanto per fare in modo che queste agiscano è necessario disporre anche di un sistema di depurazione con filtri sostituibili.

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Filtro per acquario Tetra

5. Tetra EX 600 Plus Set Filtro Esterno Acquari 60 120 L

 

Siete alla ricerca del miglior filtro per acquario da installare nella vostra vasca per pesci? Date uno sguardo al modello esterno EX 600 Plus di Tetra, un sistema di depurazione ideale per contenitori con capacità compresa tra i 60 e i 120 litri.

L’acqua viene trattata attraverso cinque elementi presenti nel dispositivo: anelli ceramici, sfere biologiche filtranti, spugna tradizionale, filtri ai carboni attivi e lana filtrante. In questo modo ogni particella inquinante viene intrappolata efficacemente, restituendo ai pesci un’acqua pulita e cristallina.

I tubi di mandata e di pescaggio possono essere regolati e adattati in base alle dimensioni della vasca. Il filtro per acquario Tetra è molto potente, risulta silenzioso durante il funzionamento e garantisce un ottimo trattamento biologico, meccanico e chimico dell’acqua.

Il kit è fornito di tutti i componenti necessari per un rapido avviamento del dispositivo, inoltre le varie parti sono facili e veloci da pulire. Il prezzo del prodotto non è il più economico tra quelli di altri modelli simili presenti sul mercato, ma le sue alte prestazioni ripagano della spesa.

 

Pro

Sistema di filtraggio: L’acqua viene trattata attraverso un ottimo sistema di depurazione composto da cinque elementi filtranti, che intrappolano efficacemente ogni particella inquinante.

Potente e silenzioso: La pompa è molto potente e risulta silenziosa durante il funzionamento. Le sue alte prestazioni garantiscono un ottimo trattamento biologico, meccanico e chimico dell’acqua.

Pratico da pulire: Il filtro è completo di tutti i componenti necessari per un rapido avviamento del dispositivo. Inoltre le varie parti sono facilmente smontabili e facili da pulire.

 

Contro

Prezzo: Il prezzo del filtro non è propriamente basso, in quanto si tratta di un dispositivo abbastanza sofisticato rispetto ad altri modelli simili e più economici presenti sul mercato.

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Filtro per acquario Askoll

 

6. Askoll 219343 Uniko Filtro Interno per Acquari

 

Se non sapete come scegliere un buon filtro per acquario, il modello Uniko marchiato Askoll potrebbe attirare la vostra attenzione. Si tratta di un depuratore interno dotato di grande potenza filtrante, che elimina le impurità nell’acqua in maniera continua. 

Il dispositivo può essere installato in vasche con capacità fino a 300 litri, inoltre può essere immerso sia in acqua marina e sia in acqua dolce. La portata della pompa è facilmente regolabile tramite un’apposita levetta, in base alle dimensioni dell’acquario.

Tutti i materiali utilizzati per la realizzazione del filtro sono di ottima qualità e altamente resistenti, inoltre non rilasciano sostanze pericolose che possono nuocere alla salute dei pesci.

Le spugne filtrano in maniera efficace, anche se non riescono a trattenere le particelle più piccole, pertanto potrebbe essere necessario aggiungere della lana filtrante per migliorare le prestazioni.

L’apparecchio è semplice da pulire, le spugne e i rispettivi vani sono estraibili e completamente lavabili. In definitiva si tratta di un prodotto valido con un buon rapporto qualità/prezzo.

 

Pro

Universale: Il filtro è molto resistente e versatile, infatti può essere utilizzato sia all’interno di acquari d’acqua dolce e sia in vasche contenenti acqua marina.

Potente: Il dispositivo è dotato di una pompa molto potente e silenziosa, che può essere regolata tramite un’apposita levetta a seconda delle dimensioni dell’acquario.

Facile da pulire: Le spugne filtranti e i rispettivi contenitori sono estraibili, così da semplificare le operazioni di pulizia e di manutenzione del dispositivo.

 

Contro

Ingombrante: Trattandosi di un filtro per uso interno, le dimensioni del dispositivo potrebbero occupare molto spazio dentro un acquario di medie misure.

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Filtro per acquario 20 litri

 

7. SunSun Filtro Appeso alla Parete HBL-302 350 l/h

 

Se avete problemi di spazio e soprattutto avete bisogno di un filtro per acquario da 20 litri, date un’occhiata a quello di SunSun, che ha un costo esiguo e risolve in un attimo il fattore ingombro. Questo modello deve infatti essere appeso alla parete, per cui potrete utilizzarlo se il vostro acquario è troppo piccolo per ospitarne uno più grande.

La pompa ha una potenza di 350 L all’ora mentre il flusso dell’acqua può essere regolato facilmente, in modo da associarlo alle dimensioni dell’acquario al quale è destinato. Dispone già di tutto il materiale per filtrare, per cui dovrà solo essere sistemato, in modo che la pompa si collochi all’interno.

Potrete però personalizzarlo in base alle vostre esigenze; l’unico elemento che non convince molto riguarda le istruzioni, per gli inesperti troppo sbrigative, e la rumorosità, da alcuni considerata eccessiva.

 

Pro

Da parete: Se avete a disposizione un acquario di piccole dimensioni, non avrete problemi a sistemare questo filtro, che deve essere collocato alla parete.

Costo: Il prezzo di vendita è molto basso considerando che questo modello è già pronto da installare, perché contiene il materiale filtrante.

 

Contro

Rumoroso: Non è un filtro particolarmente silenzioso, per cui è preferibile non collocarlo in un acquario posto in camera da letto o nelle sue vicinanze.

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Accessori

 

Pompa per filtro acquario

 

Maxesla Mini Pompa Acqua Sommergibile Ultra-Silenzioso 300L/H

 

Se siete alla ricerca di una piccola pompa per filtro acquario, il modello a immersione proposto da Maxesla  potrebbe fare al caso vostro. Si tratta di un mini dispositivo che si presenta con un design compatto, leggero e poco ingombrante. Grazie alla presenza di tre ventose, potrete installarlo facilmente in acquari, fontane, stagni e terrari.

La portata è regolabile tramite un’apposita manopola fino a un massimo di 300 L/H. La pompa è molto versatile e può essere immersa sia in acqua dolce e sia in acqua salata. Durante il funzionamento l’apparecchio risulta affidabile e silenzioso, anche se bisogna fare attenzione ad eventuali detriti che potrebbero intasare il mini filtro. 

Buono anche il rapporto qualità/prezzo.

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Guida per comprare un filtro per acquario

 

Per mantenere pulito un acquario e garantire una vita in perfetta salute ai pesci che lo abitano, è necessario che nella vasca sia presente un buon filtro. Scegliere un sistema di depurazione efficiente non è sempre facile, infatti è fondamentale optare per un dispositivo adatto alle dimensioni e alle caratteristiche dell’acquario, onde evitare di compromettere il suo delicato ecosistema. Attraverso questa guida vi aiuteremo a individuare quali sono i vari parametri da tenere in considerazione prima di effettuare l’acquisto del giusto filtro.

Modello interno o esterno?

Gestire un acquario non è sempre semplice, specialmente se si tratta di una vasca di grandi dimensioni. I pesci e le piante presenti nel contenitore producono continuamente elementi di scarto che contaminano l’acqua, rendendola sporca e putrescente. Lasciare un acquario abbandonato a se stesso senza bonificarlo, equivarrebbe a morte certa per le specie ittiche che ci vivono dentro.

È proprio per questo motivo che è fondamentale dotare un acquario di un buon sistema di depurazione delle acque. Il compito principale dei filtri, è quello di ripulire la vasca dalle deiezioni, i residui di cibo, i batteri e le altre sostanze nocive che si formano al suo interno; in più il dispositivo è deputato all’immissione di nuovo ossigeno nell’acqua.

In commercio esistono due tipi di filtro per acquario: quello interno e quello esterno. Il modello più noto e diffuso è quello interno, che può essere di varie dimensioni e forme. Generalmente il dispositivo è dotato di ventose, per essere installato su una delle pareti dell’acquario. 

Per quanto riguarda i materiali, solitamente questo è realizzato in plastica e nel sistema di filtraggio può contenere spugne, cannolicchi, lana, carbone o resine, per depurare l’acqua e rimetterla in circolo priva di detriti.

Il filtro esterno funziona pressoché allo stesso modo ma essendo montato al di fuori del contenitore, non rovina l’estetica dell’acquario e non ingombra spazio nella vasca. Trattandosi di dispositivi più capienti, è possibile inserire al suo interno più materiali filtranti, al fine di migliorare l’efficienza delle prestazioni.

 

Tipi di meccanismo

Prima di acquistare un sistema di depurazione per acquario, è necessario considerare il tipo di filtrazione più indicato per la vasca. Tra i vari modelli presenti in commercio, potreste optare per un apparecchio con funzionamento meccanico. 

Questo è in grado di rimuovere detriti e particelle filtrando l’acqua attraverso schiuma e materiali spugnosi, per poi metterla nuovamente in circolo nell’acquario. In questo caso, i componenti filtranti possono essere rimossi, puliti o sostituiti, al fine di garantire sempre un buon funzionamento.

Tra le altre tipologie di sistemi di depurazione, troviamo quelle biologiche, che consistono nella coltivazione di colonie di batteri buoni. Questi microrganismi favoriscono il ciclo dell’azoto, trasformando l’ammoniaca in sostanze meno nocive, che possono essere eliminate tramite un semplice ricambio d’acqua.

Infine abbiamo i modelli con sistema di filtraggio chimico, che sfruttano le proprietà del carbone attivo per intrappolare gli scarti e i minerali. Inoltre questi depuratori sono in grado di rimuovere l’ammoniaca e i cattivi odori dall’acqua.

Qualora vogliate installare un sistema di depurazione alternativo a basso budget, potreste optare per un tipo di dispositivo più semplice, come quello a spugna. L’apparecchio è composto per l’appunto da una spugna combinata con un tubo di trasporto, che a sua volta è collegato a un gruppo motore. Quest’ultimo spinge l’acqua attraverso il filtro poroso che intrappola detriti e batteri, restituendola pulita.

Manutenzione e pulizia

Ricordate di scegliere un sistema depurativo adatto alle dimensioni del vostro acquario, affinché questo possa soddisfare appieno le esigenze del piccolo ecosistema artificiale. Considerate il fatto che, qualora la vasca fosse installata in un’area della casa molto frequentata (soprattutto nelle ore notturne), sarà opportuno optare per un filtro dotato di motorino ultra silenzioso, onde evitare di disturbare chi dorme.

Non sottovalutate le operazioni di manutenzione e di pulizia del dispositivo. Scegliete un sistema depurativo realizzato con materiali di alta qualità e certificati, che rispettano tutte le norme di sicurezza. I vari componenti devono essere facilmente smontabili, per permettervi di pulire a fondo l’apparecchio in tutte le sue parti.  

È meglio che i vani contenenti le spugne, i filtri, i cannolicchi o altri elementi siano estraibili, in modo da agevolare le operazioni di pulizia dei contenitori e dei filtri stessi. Questi ultimi devono avere una buona durabilità e un’alta capacità depurativa, così potrete tenere l’acquario sempre in ordine e i vostri pesci vi ringrazieranno.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come funziona il filtro per acquario?

Il tipo di funzionamento di un filtro interno per acquario dipende dal modello, anche se in genere i dispositivi a scomparti sono quelli più diffusi. Solitamente si tratta di depuratori divisi in tre vani verticali comunicanti tra loro. Il primo deve contenere il riscaldatore, nel secondo è ubicata la pompa e in quello centrale vanno inseriti i materiali filtranti. 

Per quanto riguarda i filtri, i più diffusi sono: la spugna filtrante, la lana filtrante, il carbone attivo e i cannolicchi (o simili). Tali elementi possono essere combinati e lavorare in contemporanea, al fine di migliorare le prestazioni dell’apparecchio. 

Ricordate che il riscaldatore deve essere acceso solo se immerso nell’acqua, in quanto l’utilizzo a secco del dispositivo potrebbe danneggiarlo irrimediabilmente.

 

Come posizionare il filtro interno per acquario?

Solitamente un filtro interno è dotato di ventose o di agganci che permettono di installare il dispositivo su una delle pareti interne della vasca; in questo modo il flusso d’acqua erogato smuove al meglio la superficie. 

Vi suggeriamo inoltre di lasciare un po’ di spazio tra il fondo dell’acquario e le griglie aspiranti dell’apparecchio, onde evitare che il filtro aspiri anche la sabbia fine e altri detriti dal fondale. Posizionate il dispositivo nel migliore dei modi e in un punto strategico o rischierete di rovinare l’estetica della vasca e di ingombrare troppo spazio sottraendolo ai pesci. 

A tal proposito è fondamentale che scegliate un apparato di depurazione di misure adatte alle dimensioni del vostro acquario.

 

Ogni quanto pulire il filtro per acquario?

La frequenza di pulizia del filtro di un acquario può dipendere da più fattori, per esempio dal numero di pesci che lo abitano, dalla potenza aspirante del dispositivo e dalla quantità di elementi filtranti che questo contiene.

Un segnale che fa capire quand’è il momento giusto per effettuare le operazioni di manutenzione del sistema di depurazione, è dato dal flusso dell’acqua in uscita. Se il getto di erogazione è più debole del solito, molto probabilmente i filtri sono sporchi o addirittura intasati. 

Tenendo costantemente d’occhio la potenza del flusso dell’acqua, dovreste essere in grado di capire qual è il momento giusto per intervenire.

 

Cosa mettere nel filtro per acquario?

I sistemi di depurazione possono contenere diversi materiali per il filtraggio dell’acqua. Se desiderate combinare più elementi per bonificare nel migliore dei modi la vostra vasca, vi suggeriamo di acquistare un dispositivo dotato di vani abbastanza capienti da contenere più materiali filtranti. 

Ricordate che per ottimizzare il ciclo depurativo, basta posizionare i vari componenti nella giusta sequenza, seguendo il flusso di erogazione, come per esempio: spugna grossa, spugna media, spugna fine, lana filtrante, carbone attivo, resine, torba e infine filtri biologici come cannolicchi, bioball, ecc. 

In questo modo le prestazioni del dispositivo saranno migliori e l’acqua risulterà sempre pulita e cristallina.

 

 

 

Come utilizzare il filtro per acquario

 

Come abbiamo visto, un acquario non può essere vivibile se non è dotato di un buon filtro. Un ecosistema acquatico artificiale necessita di essere ripulito costantemente dalle sostanze inquinanti che i pesci e le piante producono. 

Questi scarti consistono in materiali organici che derivano dai residui di cibo, dalle foglie morte delle piante, dalle deiezioni dei pesci, dalla polvere presente nell’aria, ecc. Se tali sostanze non vengono rimosse costantemente, l’acquario tenderà a tramutarsi in breve tempo in un ristagno d’acqua putrida, maleodorante e tossica per i pesci e i vegetali che vivono nella vasca.

I filtri meccanici e i filtri biologici

Il cuore di un dispositivo di depurazione è composto dai materiali filtranti presenti al suo interno. Grazie a questi elementi avviene il trattamento di pulizia delle acque. I materiali possono essere di diverso tipo ma principalmente si distinguono in due categorie. 

I primi sono quelli che intrappolano gli scarti che normalmente appaiono visibili a occhio nudo nell’acquario. I secondi invece servono a rimuovere le sostanze organiche e altri derivati che di solito sono invisibili agli occhi, ma che risultano insidiosi e particolarmente nocivi per i pesci e gli altri organismi acquatici.

Per eliminare le sostanze grossolane in sospensione, solitamente si ricorre a un tipo di filtraggio meccanico, che è in grado di setacciare letteralmente l’acqua. Tra i materiali filtranti utili a questo scopo troviamo: la lana sintetica, la resina espansa o spugna sintetica, la lava, i tubetti di ceramica e il carbone attivo.

Per trasformare le sostanze organiche e i loro derivati in sostanze non nocive invece, occorre utilizzare un tipo di filtraggio biologico. In questo sistema di depurazione, i materiali filtranti fungono da substrato per la coltivazione di batteri e di altri microrganismi buoni. 

Questi sono capaci di trasformare le sostanze organiche in sostanze inorganiche attraverso un processo biologico abbastanza complesso. Il risultato di tale procedimento consiste maggiormente nella produzione di nitrati, che servono come nutrimento per alghe e piante acquatiche.

Oltre a questi due sistemi di filtraggio, è bene ricordare che ne esistono anche altri ad azione assorbente (carbone iperattivo, resine sintetiche, ecc.) e ad azione chimica (torba attiva, ecc.).

 

Filtri per acquari marini

Per ciò che concerne i dispositivi di depurazione di acquari marini, tra i vari tipi di filtro simili a quelli utilizzati per le vasche d’acqua dolce, si utilizzano anche dei sistemi di filtraggio detti schiumatoi e altri composti da lampade UV con effetto sterilizzante.

In questi casi però si tratta di apparecchiature abbastanza sofisticate, che dovrebbero essere riservate soltanto agli acquariofili più esperti.

Consigli utili

Ricordate che la buona efficienza di un sistema di depurazione dipende dalla capacità del suo contenitore filtrante e dalla potenza (resa in litri) della pompa. Per un acquario d’acqua dolce per esempio, sarebbe opportuno optare per una pompa con una resa oraria uguale alla capienza della vasca (per un acquario da 100 litri un filtro con 100/150 litri orari). 

Il dispositivo dovrebbe avere una capacità filtrante pari al 10% del volume della vasca. Per quanto riguarda un acquario marino invece, la resa del filtro dovrebbe essere doppia, ovvero

per una vasca da 100 litri dovrebbe essere utilizzata una pompa da 200/300 litri orari (capacità filtrante di circa il 15% del volume della vasca).

 

 

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Questi prodotti sono tra quelli più consigliati, ma al momento non sono disponibili

 

 

Hygger HG-905 Filtro Interno per Acquario 8 30L

 

Continuando la nostra carrellata dei filtri per acquari più gettonati del momento, vi proponiamo il modello HG-905 di Hygger. Si tratta di un sistema di depurazione interno, ideale per vasche da 10 o da 20 litri.

La sua spugna filtrante rimuove efficacemente le particelle più piccole, mentre lo speciale carbone attivo elimina i cattivi odori e le macchie causate dall’acqua. I componenti meccanici e biologici dell’apparecchio garantiscono un’acqua cristallina, affinché i pesci possano vivere in un ambiente sano e pulito.

Il flusso d’acqua è regolabile tramite un’apposita manopola e può essere erogato in due modi, a getto singolo o multiplo, a seconda delle proprie esigenze. Il dispositivo si installa facilmente all’interno dell’acquario, grazie alle pratiche ventose in dotazione. 

Il filtro è efficiente anche se al contrario di quanto asserisce la casa produttrice risulta un po’ rumoroso durante il funzionamento. Il prodotto si presenta in commercio con un prezzo basso e vantaggioso.

 

Pro

Potere filtrante: La spugna filtrante rimuove in maniera efficace le particelle più piccole, mentre lo speciale carbone attivo elimina i cattivi odori e le macchie d’acqua.

Flusso regolabile: Il flusso d’acqua è regolabile tramite un’apposita manopola, inoltre il getto può essere singolo o multiplo, a seconda delle proprie necessità.

Facile da installare: Il dispositivo è facile da installare ed è dotato di quattro potenti ventose che assicurano il filtro all’interno dell’acquario.

 

Contro

Rumoroso: Purtroppo a dispetto di quanto dichiarato dal produttore, il filtro risulta un po’ rumoroso durante il funzionamento.

 

 

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Ultimo aggiornamento: 29.04.24

 

Molte persone si chiedono quale dei due sistemi di depurazione scegliere per il proprio acquario di casa. La risposta dipende da diversi fattori.

 

Uno dei maggiori problemi degli acquariofili principianti è quello legato alla scelta del dispositivo di depurazione da installare nella propria vasca per pesci. In realtà non esiste un miglior filtro per acquario, perché la scelta del modello è vincolata da una serie di fattori inerenti al tipo di vasca che si possiede e alle sue dimensioni.

 

A cosa serve un filtro

Per affrontare meglio l’argomento è utile sapere prima a cosa serve e come funziona un filtro. Ovviamente la risposta è “a filtrare l’acqua”, anche se questa operazione può avvenire in modi diversi, a seconda del tipo di dispositivo scelto.

Generalmente nel filtro vengono prima trattenute le scorie grossolane e poi le particelle nocive vengono scomposte ed eliminate dalla flora batterica presente nel filtro stesso. Tale procedimento si svolge attraverso tre tipi di filtraggio: meccanico, biologico e chimico. Tuttavia non tutti i filtri sono dotati di questo sistema di depurazione.

 

Come funziona un filtro

Per capire meglio come avvengono i passaggi di depurazione de l’acqua, evidenziamo nel dettaglio le diverse fasi di un comune filtro con pompa aspirante:  

 

Ingresso dell’acqua

L’acqua viene risucchiata attraverso l’ingresso del filtro grazie alla potenza aspirante del motorino del dispositivo. Al fine di agevolare il flusso del liquido, è indispensabile che l’ingresso non sia intasato da detriti, foglie morte o altri ostacoli.

 

Termoriscaldatore

Si tratta di un mini “scaldabagno” per pesci, che va impostato su una temperatura ottimale, compatibile con gli organismi viventi ospitati nell’acquario (solitamente tra i 23° e i 28°C).

 

Filtraggio meccanico

Questo primo step di filtraggio è reso possibile grazie alla presenza di diversi materiali che agiscono sul ciclo depurativo dell’acqua. Tra i componenti filtranti più comuni troviamo la lana filtrante, che è in grado di trattenere i detriti più grossi come per esempio: le deiezioni dei pesci, i residui di cibo, i sedimenti e altri detriti.

 

Filtraggio meccanico/biologico

Qui oltre al filtraggio meccanico dei detriti più piccoli, avviene la trasformazione dei composti azotati. In questo caso le spugne filtranti sono tra i migliori materiali adatti a tale scopo.

Esse infatti combinano le funzioni proprie dei componenti filtranti biologici con un sistema di depurazione di tipo meccanico.

 

Filtraggio biologico

In questa fase troviamo le principali colonie batteriche che completano il processo di trasformazione dei composti azotati iniziato dalle spugne. I materiali più adatti a espletare questo tipo di filtrazione biologica sono i cannolicchi.

Si tratta di piccoli cilindri forati, perfetti per l’insediamento dei batteri buoni, che all’interno dei cannolicchi trovano il loro habitat ideale e riescono a smaltire carichi biologici consistenti in uno spazio ristretto.

 

Filtraggio chimico

Come ultimo passaggio di depurazione dell’acqua può essere previsto un tipo di filtraggio chimico. Questo è in grado di rimuovere diverse sostanze disciolte, quali per esempio: ammonio, fosfati, silicati, coloranti, ecc. Tale processo di pulizia avviene attraverso l’uso di resine particolari, ognuna studiata appositamente per eliminare un tipo di sostanza.

Pur trattandosi di un procedimento poco naturale, la filtrazione chimica consente di bonificare efficacemente gli acquari sovraffollati e di eliminare diverse sostanze tossiche dall’acqua.

 

Pompa centrifuga

La pompa centrifuga non è altro che il cuore pulsante del filtro, che permette il ricircolo dell’acqua all’interno della vasca. Diverse pompe sono dotate di sistema di regolazione della portata idrica. 

Se col tempo notate una diminuzione del flusso senza che lo abbiate diminuito voi, significa che la pompa va smontata, perché molto probabilmente i filtri sono sporchi oppure ci sono dei detriti accumulati che ostruiscono il flusso.

 

I filtri interni

I filtri interni sono studiati appositamente per essere installati all’interno dell’acquario. Spesso si tratta di dispositivi che vengono fissati ai vetri della vasca oppure attaccati tramite ventose o altri elementi.

I modelli più diffusi hanno la forma di una scatola (solitamente nera), che all’interno è divisa in più sezioni verticali. I vani vengono utilizzati per alloggiare i vari materiali filtranti per depurare l’acqua. Ovviamente è previsto anche lo spazio per la pompa e per il riscaldatore. Le dimensioni dei dispositivi possono variare a seconda dei modelli di acquario nei quali devono essere applicati.

 

Vantaggi di un filtro interno:

– Tutti i componenti sono ubicati all’interno della vasca

– Garantisce un’ottima sicurezza dalle perdite d’acqua

– Di solito la manutenzione è pratica e veloce

 

Svantaggi di un filtro interno:

– Solitamente risulta un compromesso tra prestazioni filtranti e dimensioni d’ingombro

– È poco adatto agli acquari che contengono molti pesci

– Può risultare antiestetico all’interno della vasca

– È molto facile sporcare l’acqua durante le operazioni di manutenzione

 

I filtri esterni

Di solito i filtri esterni si presentano con un design che richiama molto quello di un barilotto. Questi dispositivi sono abbastanza ingombranti e generalmente vengono posizionati accanto all’acquario, nel mobile sottostante la vasca oppure a terra.

A differenza dei filtri interni, quelli esterni hanno il vantaggio di non occupare spazio all’interno della vasca. Ciò lascia più spazio ai pesci e migliora l’aspetto estetico dell’acquario. È fondamentale scegliere un filtro esterno col giusto rapporto potenza/prevalenza, ovvero l’altezza massima oltre la quale la pompa non riesce più a far tornare l’acqua in vasca. 

Se ciò dovesse accadere, l’intero sistema andrebbe in blocco e il dispositivo potrebbe perdere acqua e allagare il pavimento di casa.

 

Vantaggi di un filtro esterno:

– Maggiore capacità filtrante e migliore efficienza

– Indicato per acquari affollati

– Non occupa spazio all’interno della vasca

– Richiede meno manutenzione

– Non viene sporcata l’acqua durante le operazioni di manutenzione

 

Svantaggi di un filtro esterno:

– Ogni intervento di manutenzione richiede un bel po’ di tempo

– Le dimensioni del dispositivo sono abbastanza ingombranti

– Le guarnizioni vanno sostituite regolarmente onde evitare delle perdite d’acqua

– Maggiore è la prevalenza e maggiore è il consumo

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 29.04.24

 

Prendersi cura dei propri pesci è molto importante, per questo è fondamentale farli vivere in un habitat che soddisfi al 100% le loro esigenze

 

Allestire una vasca per pesci non è una cosa così semplice come si può pensare. Prima di andare alla ricerca dell’acquario più venduto, è necessario valutare diversi fattori che vi permetteranno di acquistare il modello più adatto a soddisfare le vostre esigenze e quelle di coloro che lo abiteranno. 

Benché curare dei pesci in un acquario sia un’attività che richiede pochi minuti al giorno, è necessario seguire delle regole precise se volete far sì che questi crescano bene e vivano in salute. Se siete alle prime armi e siete alle prese con la vostra prima vasca per pesci, seguite i nostri suggerimenti per ottenere dei risultati che vi daranno delle grandi soddisfazioni.

 

Consigli pratici su come allestire un acquario

 

1. L’acquario giusto

In fase di scelta di una vasca per pesci, è molto importante optare per un modello che sia funzionale e facile da manutenere. Ciò vi farà risparmiare molto tempo durante le operazioni di pulizia dell’acquario e vi permetterà di offrire ai vostri amici subacquei un habitat sempre pulito e in perfetto ordine.

Soddisfatti questi punti potrete pensare anche all’estetica del contenitore, che sicuramente contribuirà a dare un tocco di armonia all’ambiente.

 

2. Le dimensioni e il tipo di vasca

La scelta delle dimensioni della vasca è strettamente legata al numero di pesci che vi dovranno vivere dentro. Chiaramente tenete anche in considerazione l’opportunità di voler aumentare la popolazione dell’acquario in futuro, così potete valutare l’idea di scegliere un modello un po’ più capiente.

Se non siete degli esperti nella conduzione di acquari domestici, vi suggeriamo di optare per una vasca che abbia già in dotazione: filtro, illuminazione, timer e regolatore di temperatura. Questi accessori vi aiuteranno molto nelle operazioni di gestione e di manutenzione del contenitore. In questo modo potrete stare tranquilli anche quando lascerete l’acquario incustodito per periodi più o meno lunghi.

3. La migliore collocazione

Un fattore fondamentale in fase di allestimento di un acquario è la sua collocazione. È molto importante identificare un’area ideale della casa o dell’ufficio, che sia in grado di ospitare la vasca senza creare problemi.

Innanzitutto è bene scegliere una zona dove non batte la luce diretta del sole ma che non sia neanche buia o in penombra. Un acquario troppo esposto ai raggi solari potrebbe favorire la crescita di fastidiose alghe nell’acqua, che creerebbero non pochi disagi ai pesci. Inoltre la proliferazione di tale vegetazione emanerebbe degli odori sgradevoli che si diffonderebbero per tutto l’ambiente.

In poche parole l’acquario deve essere collocato in una stanza ben illuminata, ma non deve essere esposto a luci dirette o troppo forti. Una volta identificata la posizione è fondamentale appoggiare la vasca su un supporto solido e robusto, questo perché si tratta di un contenitore che verrà riempito d’acqua e pertanto avrà un peso notevole.

 

4. L’allestimento

Quando si comincia ad allestire un acquario, la prima parte ad essere lavorata è sempre il fondo del contenitore. A questo punto non c’è che l’imbarazzo della scelta, in quanto è possibile inserire diverse cose. Tuttavia è molto importante che piante e altri materiali non siano messi a caso ma secondo un preciso ordine e in base alle necessità.

Per quanto riguarda il fondo, in linea di massima è meglio optare quasi sempre per un tipo di ghiaietto fine, che favorisce il passaggio dell’ossigeno. Per ciò che concerne il colore del minerale, tenete in considerazione il fatto che normalmente i pesci sono abituati a dei fondali naturali scuri, anche se non è fondamentale che il ghiaino sia di tale tonalità.

Se intendete mettere delle piante, sarà necessario creare una base con dell’apposito terriccio per vegetali acquatici. La presenza di questi elementi svolge un’importante funzione sia per l’acqua e sia per i pesci, pertanto vi consigliamo di inserirne qualcuno nella vostra vasca. Optate per delle specie di piante d’acqua dolce che siano resistenti e facili da gestire.

Infine, se le dimensioni del contenitore lo consentono, potreste valutare anche l’idea di inserire qualche elemento decorativo per acquari, come il relitto di una nave affondata o delle rocce forate.

 

5. Il filtro

Un grosso errore che spesso si commette è quello di acquistare l’acquario e allo stesso tempo i pesci. Fare ciò è sbagliato per un motivo ben preciso inerente al filtro di depurazione della vasca. Questo accessorio necessita di un tempo di maturazione che va dalle due alle quattro settimane.

Pertanto bisogna avere un po’ di pazienza ed effettuare un corretto rodaggio del dispositivo prima di popolare la vasca con i pesci. Riempite il contenitore d’acqua (possibilmente che non sia troppo dura) e aspettate il tempo necessario alla maturazione del filtro. 

Vi suggeriamo di inserire subito delle piante acquatiche, così accelererete il processo di creazione di un habitat ideale, che sarà pronto per quando arriveranno gli “inquilini” dell’acquario.

6. La pulizia dell’acquario

Non dimenticate di effettuare regolarmente le pulizie della vasca, specialmente quelle inerenti al cambio dell’acqua. In realtà esistono diverse scuole di pensiero a riguardo, infatti c’è chi asserisce che l’acqua non andrebbe mai cambiata completamente ma solo rabboccata. 

Altri invece pensano che il cambio completo debba essere eseguito una volta al mese, senza contare chi effettua una sostituzione del 30% del liquido ogni due settimane circa. In verità non c’è una teoria che sia giusta o sbagliata, perché ogni vasca ha delle caratteristiche differenti, che consentono di cambiare o di rabboccare l’acqua a seconda delle esigenze. Molto dipende dal numero e dal tipo di pesci, dalla vegetazione acquatica, dall’efficienza dei filtri e da tanti altri fattori.

 

Conclusioni

Avere un acquario in casa significa prendersi cura costantemente dei propri pesci, Se osserverete queste poche e semplici regole, sarete in grado di allestire un habitat acquatico contenente un piccolo ecosistema sano, che porterà serenità nel vostro ambiente.

 

 

Ultimo aggiornamento: 29.04.24

 

Riscaldatori per acquario – Opinioni, analisi e guida all’acquisto

 

Se non siete degli acquariofili esperti e vi state avvicinando per la prima volta a questo mondo, è bene che oltre a una buona vasca per i vostri pesci, scegliate anche gli accessori giusti. Filtri, piante acquatiche, sabbia, ghiaia, oggetti decorativi, e così via, sono elementi fondamentali per allestire un acquario di tutto rispetto. Tra i tanti accessori ce n’è uno non meno importante, indispensabile per creare la giusta temperatura per l’ecosistema acquatico, ovvero il riscaldatore per acquario.

In cima alla nostra classifica svetta Tetra HT Termoriscaldatore Automatico per Acquari, un dispositivo automatico molto efficiente, ideale per vasche piccole e di media grandezza. Se invece state cercando un apparecchio potente che non consumi troppo, BPS 6052 Riscaldatore per Acquario a Immersione 100W 26.5cm, potrebbe fare al caso vostro.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori riscaldatori per acquario – Classifica 2024

 

Per creare una temperatura acquatica ideale per i vostri pesci, avete bisogno di un apposito dispositivo termico. Continuando a leggere troverete una lista di quelli che pensiamo essere i migliori riscaldatori per acquario del 2024. Valutate quali sono le offerte più vantaggiose e scoprite dove acquistare i modelli più adatti a soddisfare le vostre esigenze.

 

 

1. Tetra HT 150 Termoriscaldatore Automatico per Acquari

 

Se non sapete come scegliere un buon riscaldatore per acquario senza spendere troppo, date un’occhiata a questo modello da 150W marchiato Tetra. Si tratta di un termoriscaldatore automatico a immersione, ideale per vasche da 20 litri o di capienza media.

Il dispositivo è dotato di un segnale luminoso che avverte quando l’apparecchio è in fase di riscaldamento. Inoltre è presente un pratico regolatore per la preselezione della temperatura desiderata dell’acqua, che può essere impostata da un minimo di 19°C fino a un massimo di 31°C.

L’accessorio è sigillato a tenuta stagna e può essere immerso nell’acqua senza subire danni.

Il tubo di rivestimento è in vetro borosilicato spesso 2 mm, resistente agli urti e agli sbalzi termici, mentre gli elementi riscaldanti sono realizzati in ceramica, per favorire una conduzione termica migliore e uniforme.

Il sistema di applicazione è molto semplice, infatti grazie alle due ventose presenti sul dispositivo, potrete installarlo facilmente in verticale all’interno dell’acquario. Purtroppo non è presente un termometro che indichi l’effettiva temperatura dell’acqua.

 

Pro

Efficiente e conveniente: Il dispositivo è in grado di riscaldare l’acqua in breve tempo, grazie alla sua regolazione automatica della temperatura. Inoltre il prodotto si presenta con un prezzo basso e conveniente.

Compatto: Il design del termoriscaldatore è compatto e di dimensioni ridotte. In questo modo non ingombra molto spazio nell’acquario.

Facile da installare: Grazie alla presenza di due ventose, il dispositivo può essere applicato facilmente su una parete interna della vasca.

 

Contro

Termometro non presente: Nonostante l’apparecchio svolga bene il suo compito, è privo di un termometro che vi possa permettere di controllare costantemente la temperatura dell’acqua.

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2. BPS 6052 Riscaldatore per Acquario a Immersione 100W 26.5cm

 

Facendo una comparazione tra i vari modelli di riscaldatore per acquario venduti a prezzi bassi, abbiamo deciso di annoverare nella nostra classifica questo dispositivo a immersione prodotto da BPS.

Si tratta di un termoriscaldatore completamente sommergibile, adatto ad acquari che vanno da 50W a 300W. Grazie alla sua potenza da 100W, l’apparecchio è in grado di riscaldare l’acqua in poco tempo, offrendo grandi prestazioni a basso consumo.

Il termostato può essere impostato da 16° C a 32° C ed è capace di mantenere la temperatura dell’acqua costante, così le creature ittiche potranno vivere in un habitat ideale. 

La scala di misurazione è dotata anche di gradi Fahrenheit; tuttavia il termostato non è molto preciso e potreste avere bisogno del supporto di un altro termometro per verificare se la temperatura ottenuta è quella giusta.

Il prezzo del prodotto è davvero conveniente e competitivo e vi consente di portarvi a casa un riscaldatore per acquario senza spendere troppi soldi.

 

Pro

Basso consumo: L’apparecchio è in grado di riscaldare l’acqua della vasca in poco tempo, così risparmierete sui consumi di energia elettrica.

Temperatura costante: Il dispositivo compie bene il suo lavoro e riesce a mantenere la temperatura dell’acqua costante, evitando gli sbalzi termici.

Facile da montare: Grazie alla presenza di due ventose disposte lungo il tubo, l’installazione del riscaldatore all’interno dell’acquario risulta pratica e veloce da eseguire.

 

Contro

Termostato: Il termostato può essere regolato da 16° C a 32° C, ma la misurazione non è perfetta, pertanto può essere necessario utilizzare un termometro di supporto per controllare la temperatura dell’acqua.

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3. Askoll Therm Aa230005 Termoriscaldatore 300 Watt per Acquario XXL

 

Se avete una vasca di pesci molto grande e non sapete ancora quale riscaldatore per acquario comprare, vi suggeriamo Therm XXL di Askoll. Il dispositivo è stato progettato per riscaldare acquari con capienza fino a 300 L. 

Grazie alla sua potenza da 300W, l’apparecchio è in grado di raggiungere la temperatura impostata in breve tempo e di mantenerla costante, evitando qualsiasi sbalzo termico potenzialmente dannoso per i pesci. Il modello è versatile, infatti può essere utilizzato sia in vasche contenenti acqua dolce e sia in acquari marini.

Un’altra caratteristica vincente di questo prodotto è il design mimetico, che vi consentirà di nascondere il termoriscaldatore in mezzo alla flora acquatica. Il dispositivo è facile da installare all’interno della vasca, grazie alle pratiche ventose in dotazione.

Il prezzo del prodotto è un po’ al di sopra della media, tuttavia la spesa è ripagata dalla grande qualità e dall’alta affidabilità del marchio.

 

Pro

Potente: Grazie alla sua potenza da 300W, il dispositivo è in grado di riscaldare l’acqua velocemente e di mantenerla a temperatura costante. In questo modo i pesci non subiscono sbalzi termici.

Mimetico: Il termoriscaldatore ha un design mimetico, che consente di nascondere l’apparecchio in mezzo alla flora acquatica presente all’interno della vasca.

Ideale per grandi acquari: Si tratta di un dispositivo adatto a riscaldare acquari molto grandi con capienza fino a 300 L.

 

Contro

Prezzo: Il costo del prodotto è un po’ più alto rispetto a quello di altri riscaldatori per acquario di questo tipo.

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4. Hygger 50W/100W Mini Regolabile Riscaldatore LED Digitale Controller Esterno

 

Se avete delle tartarughe acquatiche e siete alla ricerca di un buon termoriscaldatore da inserire nella loro vasca, il dispositivo con controller esterno Hygger potrebbe fare al caso vostro.

Si tratta di uno dei riscaldatori per acquario più venduti del momento, grazie alla sua grande efficienza e praticità d’utilizzo. L’apparecchio va immerso completamente in acqua e una volta impostati i gradi desiderati, un LED rosso vi indicherà la fase di riscaldamento; la luce si spegnerà automaticamente a temperatura raggiunta. 

L’apparecchio è versatile è può essere utilizzato sia in acqua dolce e sia in acqua marina. Un’altra caratteristica interessante è la funzione di memoria, molto utile in caso di interruzione di corrente.

Nonostante le dimensioni del riscaldatore siano compatte, non è facilissimo nasconderlo. Sul dispositivo sono presenti delle ventose che consentono di fissarlo sulle pareti interne della vasca.

Il prodotto è ideale per piccoli acquari con capacità massima di 50 L, è realizzato con materiali di alta qualità e il prezzo è abbastanza accessibile.

 

Pro

Versatile: Il dispositivo può essere utilizzato in piccoli acquari contenenti tartarughe, pesci e invertebrati. Inoltre può essere usato sia in acqua dolce e sia in acqua salata.

Display digitale: Grazie al pratico display digitale a LED, verrete avvisati non appena l’acqua avrà raggiunto la temperatura desiderata.

Sicuro: Il dispositivo è dotato di un sistema di sicurezza molto efficiente, che arresta il funzionamento dell’apparecchio sia quando la temperatura è superiore a 35° C e sia quando l’apparecchio non è completamente immerso in acqua.

 

Contro

Dimensioni: Nonostante la forma del riscaldatore sia compatta e le dimensioni siano ridotte, potrebbe non essere propriamente semplice nascondere il dispositivo all’interno dell’acquario.

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5. Youthink Riscaldatore per Acquario Sommergibile con Display Digitale 

 

Il riscaldatore per acquario di Youthink è pensato essenzialmente per le tartarughe, ma va bene anche per molti pesci, in quanto è indicato tanto per l’acqua dolce quanto per quella salata. Deve essere collocato proprio all’interno dell’acquario, quindi sommerso, per assicurare un buon funzionamento.

Grazie alle ventose incluse, resta fermo nella sua posizione e non rischia di cadere e quindi rompersi. I materiali sembrano però essere il punto debole in quanto, anche se impermeabili e spessi, in qualche caso non reggono un utilizzo continuo, per cui potrebbero rompersi a causa di sbalzi di temperatura.

Questa può essere impostata tra i 20 e i 34°C tramite un regolatore esterno e, grazie al display a LED, potrete monitorare che rimanga fissa in qualsiasi condizione di luce. Il costo non è basso, ma neppure tra i più alti della rete.

 

Pro

Da interno: Il riscaldatore deve essere sommerso interamente nell’acqua e non rischia di staccarsi grazie alle ventose incorporate.

LED: Il display permette di monitorare la temperatura dell’acqua, che potrete comodamente regolare tramite il telecomando esterno.

 

Contro

Materiali: Nonostante siano impermeabili, non sono così resistenti da poter garantire che non si romperanno in seguito agli sbalzi di temperatura o a un uso costante.

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6. Popetpop Riscaldatore per Acquario Subacqueo con Digitale Display 

 

Il riscaldatore di Popetpop è un modello dalla linea essenziale ma dalle valide caratteristiche. Ha una potenza di 400W e indicato per acquari dolci o salati; la temperatura può essere facilmente regolata tra i 20 e i 34°C, tramite il telecomando esterno, per poi comparire sul display LED.

Il vantaggio di questo riscaldatore sta nella rilevazione dell’eventuale surriscaldamento dell’acqua: quando ciò accade compare un segnale di errore e il dispositivo smette di funzionare, per tutelare l’ecosistema dell’acquario.

Il costo è in linea con le sue caratteristiche e c’è chi fa notare di prestare attenzione quando lo si installa, in quanto potrebbe non funzionare bene se non si aspetta qualche secondo prima di accenderlo, una volta immerso nell’acqua.

 

Pro

Rilevatore: Un elemento a favore di questo riscaldatore è proprio l’individuazione di un eventuale surriscaldamento, che viene segnalato da un codice e che comporta l’immediata interruzione di qualsiasi attività del dispositivo.

Telecomando: Tramite questo oggetto è possibile regolare la temperatura, grazie a un pulsante dedicato.

Display: A LED, permette di verificare che tutto funzioni come deve e di leggere in qualsiasi condizione luminosa i valori di interesse.

 

Contro

Installazione: Sarà necessario attendere qualche secondo, una volta immerso il riscaldatore nell’acqua, prima di accenderlo, altrimenti potrebbe non mettersi in funzione.

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7. Heepdd Riscaldatore per Acquario in Acciaio Inox Elettrico Resistente 

 

Il riscaldatore per acquari di Heepdd è indicato per l’impiego in acqua dolce ed è realizzato in acciaio inossidabile, per cui resiste alla corrosione e alla ruggine anche se deve essere immerso nell’acqua. Ha inoltre un design a doppio strato che gli consente di non subire sbalzi di alcun tipo.

Grazie alle ventose può essere facilmente fissato al vetro e non cadere, inoltre può essere spinto fino a una profondità massima di 120 cm. Tuttavia, se avete bisogno di una copertura maggiore, potrete optare per una delle altre soluzioni, che prevedono una barra più lunga.

Il cavo elettrico ha una lunghezza di 146 cm quindi offre un ampio margine a chi non ha una presa vicina all’acquario. Il costo è abbastanza ragionevole ma a volte il prodotto presenta dei malfunzionamenti, come il non mantenimento di una temperatura costante, che quindi deve essere sempre riassettata.

 

Pro

Acciaio inossidabile: Questo prodotto è realizzato in un materiale resistente alla corrosione e alla ruggine, per cui ha una lunga durata in acqua.

Ventose: Grazie a questo elemento può essere collegato al vetro e non cadere, evitando problemi di sorta.

 

Contro

Temperatura: Quella impostata non viene mantenuta costantemente, per cui è necessario riaggiustarla di volta in volta.

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8. Sera Delta Heater, riscaldatore Regolabile 50W

 

La proposta di Sera si fa apprezzare per il prezzo di vendita, in linea con quello che ci si aspetta da un prodotto di questo tipo, e per l’ampia possibilità di scelta rappresentata da differenti livelli di potenza, a partire da 25W per arrivare a 300W. Va da sé che optare per un modello piuttosto che per un altro dipende dalle dimensioni del vostro acquario, noi per la nostra recensione abbiamo scelto la versione da 50W che, stando anche alle indicazioni del produttore, si adatta a vasche fino a 50 litri (l’equivalenza è di un W per litro). 

Le dimensioni compatte del riscaldatore permettono di posizionarlo all’interno dell’acquario senza ingombri eccessivi mentre la rotella consente di regolare la temperatura in base alle esigenze, optando per un range che varia tra i 18 e i 32 gradi. È dotato di protezione dal surriscaldamento e di un comodo display che evidenzia lo stato operativo, fornendo indicazioni cromatiche facilmente interpretabili: con la luce verde la temperatura è corretta, con quella rossa l’acqua si sta surriscaldando, con quella viola è entrato in azione il succitato meccanismo di protezione. 

Quello di Sera è un prodotto economico dunque non sono mancati utenti che hanno avuto qualche problema nel fissaggio all’interno dell’acquario o difficoltà nella corretta regolazione della temperatura ma, nel complesso, c’è molta soddisfazione per questo dispositivo.

 

Pro 

Display: Grazie alla sua presenza e alle intuitive indicazioni cromatiche (verde, rosso e viola) è semplice interpretare la situazione della temperatura dell’acqua e, nel caso, intervenire.

Regolazione: Il dispositivo consente di scegliere la temperatura desiderata andando a intervenire sulla rotella e modificando il valore con un range tra i 18 e i 32 gradi. 

Dimensioni: Si tratta di un riscaldatore per acquario non particolarmente ingombrante e che, dunque, si adatta facilmente all’interno di vasche anche di dimensioni contenute. 

 

Contro 

Stabilità: Qualche utente ha lamentato una non perfetta stabilità una volta posizionato ma, la nostra impressione, è che si tratti più che altro di qualche caso sporadico. 

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Guida per comprare un riscaldatore per acquario

 

Avere un acquario in casa o in ufficio è sempre una cosa bella e affascinante, tuttavia bisogna ricordare che non si tratta di un semplice complemento d’arredo ma bensì di un piccolo ecosistema acquatico che necessita di molte cure. 

Tra i vari prodotti e accessori che servono a creare un habitat accogliente e funzionale per i vostri pesci, sicuramente il termoriscaldatore è uno degli elementi più importanti. Questo dispositivo serve a creare una temperatura ideale per le specie ittiche presenti in un acquario e a evitare eventuali sbalzi termici, che risulterebbero pericolosi per gli abitanti della vasca. 

Vediamo insieme come scegliere un buon riscaldatore per acquario e quali sono i parametri da tenere in considerazione prima di acquistare un modello sul mercato.

Documentarsi sulle specie ittiche

È bene fare una piccola premessa dicendo che la presenza di un riscaldatore all’interno di un acquario non è sempre necessaria. Questa dipende dalle specie ittiche che popolano la vasca. Per esempio, se desiderate allevare dei pesci d’acqua fredda, l’utilizzo di un termoriscaldatore risulterà superfluo.

Al contrario, se si tratta di allevare dei pesci tropicali, riscaldare l’acqua sarà una cosa fondamentale per la loro sopravvivenza, soprattutto durante i mesi invernali. A tal proposito, prima di acquistare qualsiasi creatura acquatica, è molto importante che vi documentiate sulle loro caratteristiche e sulle loro esigenze climatiche e abitative. 

In questo modo sarete in grado di preparare un acquario perfetto e adeguato alle loro necessità.

 

Potenza

Se i pesci o le tartarughe marine del vostro acquario hanno bisogno di un termoriscaldatore, è fondamentale scegliere un dispositivo adeguato alla grandezza della vasca. Ricordate che un apparecchio poco potente potrebbe non essere efficiente e risultare inutile, Stesso discorso vale se il dispositivo è esageratamente potente rispetto al volume d’acqua da riscaldare.

Per orientarvi sul modello giusto, ricordate che è importante conoscere prima la capacità dell’acquario e poi calcolare un rapporto di 1W per ogni litro d’acqua; in questo modo sarete in grado di determinare la giusta potenza di cui avete bisogno.

Scegliendo per esempio un riscaldatore da 100W per una vasca da 100 L, il dispositivo riscalderà l’acqua in breve tempo e consumerà soltanto l’energia necessaria a raggiungere la temperatura prestabilita. In pratica avrete un apparecchio efficiente e risparmierete sui consumi di corrente elettrica.

 

Regolatore di temperatura

Per ciò che concerne la temperatura, è bene che vi orientate su un tipo di riscaldatore dotato di termostato ad ampio intervallo (solitamente da 18° C a 30° C), così avrete una scelta d’impostazione più ampia.

In ogni caso, se volete essere sicuri che il termoriscaldatore faccia bene il suo dovere, optate per un modello con regolazione automatica della temperatura, al fine di evitare eventuali sbalzi termici che potrebbero nuocere alla salute dei pesci. 

Ovviamente i dispositivi migliori sono quelli muniti di termometro o di display digitale, che vi permettono di monitorare sempre la temperatura dell’acqua.

 

Tipi d’installazione

Un riscaldatore per acquario efficiente deve essere preciso, efficiente e ingombrare poco spazio all’interno della vasca. L’installazione può essere di due tipi: interna o esterna. Il modello interno è quello più diffuso e in genere va immerso totalmente nell’acqua per poter funzionare correttamente. 

Di solito l’installazione è abbastanza semplice da eseguire, in quanto l’apparecchio è dotato di un sistema di aggancio (ventose o supporti a incastro) che viene ancorato a una delle pareti interne dell’acquario.

Per ciò che riguarda i modelli con installazione esterna, spesso sono molto potenti e si utilizzano per riscaldare acquari più grandi. In genere vanno collegati alla pompa di mandata del filtro e vengono posizionati accanto alla vasca. 

In questo caso, le buone prestazioni del riscaldatore dipendono sia dal suo alloggiamento e sia dall’efficacia del filtro. La cosa importante è che il flusso dell’acqua sia sempre costante e che la distribuzione del riscaldamento sia omogenea.

Materiali e sicurezza

Un fattore molto importante da non sottovalutare è la qualità dei materiali di cui è composto un riscaldatore per acquario. Questi non devono essere scadenti ma resistenti alle sollecitazioni, agli urti e agli shock termici.

Inoltre un buon dispositivo non deve scottare né i pesci, né la pelle umana se si entra a contatto con la sua superficie. Infatti è fondamentale che l’apparecchio sia dotato di un sistema automatico di raffreddamento, che sia in grado di attivarsi in uno di questi casi. 

È altresì indispensabile che un riscaldatore per acquario, oltre a essere realizzato con componenti di buona qualità, riesca a soddisfare tutti i requisiti di sicurezza.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come funziona un riscaldatore per acquario?

Un riscaldatore per acquario serve a generare un microclima adeguato alle caratteristiche delle specie ittiche o delle tartarughe acquatiche che popolano una vasca. Solitamente, alla base del funzionamento di questo sistema c’è una resistenza, che viene accoppiata a un termostato, che a sua volta ha il compito di misurare e regolare la temperatura dell’acqua.

Appena quest’ultima si raffredda o scende al di sotto di un determinato valore preimpostato, la resistenza si attiva e innesca l’accensione del dispositivo riscaldatore, che riporta l’acqua alla temperatura originaria. 

Alla fine di tale operazione, l’apparecchio avrà svolto la sua funzione, pertanto si spegnerà in maniera automatica, senza consumare ulteriore corrente elettrica.

 

Dove posizionare il riscaldatore per acquario?

Di solito il riscaldatore viene alloggiato nel filtro interno dell’acquario, sempre se il modello di depuratore lo consente e se dispone di un apposito vano per tale accessorio. Diversamente, qualora il filtro non fosse munito di alloggiamento per il riscaldatore, quest’ultimo dovrà essere posizionato sulla pompa di mandata del filtro stesso, ovvero nella zona di gittata dell’acqua.

La cosa fondamentale è che la corrente e il flusso d’acqua siano sempre costanti e continui all’interno della vasca, in modo che il calore possa distribuirsi in maniera uniforme.

I riscaldatori a immersione spesso sono dotati di ventose, che permettono di ancorare il dispositivo a una delle pareti dell’acquario.

Per ciò che concerne i modelli esterni, vanno ad agire sempre sulla pompa di mandata del filtro, ma al posto di essere installati all’interno della vasca, vengono posizionati all’esterno di questa.

 

Come capire se un riscaldatore per acquario è guasto?

Innanzitutto bisogna sempre monitorare l’acquario e controllare che tutti i componenti compiano bene il loro dovere. In caso di malfunzionamenti, potrebbero nascere diversi problemi che metterebbero a rischio l’incolumità dei vostri pesci.

Per ciò che riguarda il riscaldatore, controllate sempre che la temperatura riportata sul termostato corrisponda a quella reale dell’acqua. Qualora non fosse presente un termometro, utilizzatene uno a parte. Se la temperatura rilevata non è quella riportata sul termostato, c’è qualcosa che non va.

Quando un riscaldatore raggiunge la temperatura preimpostata, deve spegnersi automaticamente, se ciò non avviene e nonostante i gradi raggiunti il dispositivo continua a riscaldare, vuol dire che non sta funzionando correttamente.

In questo caso il rischio è quello di portare l’acqua a delle temperature troppo elevate per i pesci che popolano la vasca e ciò li metterebbe in serio pericolo.

Se il termostato perde la tara e risulta sballato ma il riscaldatore funziona correttamente, sarà sufficiente impostare una temperatura secondo un termometro ausiliario e non secondo la scala di gradi impressa sul termostato. 

Ovviamente questa è una soluzione provvisoria, in attesa dell’eventuale riparazione del termostato o della totale sostituzione del riscaldatore.

 

 

 

Come utilizzare un riscaldatore per acquario

 

Un riscaldatore per acquario è un elemento indispensabile e vitale per molte specie ittiche, che a temperature troppo basse rischierebbero di morire. Per capire meglio come utilizzare questo dispositivo in maniera corretta, è bene conoscere il modello di riscaldatore, il tipo di acquario e le specie acquatiche che devono abitare la vasca.

La temperatura ideale per i vostri pesci

Come anticipato, un riscaldatore è un accessorio fondamentale per portare l’acqua di una vasca per pesci a una temperatura ideale. Solitamente, tale impianto è composto da un riscaldatore e da un termostato che ne controlla il funzionamento e la temperatura.

Sul mercato è possibile trovare questi due elementi combinati in un unico dispositivo, che proprio per questo motivo prende il nome di “termoriscaldatore”. Generalmente la temperatura ottimale per molti animali acquatici è compresa tra i 24° C e i 28° C. 

Ovviamente si tratta di un parametro che dipende dalle diverse specie, anche perché esistono pesci che possono sopravvivere tranquillamente a temperature molto più basse, come per esempio i pesci rossi.

Se un acquario è privo di riscaldatore, durante la stagione fredda la temperatura dell’acqua potrebbe scendere così tanto da portare gli ospiti della vasca verso morte certa. Spesso si tratta di una fine lenta, preceduta da una lunga malattia da raffreddamento (Ictioftiriasi) che si manifesta con delle chiazze bianche sulle squame.

Per questo motivo, se decidete di allevare dei pesci, delle tartarughe d’acqua o altri animali acquatici, informatevi prima sulle caratteristiche della specie, al fine di garantire loro le condizioni di temperatura ideali per vivere in buona salute.

 

Come mettere il riscaldatore per acquario

Uno dei dubbi ricorrenti quando si acquista un riscaldatore per acquario, spesso riguarda la collocazione del dispositivo all’interno della vasca. Ogni modello ha un suo preciso schema di montaggio riportato sulle istruzioni, ma in linea di massima l’apparecchio deve essere posizionato all’interno del filtro o vicino a questo.

In pratica, il riscaldatore deve essere montato nei pressi della gittata d’acqua che fluisce nella vasca. Questo perché il flusso continuo del liquido consente al riscaldatore di distribuire uniformemente il calore in tutto l’acquario. In commercio è possibile trovare sia riscaldatori a immersione e sia dispositivi con tipo di installazione esterna.

I modelli sommergibili, per funzionare, devono essere necessariamente coperti interamente dall’acqua; inoltre possono essere fissati alle pareti dell’acquario tramite delle apposite ventose o altri sistemi di aggancio. 

I modelli esterni invece vengono montati sempre sulla pompa di mandata del filtro ma il corpo riscaldante rimane posizionato fuori dalla vasca, nelle immediate vicinanze.

Piccoli accorgimenti

Se dovete installare un riscaldatore a immersione, fate molta attenzione al livello dell’acqua presente nella vasca, poiché il liquido dovrà coprire totalmente la parte inferiore dell’apparecchio dov’è collocata la resistenza. 

Diversamente il dispositivo  non funzionerà correttamente oppure non si attiverà affatto. In genere su ogni modello sono riportati sia il livello d’acqua minimo e sia quello massimo da rispettare.

 

 

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Questi prodotti sono tra quelli più consigliati, ma al momento non sono disponibili

 

Nicrew Mini Riscaldatore 100W per Animali da Acquario

 

 

Un altro riscaldatore per acquario che secondo il nostro parere merita di essere annoverato nella nostra classifica, è il modello mini da 100W proposto da Nicrew. Si tratta di un apparecchio con temperatura regolabile da 20° C a 34° C, adatto ad acquari fino a 100 litri.

Il meccanismo termico genera un trasferimento di calore efficace e omogeneo e grazie alla presenza di uno schermo LED, potrete monitorare sempre la temperatura all’interno della vasca.

Purtroppo il display una volta immerso nell’acqua è visibile soltanto da alcune angolazioni, pertanto in fase di installazione occorre considerare questo particolare, al fine di posizionarlo in maniera ben visibile.

Il corpo dell’apparecchio è impermeabile ed è stato progettato per prevenire efficacemente la perdita di elettricità. Il riscaldatore è adatto sia ad acquari d’acqua dolce e sia ad acquari d’acqua marina. Per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo è ottimo e il costo risulta vantaggioso e conveniente.

 

Pro

Riscaldamento efficiente: Grazie ai suoi 100W di potenza, il dispositivo è in grado di riscaldare acquari con capienza fino a 100 L.

Impermeabile: Il corpo del dispositivo è impermeabile, al fine di prevenire in maniera efficace eventuali perdite di elettricità nell’acqua.

Schermo LED: Il riscaldatore è a immersione ed è dotato di uno schermo LED, così potrete monitorare sempre la temperatura dell’acquario.

 

Contro

Leggibilità del display: Purtroppo una volta che il display digitale viene immerso in acqua, è visibile soltanto da alcune angolazioni, perciò è necessario fare attenzione a posizionarlo in modo che sia ben leggibile.

 

 

Hydor Riscaldatore Esterno per Acquario ETH 300W

 

 

Siete alla ricerca del miglior riscaldatore per acquario ma non volete che il dispositivo ingombri spazio nella vasca? Il modello ETH 300W di Hydor potrebbe essere la soluzione più adatta a soddisfare le vostre esigenze.

L’apparecchio va installato all’esterno dell’acquario e più precisamente sulla pompa di mandata del filtro. L’acqua viene riscaldata in maniera uniforme e i pesci hanno più spazio a disposizione per nuotare. Il termostato è regolabile e può essere impostato tra i 18° C e i 34° C.

Il dispositivo garantisce la massima sicurezza grazie all’efficiente sistema di autoprotezione del film PTC, che evita eventuali rischi di surriscaldamento e di fusione. I componenti sono resistenti e di alta qualità, progettati per durare a lungo.

L’installazione è abbastanza semplice da eseguire, tuttavia potreste avere qualche difficoltà nel posizionare correttamente il riscaldatore all’esterno della vasca, in quanto l’apparecchio risulta un po’ ingombrante. Il costo del prodotto non è basso e potrebbe non essere accessibile a tutte le tasche.

 

Pro

Installazione esterna: Si tratta di un riscaldatore da installare all’esterno dell’acquario, pertanto non ingombra spazio nella vasca.

Versatile: Il dispositivo è adatto sia agli acquari e sia alle tartarughiere, inoltre la sua potenza da 300W può riscaldare vasche molto grandi, fino a una capienza massima di 300 L.

Affidabile: La tecnologia esclusiva dell’accessorio è affidabile e i componenti sono di alta qualità, progettati per durare nel tempo.

 

Contro

Ingombrante: Pur non andando a occupare spazio all’interno dell’acquario, il termoriscaldatore ha delle dimensioni un po’ ingombranti, perciò potreste trovare qualche difficoltà nel collocarlo in un posto sicuro.

 

 

Aquael Easy Heater Riscaldatore Acquario Dolce Marino 100 W

 

Tra i vari riscaldatori per acquario venduti online, il nuovo modello da 100W Easy Heater di Aquael ha attirato la nostra attenzione in modo particolare. Il congegno è adatto a vasche di medie dimensioni, con capacità che va da 75 a 100 L.

L’apparecchio è dotato di una pratica manopola di regolazione, che agevola l’impostazione della temperatura desiderata in un range compreso tra 18° C e 36° C. Sul dispositivo sono presenti tre LED che si accendono automaticamente durante il funzionamento, così potrete monitorare il riscaldamento dell’acqua.

All’interno dell’apparecchio è presente un interruttore termico di sicurezza, che in caso di accensione errata del riscaldatore, disattiva immediatamente il funzionamento. I materiali sono di alta qualità e sono resistenti anche agli urti di una certa potenza.

Uno degli aspetti più interessanti del dispositivo è la forma, che risulta piatta e compatta, così potrete nasconderlo facilmente nell’acquario. Il prezzo del prodotto non è propriamente basso ma la qualità dell’accessorio ripaga della spesa.

 

Pro

Forma: La forma sottile del dispositivo permette di nascondere facilmente il riscaldatore all’interno della vasca, così non inciderà negativamente sull’aspetto estetico dell’acquario.

Sicurezza: L’apparecchio è dotato di un efficiente sistema di sicurezza che arresta il funzionamento del riscaldatore in caso di accensione errata o di fuoriuscita del congegno dall’acqua.

Installazione: Il modello è dotato di pratiche ventose che consentono una facile installazione su qualsiasi parete della vasca. Inoltre il riscaldatore può funzionare sia in posizione verticale e sia in posizione orizzontale.

 

Contro

Prezzo: L’alta qualità del dispositivo incide abbastanza sul prezzo di vendita, che potrebbe risultare un po’ alto.

 

 

Voarge 25W 220V Sommergibile Acquario riscaldatore Serbatoio di Acqua

 

Il riscaldatore sommergibile per acquario Voarge è il più economico dei modelli presenti nella nostra lista; tuttavia ciò non vuol dire che sia un prodotto meno importante o meno efficiente.

Il dispositivo è composto da una barra riscaldante ad alta potenza, antideflagrante e resistente alle perdite di elettricità, così non avrete nulla da temere per i vostri pesci. 

L’apparecchio può essere regolato sulla temperatura desiderata e una volta raggiunta, l’indicatore luminoso si spegne automaticamente e il riscaldatore si ferma, mantenendo il calore generato.

La manopola di regolazione è leggermente rigida e bisogna fare un po’ di forza per girarla, ma niente di preoccupante. La forma cilindrica del termoriscaldatore ingombra poco spazio e grazie alle ventose incluse nel kit, l’installazione del dispositivo risulterà pratica e veloce.

Il modello può essere utilizzato sia in acqua dolce e sia in acqua marina, inoltre è adatto anche ad aquaculture, terrari e sistemi idroponici.

 

Pro

Preciso: Grazie al regolatore a manopola presente sul termostato, potrete impostare il livello di temperatura desiderato in maniera precisa e accurata.

Arresto automatico: Il riscaldatore è dotato di un indicatore luminoso che segnala quando il dispositivo è in funzione. Una volta raggiunta la temperatura prestabilita, sia l’indicatore e sia l’apparecchio si spengono automaticamente.

Sicuro: Il corpo del riscaldatore è infrangibile, antideflagrante e resistente alle perdite di elettricità, così i pesci potranno vivere in un acquario sicuro.

 

Contro

Manopola: La manopola per la regolazione della temperatura è leggermente rigida e si fatica un po’ a muoverla. Pertanto dovete fare attenzione quando impostate il livello di riscaldamento.

 

 

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Ultimo aggiornamento: 29.04.24

 

Il letargo per una tartaruga d’acqua è una fase abbastanza delicata. Ecco cosa fare per aiutare i nostri amici anfibi quando arriva il momento del grande sonno.

 

Quando giunge l’inverno e le temperature si abbassano notevolmente, le tartarughe d’acqua come molti altri animali vanno in letargo; ciò avviene al fine di preservare il proprio corpo dal freddo e dal gelo. Quando giunge il momento, l’anfibio inizia a mangiare sempre di meno e a ridurre gradualmente i suoi movimenti fino ad arrestare del tutto ogni tipo di attività metabolica.

Ovviamente durante questa fase, la testuggine è molto debole e vulnerabile, pertanto sarà opportuno prendersi cura di lei e far sì che il suo organismo possa resistere tranquillamente al freddo per tutto il periodo del letargo, che durerà fino allo sbocciare della primavera.

 

Cosa fare quando una tartaruga d’acqua entra in letargo

Come abbiamo visto il letargo è un periodo molto importante nella vita di una tartaruga, infatti se non ci fosse questa fase, l’anfibio potrebbe andare incontro a delle gravi disfunzioni metaboliche. Inoltre l’animale sarebbe più vulnerabile e maggiormente esposto al gelo e agli attacchi dei predatori.

Il letargo di una tartaruga d’acqua è identico a quello delle testuggini di terra. Entrambi gli animali, in vista della “lunga dormita”, cominciano almeno un paio di settimane prima a diminuire l’immissione di cibo nel corpo, fino ad arrivare a smettere del tutto di nutrirsi. 

Chiaramente in seguito a ciò rallentano anche i movimenti del corpo, finché non sopraggiunge la totale immobilità. Nella fase di preparazione al grande sonno invernale, la tartaruga inizia a cercare una tana calda e isolata dove poter appartarsi tranquillamente per tutta la durata del letargo. 

Il luogo di riposo dovrà essere un rifugio sicuro, perché una volta che l’anfibio si addormenterà, non avrà più modo di difendersi da nessun attacco nemico. Se la vostra tartaruga vive all’aperto e possedete uno stagno o un laghetto, non aspettate che la piccola vada a rifugiarsi in uno di questi posti. 

Per maggiore sicurezza vi suggeriamo di procurarvi uno stagno artificiale da mettere a disposizione dell’animale. In questo modo nessuno andrà a disturbare l’anfibio durante il suo letargo e voi potrete monitorare sempre la situazione.

È bene che lo stagnetto sia profondo almeno 50 cm e che sia melmoso o che abbia uno strato di terra per consentire alla tartaruga di dormire comodamente sul fondale. Se al contrario l’anfibio vive in casa, allora dovrete aiutarlo ad andare in letargo in maniera diversa.

 

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Come agevolare il letargo di una tartaruga d’acqua che vive in casa

Se il vostro animaletto corazzato vive comodamente in casa, all’interno di un acquario o di una tartarughiera, sarà opportuno adottare dei piccoli accorgimenti, affinché il suo letargo possa essere assistito nel migliore dei modi. 

Prima di tutto vi suggeriamo di tenere ben sotto controllo la tartaruga nella fase preliminare del letargo, allo scopo di capire quando è il momento giusto di diminuire la somministrazione di cibo all’animale.

Ricordate che prima del lungo sonno, l’anfibio dovrà svuotare completamente stomaco e intestino e dovrà rimanere a digiuno per circa tre settimane. Nella fase successiva l’animale dovrà essere collocato in un contenitore di plastica poco più grande del suo carapace, all’interno del quale sarà indispensabile la presenza di uno strato d’acqua.

A questo punto la vaschetta andrà lasciata in un luogo abbastanza fresco, con una temperatura variabile da 5°C a 10°C, per un lasso di tempo di circa tre/quattro mesi. Durante i periodi di freddo intenso, sarà possibile coprire la testuggine d’acqua con un foglio spesso di polistirolo. 

Una volta cominciato il letargo, sarà fondamentale controllare il peso dell’animale ogni mese; questo perché è noto come le tartarughe perdano peso durante il periodo di tutta la loro dormitina invernale. Un’altra cosa importante da fare durante gli interventi mensili è pulire l’animale e cambiare lo strato d’acqua presente nel contenitore.

Al termine del letargo bisognerà preparare l’anfibio al ritorno alla vita, perciò sarà indispensabile lavarlo bene, pesarlo e immergerlo in acqua a 25°-30°C per circa una mezz’oretta. Tutto ciò servirà a far riabituare l’animale alle temperature più alte e al movimento.

Durante le operazioni di pulizia del carapace, controllate se sono presenti eventuali parassiti sul guscio; in tal caso non esitate a contattare il vostro veterinario di fiducia per una consulenza medica.

La tartaruga, l’acquario e il letargo

Se la vostra tartaruga vive in un acquario all’interno della casa, sarà molto difficile (se non impossibile) che riesca ad andare in letargo. Ciò accade perché durante l’inverno, in un’abitazione dotata di riscaldamento, la temperatura si aggira mediamente attorno ai 17-20°C.

Considerate che una testuggine, per andare in letargo ha bisogno di una temperatura che va da 4 a 7°C; al di sotto di questo margine, se l’animale non è adeguatamente protetto, rischia di congelare. Di contro, al disopra dei 7°C, la temperatura risulterebbe troppo alta per andare in letargo.

Considerando che il clima ideale per una testuggine nostrana si aggira attorno ai 28°C, i 20°C presenti in casa non sarebbero sufficienti a sostenere il metabolismo dell’anfibio.

A questo punto la cosa ideale da fare consiste nel portare l’acquario a una temperatura giusta, inserendo nella vasca un dispositivo riscaldante sommergibile munito di termostato.

In rete potete trovare diversi modelli e magari acquistare il riscaldatore per acquario più venduto e più apprezzato dagli esperti del settore. In tal modo l’acqua verrà riscaldata in maniera uniforme; tuttavia durante l’utilizzo di questo apparecchio è fondamentale monitorare se l’anfibio si nutre correttamente o meno. 

In caso di carenza d’appetito o di mancanza di movimento da parte dell’animale, non esitate a contattare il veterinario. Le tartarughe che vivono negli acquari devono essere gestite correttamente e vivere sempre a una temperatura ideale. Se i gradi fossero troppo bassi, rischierebbero di andare lentamente in ipotermia e quindi verso la morte.

Come abbiamo visto precedentemente, le testuggini che riescono ad andare in letargo in casa, sono quelle alle quali viene indotto un letargo controllato, all’interno di un luogo ben coibentato nel quale la temperatura rientra tra i 4 e i 7°C.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 29.04.24

 

Se state pensando di acquistare una vasca per pesci, è importante che prima conosciate quali spese dovrete sostenere per il suo mantenimento.

 

Se non siete ancora degli acquariofili esperti e vi state avvicinando per la prima volta a questo affascinante mondo, è bene che sappiate che allestire un acquario non significa soltanto comprare una vasca e metterci dei pesci dentro. 

In realtà si tratta di un piccolo ecosistema acquatico che necessita di costanti cure giornaliere e che richiede degli interventi specifici, indispensabili per la sopravvivenza delle sue creature.  

Se state muovendo i primi passi verso questa direzione, prima di cimentarvi nell’impresa, è fondamentale capire quanto una scelta del genere potrà incidere sul vostro budget mensile e annuale. In questo modo avrete le idee più chiare e sarete in grado di valutare meglio le vostre opzioni.

Nei paragrafi seguenti vi indicheremo quali sono in linea di massima i costi iniziali e le spese periodiche da sostenere per gestire una vasca per pesci nel migliore dei modi. A tal proposito è bene sfatare il mito che l’acquario è solo un lusso per ricchi e che è una cosa gestibile soltanto da professionisti e da acquariofili provetti. 

In poche parole chiunque può imparare a gestire un acquario senza svenarsi e senza mettere a repentaglio l’incolumità dei propri pesci.

 

Pesci d’acqua dolce o pesci d’acqua salata?

Se muoverete bene i primi passi, dalla scelta delle dimensioni dell’acquario al suo posizionamento in casa fino all’allestimento della vasca stessa, otterrete di certo delle grandi soddisfazioni.

Prima di cominciare però è necessario prendere coscienza di un concetto basilare molto importante, ovvero che i pesci sono degli esseri viventi e pertanto vanno rispettati come tutti gli altri animali domestici: cani, gatti, criceti, ecc. È completamente sbagliato pensare di fare una prova con le prime “cavie” e se le cose vanno male di rimpiazzarle con altri esemplari nuovi.

Un pesce va rispettato come qualsiasi altra creatura, in quanto non si tratta di un giocattolo con il quale fare delle prove o degli esperimenti di gestione di una vasca. Detto ciò, se siete al vostro primo approccio con un acquario, vi suggeriamo di optare per un modello di dimensioni non troppo grandi ma soprattutto vi consigliamo di scegliere di allevare pesci d’acqua dolce, almeno per l’inizio. 

Questo perché un acquario marino richiederebbe molte più attenzioni e sarebbe di gran lunga più difficile da gestire. Molti pesci d’acqua dolce sono più robusti e longevi rispetto a quelli di mare e di solito il loro prezzo varia da due a quindici euro per ogni esemplare.

Costi di allestimento e di mantenimento di un acquario

Di solito una vasca di dimensioni medie (da 50 a 200 L) completa di accessori, non supera i 100 euro. Per quanto riguarda le spese vive mensili da sostenere, inerenti ai cambi di materiali filtranti, biocondizionatori, fertilizzanti e mangimi vari, i costi possono variare da 10 a 30 euro circa.

I consumi elettrici sono abbastanza irrisori per un acquario di  medie dimensioni, perché le pompe, i filtri e le luci consumano relativamente poco. Per quanto concerne il riscaldatore, si tratta di un dispositivo che viene acceso soltanto durante i mesi freddi e se volete ridurre ulteriormente i suoi consumi, potrete ricorrere all’utilizzo di timer regolabili.

Per ciò che riguarda il funzionamento delle pompe di movimento e dell’illuminazione dell’acquario, è possibile collegare i vari sistemi a dei comuni timer elettrici, così avrete modo di impostare il tempo di accensione e di spegnimento dei vari dispositivi.

Questa soluzione non soltanto vi farà risparmiare denaro sulla bolletta della luce ma eviterà anche che vi dimentichiate di accendere o di spegnere i vari apparecchi. Se intendete acquistare una vasca per pesci d’acqua marina, ricordate di scegliere il miglior riscaldatore per acquario, in quanto questa richiede il mantenimento di una temperatura calda e costante.

Un’altra spesa indispensabile per una vasca di questo tipo è quella destinata all’acquisto dei sali sintetici, che consentono di creare le condizioni di vita necessarie alla sopravvivenza delle creature presenti in un acquario marino.

Per quanto riguarda l’arredamento della vasca, vi suggeriamo di non sovraccaricarla con troppi oggetti. In primis perché sottrarreste soltanto dello spazio vitale per i pesci e poi perché diventerebbe più complicato manutenere l’acquario e pulire il suo interno.

Se siete agli inizi e siete poco esperti, evitate di acquistare dei pesci troppo costosi solo perché vi piacciono esteticamente. Optate invece per delle specie più robuste, che richiedono meno cure e che risultano più semplici da allevare.

 

I tempi di manutenzione di un acquario

Se vi state chiedendo quanto tempo ci vuole per effettuare le ordinarie operazioni di manutenzione di un acquario, la risposta dipenderà dal tipo di vasca che possedete.

Innanzitutto se si tratta di un acquario d’acqua dolce, dovete prevedere dei cambi d’acqua e di elementi nutritivi per i pesci.

Cambiare l’acqua in sostanza richiede pochi minuti e tale operazione deve essere effettuata almeno una volta al mese, per un quantitativo pari a un terzo dell’acqua presente nella vasca. Per quanto riguarda la pulizia accurata e approfondita dell’intero acquario, è consigliabile effettuarla una volta ogni tre mesi.

Ricordate che se prevedete di mancare da casa per diversi giorni, potete procurarvi dei distributori automatici di cibo, allo scopo di non far morire di fame i pesci. Manutenere un acquario d’acqua salata è un po’ più impegnativo, infatti oltre a dare quotidianamente il mangime alle creature ittiche, una volta a settimana dovrete testare i valori dell’acqua quali: pH, nitriti, ammoniaca, nitrati e alcalinità.  

Inoltre sarà necessario effettuare almeno un cambio d’acqua pari al 10% ogni settimana oppure un cambio del 20% ogni due settimane. È altresì importante risciacquare in maniera accurata i filtri e i manicotti in spugna, rimuovere il sale dai bordi dell’acquario e dai cavi di alimentazione.

Ovviamente dovrete monitorare la vasca quotidianamente al fine di appurare che tutti i pesci presenti nell’acquario siano in salute. Se notate qualcosa di strano e l’aspetto di alcuni esemplari non vi convince, rivolgetevi subito al vostro veterinario di fiducia, che saprà consigliarvi che cosa fare.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 29.04.24

 

Principale vantaggio

Il sistema di depurazione offre delle grandi prestazioni e mantiene pulita l’acqua, che passa attraverso ben cinque elementi filtranti. Questi intrappolano in maniera efficace ogni particella inquinante rendendo sicura la vasca. Le alte performance del dispositivo garantiscono un ottimo trattamento biologico, meccanico e chimico dell’acqua.

 

Principale svantaggio

L’apparato filtrante del dispositivo è abbastanza sofisticato e questo fattore incide abbastanza sul prezzo di mercato del prodotto, che potrebbe non essere accessibile a tutte le tasche.

 

Verdetto 9.2/10

Il filtro è realizzato con materiali di ottima qualità e la pompa è potente e silenziosa durante il funzionamento. Inoltre l’apparecchio può essere facilmente smontato per pulire le parti interne e per sostituire i vari elementi filtranti quando occorre farlo.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Sistema di filtraggio efficiente

Se siete alla ricerca di un ottimo filtro per acquario da installare nella vasca dei vostri pesci, questo modello potrebbe fare al caso vostro. Innanzitutto EX 600 Plus di Tetra è un dispositivo che non va a sottrarre spazio utile agli abitanti del microcosmo acquatico, perché si tratta di un sistema di depurazione con montaggio esterno.

L’apparecchio è ideale da applicare a vasche con capacità comprese tra i 60 e i 120 litri. L’apparato filtrante è composto da molti componenti, al fine di garantire una pulizia ottimale dell’acqua, così i pesci possono vivere in un habitat sano e pulito. 

In pratica il liquido dopo essere stato aspirato, viene trattato attraverso cinque elementi filtranti presenti all’interno del dispositivo. Tra questi troviamo: anelli ceramici, sfere biologiche filtranti, spugna tradizionale, filtri ai carboni attivi e lana filtrante.

Grazie a tutti i passaggi sopraelencati, ogni particella inquinante e nociva, viene intrappolata efficacemente e ai pesci viene restituita un’acqua pulita e cristallina. Inoltre per ottimizzare le prestazioni e i consumi del filtro, è possibile regolare e adattare i tubi di mandata e di pescaggio dell’acqua, in base alle dimensioni della vasca.

Compatto e silenzioso

Come abbiamo già accennato, il corpo del filtro deve essere installato all’esterno della vasca, così non andrà a ingombrare spazio all’interno del microsistema acquatico. Il design del dispositivo è compatto e anche se l’apparecchio rimane visibile agli occhi, è comunque gradevole da vedere. 

È chiaro che poi sta a voi trovare la giusta collocazione, tenendo sempre presente qual è la posizione ideale per ottimizzare le prestazioni dell’apparecchio. Spesso molti filtri per acquario (specialmente quelli esterni) risultano abbastanza rumorosi e a lungo andare possono diventare insopportabili e disturbare il vostro riposo. 

Ex 600 Plus di Tetra è un modello molto potente ma allo stesso tempo è dotato di una pompa altrettanto silenziosa, che garantisce un funzionamento poco rumoroso.

Il dispositivo è in grado di offrire un ottimo trattamento biologico, meccanico e chimico dell’acqua, che risulta cristallina e sicura per i pesci. 

Inoltre l’apparecchio vi consentirà di godere appieno dello spettacolo della vita presente all’interno del vostro acquario.

 

Facile da montare e da pulire

All’interno della confezione  troverete tutto ciò che vi occorre per avviare rapidamente il dispositivo filtrante. L’installazione e l’assemblaggio dei componenti risultano abbastanza semplici e intuitivi da effettuare, inoltre le parti contenenti i vari filtri possono essere smontate in modo semplice. 

Grazie a questo sistema sarete agevolati durante le ordinarie operazioni di manutenzione, come per esempio la pulizia dei filtri o la sostituzione degli stessi componenti quando non saranno più riutilizzabili.

L’acqua entra dalla parte alta del dispositivo e attraversa varie spugne e sfere biologiche, arrivando infine ai cannolicchi. Perciò la manutenzione risulta abbastanza semplice, in quanto non è necessario toccare la parte biologica, è sufficiente cambiare o pulire soltanto la spugna del cestello principale ubicato nella parte alta dell’apparecchio.

I materiali utilizzati per la realizzazione del dispositivo risultano robusti e di buona qualità, anche se i raccordi di entrata e di uscita dell’acqua sono fabbricati con materiali più modesti,  ma ciò non incide affatto sulla buona funzionalità del filtro.

Il dispositivo è adatto ad acquari di dimensioni contenute ma può essere installato anche su acquari medio grandi, a patto che questi siano abbondantemente piantumati. In questo modo la flora acquatica può dare una mano al filtro a ripulire l’acqua dalle sostanze nocive, dagli avanzi di cibo e dalle deiezioni dei pesci.

Purtroppo il prezzo del prodotto è un po’ alto, se paragonato a quello di altri modelli simili presenti sul mercato; tuttavia le alte prestazioni del filtro ripagano della spesa.

 

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Ultimo aggiornamento: 29.04.24

 

Piante per acquario – Opinioni, Analisi e Guida all’Acquisto

 

Allestire un acquario vuol dire anche creare l’ambiente adatto non solo ai pesci, ma anche agli occhi di chi guarda. In commercio ci sono molte piante che potrete adattare bene a qualsiasi tipologia abbiate in casa, ma è importante capire anche la cura da dare loro e l’esatta posizione nella quale collocarle. Se non avete le idee chiare, potete consultare la nostra guida, che vi aiuterà a scegliere quella giusta per voi. Al primo posto della nostra classifica, invece, troviamo Justplants Pianta Vera per Acquario Anubias Barteri var. Nana, un esemplare dal costo basso, che non ha bisogno di un fondo fertile perché può sostare anche su una roccia. BiotopeAquatics Pianta Acquatica Ossigenante Potamogeton Egeria Densa per Laghetti invece contiene dieci piantine dalla crescita molto veloce e senza radici.

 

 

Tabella comparativa

 

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Le 8 migliori piante per acquario – Classifica 2024

 

Abbiamo fatto una comparazione delle caratteristiche di alcuni dei prodotti venduti online, per aiutarvi nella scelta. Date uno sguardo alla nostra selezione, per individuare la migliore pianta per acquario tra le offerte del web.

 

 

Pianta per acquario senza fondo fertile

 

1. Justplants Pianta Vera per Acquario Anubias Barteri var. Nana

 

Volete arricchire il vostro acquario ma non avete intenzione di ripiegare su elementi finti? Potreste optare per uno che non abbia la necessità di mettere radici e che quindi si adatti bene al nuovo ambiente.

Justplants propone una pianta per acquario senza fondo fertile, appartenente alla famiglia delle Anubias, ricca di foglie verdi e tale da resistere in acqua dal pH medio, alla temperatura di 20°. Può essere collocata su una roccia, sul fondale, per diventare un ornamento perfetto per il vostro acquario. 

Il costo è molto conveniente, vista la bellezza del prodotto, che non richiede alcuna attenzione particolare, ma la variante Nana non deve trarre in inganno: non si tratta infatti di una pianta molto piccola, in quanto raggiunge tra i 20 e i 40 cm di altezza.

 

Pro

Senza fondo fertile: Questa pianta è indicata proprio per il fondale marino, visto che non mette radici e può restare su una roccia per abbellire il vostro acquario.

Rapporto qualità/prezzo: Il costo è molto basso e quindi indicato per chi vuole spendere poco, in rapporto a un elemento ricco di foglie verdi e facile da curare.

 

Contro

Variante: Si tratta della Anubias variante Nana, il cui nome potrebbe ingannare, facendo pensare a un modello di dimensioni ridotte, invece raggiunge i 20/40 cm di altezza.

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Pianta per acquario facile

 

2. BiotopeAquatics Pianta Acquatica Ossigenante Potamogeton Egeria Densa per Laghetti

 

I dubbi su quale pianta per acquario comprare possono essere fugati con questa soluzione di BiotopeAquatics, che propone ben dieci piantine di Egeria Densa, dal gambo più spesso e quindi molto meno appetibile da parte dei pesci.

Si tratta di una variante adatta ai laghetti, ma che va bene anche per ambienti acquatici casalinghi, in quanto non ha radici, cresce molto in fretta ma richiede anche una certa cura. Ideali per acque tropicali e fredde, può sopravvivere a lungo, anche se deve essere sufficientemente illuminata.

Il costo del prodotto è molto conveniente, visto anche che sono inclusi più pezzi, motivo per cui si tratta di uno dei più venduti del web. Poniamo però l’attenzione sul fatto che potrebbero perdere la loro lucentezza, per cui è importante sapere che è necessario avere molta attenzione nei loro confronti.

Ricapitoliamo i pregi e i difetti di questa pianta per acquario facile.

 

Pro

Dieci piante: Nella confezione troverete dieci elementi, che potranno aiutarvi a decorare meglio il vostro acquario.

Senza radici: Il vantaggio di questa variante è quella di non avere le radici, indicata anche per i laghetti e molto veloce nella crescita.

Costo: Il prezzo di vendita è tra i più economici del web, quindi si tratta di una scelta molto indicata per chi non ha un grosso budget.

 

Contro

Cura: Prima di acquistare questa pianta, è necessario sapere che bisogna averne grande cura, perché potrebbe perdere la lucentezza se non esposta alla giusta luce.

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Pianta per acquario senza CO2

 

3. DK Aquatics Pianta Acquatica Vera per Acquario Felce di Giava 

 

Se cercate una delle migliori piante per acquario per principianti, visto che non avete molto tempo da dedicare al vostro hobby e che vi state avvicinando per la prima volta a questo mondo, optare per una felce di Giava è l’idea più azzeccata.

Non è infatti obbligatorio avere un impianto che produca anidride carbonica, in quanto questa pianta è senza CO2 e cresce bene anche se non richiede grosse cure, a parte il dover tenere ben interrate le radici.

Può raggiungere circa 15 cm di altezza e viene venduta in set da cinque, dieci o 20 pezzi, a un prezzo basso. Tuttavia non ci sono solo pareri positivi su questo articolo, in quanto c’è chi sostiene di aver ricevuto una sola piantina e non un set, come indicato.

Se non sapete dove acquistare questa variante, cliccate sul link in basso.

 

Pro

Per principianti: Questa variante è indicata per chi si avvicina per la prima volta al mondo degli acquari, in quanto non richiede molto impegno né cura.

Rapporto qualità/prezzo: Il prodotto è venduto a un costo molto conveniente, soprattutto perché in set da cinque, dieci o 20 piantine.

Senza CO2: Non dovrete necessariamente avere un impianto che produca anidride carbonica, in quanto questa variante non ne ha bisogno.

 

Contro

Pezzi: Non sempre arrivano tutte le piantine ordinate, in quanto potrebbe esserci un solo elemento nel set da cinque.

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Pianta per acquario a crescita veloce

 

4. Naturaviva dal 1995 Azolla Caroliniana Conf. Grande 

 

Una delle piante da acquario più gettonate è la Azolla Caroliniana, che è a crescita veloce e apporta molti benefici all’acquario. Questo elemento infatti non solo porta a una maggiore ossigenazione, ma toglie anche il nutrimento alle alghe che potrebbero infestare il vostro acquario, creando grandi difficoltà ai pesci che ci vivono.

Ideale per laghetti con pesci rossi, va bene anche negli ambienti tropicali, quindi resiste tanto al freddo quanto al caldo. Proprio perché cresce rapidamente e in maniera molto rigogliosa, è anche un buon rifugio per tutti i pesci.

Nella confezione è presente una vaschetta contenente 500 ml di prodotto, quindi all’incirca un centinaio di piante. Il costo convince chi è alla ricerca di un nuovo ornamento per il proprio acquario, ma non vuole affrontare spese importanti.

Attenzione però a pulire l’acqua dall’eccesso di foglioline, in quanto questa variante ne produce parecchie.

 

Pro

Crescita rapida: Questa pianta si sviluppa molto velocemente e quindi non richiede una cura assidua da parte di chi la pone nell’acquario.

Effetti benefici: Non si tratta prettamente di un ornamento, in quanto ha vari aspetti positivi, come l’apporto di più ossigeno, l’eliminazione del nutrimento alle alghe che infestano l’ambiente e anche un riparo per i pesci.

Rapporto quantità/prezzo: Nella confezione sono incluse 100 piantine all’incirca, vendute a un costo molto ragionevole.

 

Contro

Foglie: Se il vostro acquario è piccolo, dovrete provvedere a eliminare le foglie in eccesso, che potrebbero causare un intasamento nell’acqua.

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Pianta per acquario da primo piano

 

5. AquaPlants Hemianthus Callitrichoides Live Piante d’Acqua Dolce 

 

AquaPlants propone una delle piante d’acqua dolce più piccole in commercio, la Hemianthus Callitrichoides, che si diffonde velocemente nella parte inferiore con delle foglie piccole e rotonde. 

Se state pensando quindi di creare un vero e proprio tappeto erboso all’interno del vostro acquario, questa è la scelta più azzeccata, anche perché l’effetto finale sarà di tutto rispetto. Questa variante da primo piano è indicata soprattutto per piccoli ambienti, nei quali la piantina potrà diffondersi più facilmente quando immessa.

Il costo è molto conveniente, per cui piace agli utenti che la scelgono come decorazione, ma non a tutti il prodotto è arrivato fresco a casa: in alcuni casi è stato ricevuto ingiallito e quindi inutilizzabile.

Se volete saperne di più, cliccate sul link in basso che rimanda a un sito dove acquistare questa pianta con un grosso risparmio.

 

Pro

Decorativa: Questa piantina ha foglie molto piccole e si diffonde rapidamente alla base dell’acquario, creando una specie di tappeto erboso molto caratteristico.

Costo: La spesa da affrontare non è proibitiva, soprattutto se si pensa che la pianta si moltiplicherà senza doverne acquistare delle altre.

 

Contro

Condizioni: Non sempre il prodotto arriva in buone condizioni, infatti potrebbe esservi recapitato ingiallito, quindi non poter essere più piantato.

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Pianta per acquario rossa

 

6. Tropica Alternanthera Reineckii ‘Mini’ 1 – 2 Grow

 

Questa pianta di Tropica fa parte della serie 1-2 Grow, ovvero coltivata direttamente in laboratorio e quindi priva di pesticidi, alghe o lumache, sicura per i pesci del vostro acquario. Bisogna quindi lavarla per la prima volta sotto l’acqua corrente, in quanto conservata nella gelatina, suddividerla in circa sei/otto porzioni e collocarla sul fondo.

Questa variante, in particolare, ha una crescita abbastanza lenta e può creare un bel tappeto di colore tra il rosso e il violaceo, e dall’altezza di circa 5/10 cm. Sarà necessario fornire una buona quantità di luce e di CO2, per assicurarsi il suo sviluppo.

Il costo non è alto, come del resto molte delle varianti proposte dal web, ma è una pianta che necessita di particolari cure, per cui potreste non gradirla se non avete il giusto tempo da dedicarle.

 

Pro

Coltivata in laboratorio: Questa piantina è coltivata al riparo da lumache, alghe o pesticidi, per cui è sicura per i pesci che vivono nell’acquario.

A crescita lenta: Una volta posizionata sul fondo, la pianta cresce a rilento e, alla fine, diventa un tappeto di colore rosso e viola e dall’altezza di circa 5/10 cm.

 

Contro

Cura: Si tratta di una variante che richiede CO2 e una buona quantità di luce, oltre a delle attenzioni, senza le quali non sviluppa neppure il suo bel colore.

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Pianta per acquario a foglie larghe

 

7. Justplants Pianta Viva per Acquario Echinodorus Bleheri

 

Una pianta molto bella da vedere e quindi molto decorativa per il vostro acquario è quella proposta da Justplants, che è una variante a foglie larghe e può raggiungere anche un’altezza di 60 cm.

Si tratta di un modello che sviluppa anche più di 50 foglie, quindi è da preferire se volete creare un ambiente di grande impatto visivo. Bisogna però fare in modo che viva in temperature comprese tra i 22 e i 28 gradi, oltre a garantirle un fondo da almeno 10 cm, in quanto le radici devono avere posto per svilupparsi.

Per questa ragione non è una pianta senza substrato, anzi richiede cura e uno spazio adeguato, visto che in un acquario piccolo andrebbe a occupare un posto esagerato. Il costo è più alto rispetto ad altri modelli, ma l’effetto finale rende valida la spesa.

 

Pro

Di grande veduta: Questa pianta ha foglie grandi e ne può sviluppare anche 50, quindi aggiungerà un tocco in più al vostro acquario.

Rapporto qualità/prezzo: Il costo, anche se non rientra tra quelli più bassi, è comunque vantaggioso, visto che l’effetto finale è molto gradito dagli acquirenti.

 

Contro

Cura: Questa variante richiede un substrato di almeno 10 cm, una temperatura tra i 22 e i 28 gradi e uno spazio adeguato. Se il vostro acquario è piccolo, non è la scelta da fare, visto che occuperà quasi tutto l’ambiente nel quale vivono i pesci.

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Pianta per acquario artificiale

 

8. Gearmax® Pianta Artificiale Erba Monstera Finta in Plastica Verde 

 

Avete poco tempo a disposizione, per cui non volete impiegarlo per curare una vera pianta per acquario? La soluzione è quella di optare per una artificiale, che basti inserire per ottenere immediatamente l’effetto desiderato. 

Quella di Gearmax è realizzata in plastica molto resistente, che non sbiadisce il suo bel verde, non marcisce e resiste a ogni tipo di acqua. Le foglie sono grandi e la base ha anche un’alga rossastra decorativa, che aggiunge un tocco marino al tutto.

Alta circa 30 cm, è indicata per ambienti di medie dimensioni, in quanto potrebbe risultare troppo piccola in acquari ampi. Convince però gran parte degli utenti per il suo aspetto molto realistico, in rapporto al prezzo basso che la contraddistingue.

Riepiloghiamo di seguito tutti i suoi pregi e difetti, per chiarirvi ancora di più le idee. 

 

Pro

Resistente: Questa pianta ha il vantaggio di essere molto resistente in acqua dolce o salata, per cui non marcirà e sarà un perenne ornamento per il vostro acquario.

Realistica: Le foglie sono di un bel colore verde e appaiono molto vere, fornendo un aspetto tutt’altro che artificiale alla decorazione.

Prezzo: Il costo è conveniente visto che la pianta durerà a lungo e non avrà bisogno di altro se non di essere posizionata nell’acquario.

 

Contro

Dimensioni: Si tratta di un pezzo alto circa 30 cm, che appare troppo piccolo per ambienti spaziosi, quindi è da preferire se avete un acquario di dimensioni medie, se volete ottenere un bell’effetto.

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Guida per comprare una pianta per acquario

 

Scegliere la pianta più indicata per il proprio acquario è un modo intelligente per decorare un ambiente e allo stesso tempo apportare molti benefici, dei quali potranno godere i pesci che lo abitano.

Vediamo insieme quali caratteristiche non trascurare, per ottenere l’effetto desiderato.

A crescita lenta o rapida?

Tra i vantaggi che si hanno nello scegliere una pianta a crescita rapida, c’è quello di eliminare tutte le sostanze nocive, incluse le alghe che tendono a proliferare all’interno dell’acquario. Un esempio sono l’Egeria Densa, la Limnophila Sessiflora e la Vallisneria, che hanno una crescita veloce, tanto da poter raggiungere anche mezzo metro.

Per questa ragione dovrete potarle, quindi è opportuno sceglierle solo se avete tempo da dedicare alla cura del vostro acquario. Le piante a crescita lenta, invece, hanno radici ben sviluppate, tanto da essere utili per consolidare e rendere più ricco il substrato.

Le Cryptocoryne sono un esempio, che creano dei veri e propri cespugli molto decorativi; le Anubias invece sono quelle che richiedono meno attenzione, per cui sono da consigliare a chi non ha molto tempo da dedicare alla cura dell’acquario.

 

Da primo piano o da sfondo?

Un altro aspetto da tenere in considerazione sono le dimensioni che le piante andranno a raggiungere nel corso del tempo. Questo, sia per capire se vanno bene per il vostro acquario, sia per determinare se porle in primo piano o sullo sfondo.

Nel primo caso, infatti, non potrete scegliere una pianta che raggiunge una grandezza eccessiva, se l’acquario è di piccole dimensioni, visto che andrà a occupare tutto lo spazio necessario ai pesci. Se invece è grande, potrete optare per qualsiasi tipologia, con l’accortezza di porre le più alte sullo sfondo, appunto.

Quelle che crescono di meno andranno invece posizionate nella parte anteriore o centrale, per creare dinamismo ed equilibrio all’interno dell’acquario.

 

Da prato

Se avete il fondo adatto a collocare le apposite piantine che vi consentano di creare il prato, potrete ottenere un effetto davvero molto decorativo con un po’ di impegno. Un esemplare indicato a questo scopo è l’Echinodorus tenellus, che ben si innesta in un fondo simile alla ghiaia, ma più sottile.

Tuttavia è necessario prestare attenzione a non avere, all’interno della vasca, esemplari di pesci come i botia, che tendono a smuovere il fondo, facendo così sollevare le piante e vanificando il tentativo di creare un manto erboso.

 

Un occhio al colore

Se non volete che il vostro acquario sia prettamente verde, potrete optare per alcune piante dal colore particolare, come l’Alternathera, che assume un bel colore rossastro, con varie sfumature che virano al viola.

Anche in questo caso, sarà opportuno tenere in considerazione che queste piante hanno bisogno di una cura speciale, in particolar modo di quantità maggiori di ferro chelato, da apportare con fertilizzanti, e di una luce apposita.

 

In base alle foglie

Solitamente è preferibile non scegliere piante di specie troppo differenti, in quanto specie che si distinguono in maniera eccessiva creano disarmonia all’interno dell’acquario. Importante anche stabilire il grado di cura di cui hanno bisogno gli esemplari che sceglierete: molto si può capire dalle foglie.

Quelli con foglie soffici e sottili hanno bisogno di un luogo senza correnti, in quanto potrebbero intrappolare troppe scorie e quindi rovinarsi. Quelle verde scuro hanno bisogno di molta luce, al contrario di quelle verde chiaro. Come dicevamo prima, quelle a foglia rossa richiedono, invece, la massima illuminazione.

Considerate quindi questi aspetti per verificare se il vostro acquario ha le caratteristiche necessarie per ospitarle.

Naturali o artificiali?

Chi non ha né voglia né tempo da dedicare alla decorazione del proprio acquario e preferisce acquistare una pianta che dia un risultato immediato, dovrà accantonare l’idea di una vera e optare per quella finta.

In questo caso si deve prestare attenzione ad alcuni aspetti, come la qualità dei materiali, che devono essere tali da resistere alla temperatura del proprio acquario, tanto da non marcire e quindi da consentirvi di investire bene il vostro denaro.

Un altro aspetto importante è la presenza di una base, che ancori bene la pianta sul fondo, in modo che diventi anche un sicuro rifugio per i pesci. Naturalmente contano anche le dimensioni: un modello troppo grande non va bene in un acquario piccolo, in quanto non può essere potato e diventerebbe più un impedimento che un abbellimento.

 

 

 

Come allestire un acquario con piante vere

 

Se avete deciso di allestire il vostro acquario con piante che non siano artificiali, sarà necessario impegnarsi per fare in modo che gli esemplari scelti vivano bene e offrano non solo una bella decorazione, ma anche un posto sicuro per i pesci.

Date uno sguardo ai nostri suggerimenti per creare il giusto ambiente e permettere alle piante una vita lunga e senza mancanze.

Da dove cominciare

Prima di tutto posizionate l’acquario in un posto riparato, in modo che non ci sia il rischio di farlo cadere in maniera accidentale. Molto importante non collocarlo alla luce diretta del sole, che potrebbe causare molti problemi.

A questo punto ponete sul fondo del substrato, che può essere con fertilizzante o del tutto naturale, in modo che raggiunga uno spessore tra i 2,5 e i 5 cm. A questo punto aggiungete uno strato di ghiaia sottile e un po’ di torba, per raggiungere altri 8 cm di spessore.

Adesso potete riempire l’acquario, con l’accortezza di mantenere la temperatura dell’acqua non oltre i 27°C, in quanto, se troppo fredda o troppo calda potrebbe causare danni alle piante, anche la morte.

 

Dove inserirle

Dopo che avete sistemato in questo modo l’acquario, potete prendere le piantine che avete acquistato, avendo cura di estrarle dai vasi e di pulire le radici, sciacquandole e togliendo gli eventuali fili che le tengono legate.

A questo punto, in base alla loro grandezza, ma anche al tipo di sviluppo che seguiranno, potrete posizionarle in punti ben precisi, all’interno dell’acquario. Quindi, le più alte o quelle che tenderanno a esserlo dovranno essere messe sul fondo, quelle più piccole invece in primo piano. In entrambi i casi è preferibile non collocarle vicine al filtro o a parti che producono calore.

Ora sarà necessario coprire le radici e riempire fino alla fine l’acquario: la pianta avrà finalmente preso il suo posto.

Come concludere

Provvedete quindi a installare parti come il riscaldatore e il filtro, prima di chiudere la parte superiore. A questo punto potete anche avviare il sistema che produce CO2, che sarà utile soprattutto se le piante sono del tipo che ne necessita.

Sarà a di tutto è necessario avere a disposizione il substrato adatto, che può essere anche costituito dal terriccio. A questo punto è opportuno aggiungere della sabbia, per creare uno strato pari ad almeno 5 cm, in modo che l’acqua, una volta versata, non provochi la dispersione del terriccio.

ora necessario aspettare almeno un mese prima di poter inserire i pesci, in quanto questo è il tempo che ci vuole perché si creino i batteri benefici all’interno della ghiaia, che sono indispensabili per eliminare le oscillazioni di ammoniaca e nitrati nell’acqua.

Trascorso questo periodo, quindi, sarà possibile mettere i propri amici nell’acquario, così da far loro trovare l’ambiente giusto per condurre una vita serena.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come piantare i semi delle piante per acquario?

PrimOra è possibile piantare i semi e lasciare che germoglino, cosa che avverrà velocemente, fino a diventare degli arbusti di tutto rispetto.

Per cosa sono utili le piante per acquario?

Si tratta di un elemento che può non essere solo decorativo, ma avere anche altre funzioni. Per esempio, quando sono ricche di foglie e ben sviluppate, possono dare un buon rifugio ai pesci che, come tutti gli animali, hanno bisogno di stare da soli e di rilassarsi.

Non solo, perché, grazie alla luce, danno vita alla fotosintesi clorofilliana, producendo ossigeno, utile all’acquario, ed eliminando l’anidride carbonica.

 

Perché scegliere le Anubias come piante per acquario?

Se non avete il pollice verde oppure volete delle piante che non vi costringano a occupare tutto il tempo a prendervene cura, le anubias sono quelle giuste. Riescono a crescere un po’ dappertutto, sulla ghiaia, nel substrato se fertilizzato, persino sulle decorazioni, sul legno e sulle rocce poste nell’acquario.

Queste piante infatti vivono meglio proprio in condizioni del genere, anche per questo sono molto comuni e preferite dalla maggior parte degli utenti.

 

Perché le piante per acquario marciscono?

Molto dipende dalla tipologia di pianta che avete scelto: alcune sono infatti molto più resistenti di altre, quindi è bene optare per quelle che conviene acquistare in base alla cura che possiamo dare loro.

Tuttavia, in media, non devono mai mancare caratteristiche come la luce, i nutrienti, CO2 e un fondo che vada bene con le loro peculiarità, se si vuole che vivano a lungo e bene. Fate quindi caso al colore delle foglie, che deve essere verde o rosso, a seconda delle caratteristiche che contraddistinguono la pianta: se ingialliscono, c’è un problema.

Qualora non vi accorgiate di questo primo segnale, l’esemplare potrà poi marcire, diventando solo un elemento da eliminare, perché poco funzionale all’acquario. Se, tuttavia, lo notate in tempo, vuol dire che alle vostre piante mancano dei nutrienti essenziali, come il magnesio, il ferro, l’azoto e il potassio.

Un disequilibrio tra queste componenti o l’assenza di una provocherà appunto l’ingiallimento delle foglie.

 

Come potare le piante per acquario?

Molto dipende dal tipo di pianta, in quanto ognuna ha le sue caratteristiche e necessita di un tipo di potatura diverso dalle altre. Le Avventizie, per esempio, a un certo punto fanno crescere un gambo lungo sul quale si innesta un fiore: questa parte deve essere lasciata, mentre va potata la base, quindi le radici.

Le piante a talea richiedono solo il taglio della loro punta di circa 5 cm, ma questa parte non deve essere gettata, bensì ripiantata nel fondo. Quelle a rizoma invece devono essere potate tagliando il fusto principale.

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 29.04.24

 

Pompe per acquario – Opinioni, Analisi e Guida all’Acquisto

 

La pompa è uno degli elementi fondamentali per fare in modo che il proprio acquario funzioni nella maniera corretta. Ma quale scegliere per il proprio? Una da interno o una da esterno? Ci sono diversi modelli con caratteristiche comuni, ma ciò che deve distinguersi sono la portata e la prevalenza. Abbiamo raccolto qui alcuni esempi molto validi presenti sul web: se non avete tempo di dar loro un’occhiata, ecco qui una piccola anteprima. Tetra APS 100 Pompa per Acquari è un modello dal buon rapporto qualità/prezzo e da una potenza che assicura un flusso d’aria costante all’interno dell’acquario. Ci ha convinto anche Decdeal 600L/H 8W Pompa ad Acqua Sommergibile per Acquario, dotata di ventose, che consentono di collocarla in maniera stabile in senso orizzontale e verticale.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Le 8 migliori pompe per acquario – Classifica 2024

 

Se l’indecisione su quale pompa per acquario comprare è tanta, date un’occhiata alla selezione che abbiamo pensato per voi e fate una comparazione di caratteristiche e offerte, per capire il modello da preferire tra quelli venduti online.

 

 

1. Tetra APS 100 Pompa per Acquari

 

Tra i modelli più venduti del web spicca quello di Tetra APS, la migliore pompa per acquario per chi è alla ricerca di un buon rapporto qualità/prezzo. Disponibile in varie versioni, questa in particolare si presta bene ad alimentare acquari dai 50 ai 100 litri.

Deve essere posto al di sopra dell’acquario, quindi fuori dall’acqua, e su una superficie piana, se si vuole che la rumorosità sia ridotta al minimo e che le vibrazioni vengano limitate; in caso contrario, come è accaduto per alcuni utenti, non avrete un modello che vi garantisca silenzio e tranquillità.

La membrana di cui si compone è molto efficace, per cui il flusso d’aria è costante e non si fanno correre rischi ai pesci. Ha anche una forma attraente ed è di un bel colore grigio, che si intona con ogni tipo di acquario.

Se non sapete dove acquistare questo modello, cliccate sul link in basso.

 

Pro

Potente: Questa pompa per acquario è dotata di una membrana che garantisce un flusso d’aria costante all’interno dell’ambiente.

Capienze: Ce ne sono varie versioni, per cui potrete optare per una che vada bene in acquari da 10 L ma anche per quelli da 600 L.

Rapporto qualità/prezzo: Il costo è molto conveniente in rapporto alla qualità di materiali e anche a una certa estetica che non guasta.

 

Contro

Rumorosità: Per fare in modo che non produca troppe vibrazioni, è necessario porla al di sopra dell’acquario e su una superficie piana. In caso contrario non sarà silenziosa e creerà molto fastidio.

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2. Decdeal 600L/H 8W Pompa ad Acqua Sommergibile per Acquario

 

Tra i prodotti più economici, quindi anche tra le migliori pompe per acquario del 2024, per chi dà sempre importanza al risparmio, c’è quella di Decdeal che ha una portata di ben 600 L, un valore che piace proprio in rapporto al prezzo di vendita.

Tramite una manopola è possibile regolare proprio questo elemento, mentre sono disponibili due ugelli, uno da 0,3 3 uno da 0,5, che permettono all’acqua di uscire con un flusso differente a seconda dell’effetto che si vuole ottenere.

Il motore da 8W, resistente nel tempo, non è per tutti così tanto silenzioso come promesso dalla ditta, perché le vibrazioni risultano, in alcuni casi, troppo forti. Grazie alle quattro ventose poste sul fondo, è possibile collocarla in orizzontale o in verticale, senza correre il pericolo che si stacchi.

La lunghezza del cavo di alimentazione, infine, è di circa 200 cm, per cui potrete usarlo anche se avete una presa non molto vicina all’acquario.

 

Pro

Economica: Il costo di questa pompa è basso in rapporto alla sua portata, che può raggiungere anche i 600 L.

Ugelli: Ce ne sono due, che consentono di ottenere un flusso d’acqua differente, mentre la manopola permette di regolarne la portata.

Ventose: Quelle poste sul fondo fanno in modo di poter collocare la pompa in orizzontale o in verticale, senza il pericolo che si stacchi.

 

Contro

Rumorosa: Le vibrazioni prodotte, in alcuni casi, sono piuttosto forti, per cui non la si può definire a tutti gli effetti una pompa silenziosa.

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3. Flintronic Mini Pompa Acqua per Terrari 200L/H

 

Tra i prodotti a prezzi bassi rientra anche la pompa per acquario di Flintronic, un modello di dimensioni ridotte, che ha una portata massima di 200 L. Fatta con materiali resistenti, ha un albero in ceramica e un motore in rame, mentre tramite la rotella incorporata è possibile stabilire l’esatta portata, in base all’acquario nel quale la si vuole collocare.

Si mette all’interno dell’acqua e si fissa grazie alle ventose molto forti, che gli impediscono di cadere. Dotata di una presa USB, ha un cavo lungo circa 150 cm, per cui permette di essere utilizzata anche se la fonte di energia non è molto vicina.

Utile anche per le fontanelle d’acqua di gatti e cani, ha il difetto di non essere molto potente, secondo i pareri di alcuni utenti, ma è valida in rapporto al suo prezzo. L’azienda raccomanda di pulirla spesso, per assicurarle una lunga vita e anche per fare in modo che resti silenziosa come all’acquisto.

 

Pro

Costo: Il prodotto è venduto a un prezzo conveniente, per cui si tratta di una piccola spesa che tutti possono affrontare.

Portata regolabile: Tramite la rotella è possibile stabilire la portata, fino a un massimo di 200 L.

Ventose: Sono in grado di fissare la pompa all’interno dell’acquario e fanno in modo che non si stacchi o cada.

 

Contro

Potenza: Non è la più potente in commercio, per cui potrebbe non essere la scelta giusta se avete bisogno in primis di questo fattore.

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4. Cadrim Mini Pompa Sommersa per Terrari

 

Chi non sa come scegliere una buona pompa per acquario può non riuscire a orientarsi tra prodotti nuovi e vecchi: un modello che viene incontro alle esigenze di molti è quello di Cadrim, disponibile in due versioni, con portata da 1200 ml e 2200 ml.

Pensata non per essere esterna, ma per essere posizionata nell’acqua, grazie anche alle quattro ventose di cui dispone, ha una valvola regolabile che permette di stabilire la potenza del flusso in uscita.

La potenza è di 25W e i consumi sono bassi, anche se non tutti sono d’accordo sul fatto che sia piccola, in quanto questo fattore dipende molto dall’acquario nel quale la si colloca. Indicata anche per terrari e fontane, è realizzata con materiali anticorrosivi, che quindi ne garantiscono una lunga durata nel tempo.

In sostanza una spesa valida per chi non ha grandi esigenze.

 

Pro

Bassi consumi: Il vantaggio di questo modello è quello di garantire consumi contenuti anche se abbastanza potente.

Materiali resistenti: Realizzata con materiali anticorrosivi, è destinata a durare a lungo nel tempo, per cui potrete usarla senza dover già pensare a quando sostituirla.

Ventose: Quelle poste sul corpo consentono di posizionarla nell’acquario e di fissarla in maniera stabile.

 

Contro

Dimensioni: Anche se viene venduta come un oggetto di piccole dimensioni, questo fattore dipende molto dal luogo in cui viene collocata.

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5. Hygger Pompa d’Aria per Acquario Silenziosa 420mL /1.5W

 

Se il vostro problema principale è costituito dal rumore che una pompa per acquario può produrre, magari perché avete collocato questo oggetto nelle vicinanze della camera da letto, date uno sguardo al modello di Hygger.

L’azienda infatti ha dotato la sua di una piastra di ceramica piezoelettrica molto sottile, in grado di ridurre le vibrazioni e quindi perfetta per chi vuole porre l’acquario nella zona notte o nel salotto.

Disponibile nei colori bianco e nero, è piccola e poco ingombrante, facile da installare grazie anche alle ventose e indicata per modelli con profondità massima di 500 mm. Anche se è un modello ad alta efficienza, non consuma molto, perché il potere è di 1,5W.

I materiali di cui è costituita la rendono anche molto resistente, quindi è l’ideale se avete bisogno di fare un acquisto di lunga durata. Il costo è nella media, ma non soddisfa chi ritiene che non si tratti di un modello molto potente.

 

Pro

Estetica: Se la vostra pompa per acquario deve essere anche appagante dal punto di vista estetico, quella di Hygger soddisfa queste esigenze, in quanto ha una linea molto pulita e sobria.

Silenziosa: Piace perché può essere collocata su un acquario che si trova nelle vicinanze della camera da letto o del salotto, visto che produce poco rumore.

 

Contro

Costo: Anche se è contenuto, non si addice a un prodotto che non sempre soddisfa per la sua potenza.

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6. Tetra WP Pompa per Acquari di 10-80 L

 

Torniamo a parlare di un altro modello di Tetra, una pompa per acquario disponibile per vari tipi di ambienti: non solo 10-80 L ma anche 80-200 L e 202-300 L. La velocità del flusso è regolabile mediante la levetta posta sulla parte anteriore, poi basta inserire il prodotto nell’acqua e collegare la spina, anche se è necessario un adattatore, da acquistare a parte.

Si tratta di un modello potente, che garantisce un buon flusso d’acqua e che può contare su quattro ventose per essere posizionato sul fondo dell’acquario senza muoversi o spostarsi. Piace anche per la silenziosità, che la rende ideale anche per acquari vicini alle zone notte.

Il costo è nella media, ma, anche se c’è una garanzia di ben due anni sulla sua funzionalità, c’è chi sostiene che smetta di lavorare bene dopo poco tempo.

 

Pro

Facile da installare: Si tratta di un modello che non richiede particolari competenze per essere collocato all’interno dell’acquario.

Silenzioso: Un grande vantaggio è la produzione di rumore molto ridotta, che permette di collocare questo filtro anche in un acquario posto nelle vicinanze della camera da letto.

 

Contro

Funzionalità: Nonostante la presenza della garanzia di due anni, il prodotto non funziona bene già dopo poco tempo.

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7. Newa Maxi Pompa 1000 per Acquario

 

La pompa per acquario di Newa è pensata per chi ha bisogno di un modello di dimensioni contenute ma dalla potenza valida: infatti può raggiungere i 1000 L all’ora nonostante non sia un prodotto ingombrante.

La guarnizione O-Ring ne garantisce una tenuta perfetta non solo quando è nell’acqua ma anche all’esterno, inoltre è molto silenziosa, grazie al motore monoblocco. Ha una potenza di 14W ma assicura consumi ridotti, che non incideranno sulla vostra spesa di energia elettrica.

Dotata di tre ventose, si colloca facilmente all’interno dell’acquario e in maniera stabile, per evitare qualsiasi tipo di incidente. Un modello versatile, che può essere anche usato in un laghetto, per esempio, ma che non è il prodotto indicato per chi vuole spendere poco, visto che ha un costo più alto rispetto ad altre pompe.

 

Pro

Potente: Questa pompa è in grado di raggiungere i 1000 L ma, nonostante questo, non è di dimensioni importanti, per cui non va a ingombrare l’acquario.

Silenziosa: Grazie al motore monoblocco, è un modello silenzioso e che quindi può essere collocato tanto all’interno quanto all’esterno dell’acquario senza creare problemi.

 

Contro

Costo: Si tratta di un prodotto molto versatile, indicato non solo e prettamente per gli acquari, che ha però un prezzo di vendita più alto di altri.

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8. Tsss Ultra-Silenzioso Mini DC12V Acquario Piccolo 

 

Pensata per acquari grandi o anche per una fontana, la pompa di Tsss ha un flusso massimo di 240 L e una tensione pari a 12V: è importante tenere a mente soprattutto questo elemento, per non rovinare o bruciare il motore, che impedirebbe così al prodotto di funzionare.

Le dimensioni sono compatte, infatti misura 54 x 40 x 36 mm, per cui non è un oggetto ingombrante e inoltre è molto silenzioso, quindi indicato anche per zone in cui si richiede il minimo rumore.

L’altezza massima può essere di 3 m e i materiali di costruzione sono tali da assicurare una lunga durata del prodotto, sia in acqua dolce, sia in acqua salata. Secondo alcuni utenti, però, non è così tanto affidabile da farle tirare su acqua da un’altezza superiore ai 60 cm: se si va oltre potrebbe andare in stallo.

 

Pro

Compatta: Ha dimensioni ridotte, che non la rendono un oggetto ingombrante all’interno, per esempio, di un acquario piccolo.

Silenziosa: Assicura una produzione di rumore molto ridotta, per cui va bene anche se deve essere posizionata in fontane nei pressi della zona notte.

 

Contro

Altezza: Anche se l’azienda garantisce che possa essere posta anche a 3 m, pare che superati i 60 cm abbia difficoltà a tirare su l’aria e che quindi si ingolfi.

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Guida per comprare una pompa per acquario

 

Ci sono alcune accortezze da tenere a mente quando si deve scegliere una buona pompa per acquario: a cosa non si deve assolutamente rinunciare? Abbiamo stilato un insieme di aspetti da non sottovalutare: date loro un’occhiata per effettuare un acquisto sicuro.

La qualità

Quando dovete acquistare una pompa per acquario, il primo passo da fare è quello di verificare la buona qualità dei materiali, che devono essere abbastanza resistenti da garantire una lunga vita al prodotto.

Questo perché la pompa deve poter lavorare indisturbata per molto tempo e non rompersi, altrimenti avrete speso invano i vostri soldi. Importante anche che non richieda una manutenzione continua, che sia quindi facile da pulire, smontare e rimontare, anche a prova di novizio nel mondo degli acquari.

Un altro aspetto da valutare è il rispetto delle regole di sicurezza, che devono farvi stare tranquilli, visto che il prodotto potrebbe essere messo all’interno dell’acquario. In sostanza, dovrete controllare la presenza di sigle, come la CE, che garantiscano la conformità della pompa alle norme della comunità, in modo da non correre rischi.

Inoltre, la presenza di una garanzia, di almeno cinque anni, vi metterà al riparo da malfunzionamenti e quindi dal perdere il denaro speso. Fate attenzione al tipo di motore, che deve avere una protezione valida contro il surriscaldamento, sia per evitare incidenti, sia per non vederlo bruciare e mandare così in fumo l’impiego di denaro.

 

Prevalenza e portata

Andando più nel tecnico, sono due i valori fondamentali ai quali si deve fare riferimento quando si sceglie una pompa per acquario: la prevalenza e la portata. La prima altro non è altro che la capacità del modello scelto di spingere una certa quantità di acqua verso l’alto.

La seconda, invece, è proprio la quantità che il prodotto riesce a spostare in un determinato tempo, partendo dall’ingresso e fino all’uscita. Ma questi criteri devono essere stabiliti, naturalmente, in base ad altri elementi, come la grandezza della vasca che ospita i vostri pesci, il numero degli esemplari e anche quanti litri di acqua ci sono all’interno. 

Tenendo presenti questi parametri potrete capire, quindi, se preferire una pompa che vada bene, per esempio, per un acquario da 80 L, da 100 L o da 200 L e così via. Infatti, la regola generale vuole che la potenza di questo elemento debba essere ben 20 volte la portata della vasca, espressa in metri cubi.

Quindi, un acquario da 100 L ha bisogno di una pompa con potenza da 2000 litri all’ora e così via. 

 

La rumorosità

Questo è uno degli aspetti da considerare per primi, per il semplice fatto che, nel caso in cui la pompa producesse un rumore eccessivo, sarebbe opportuno collocare l’acquario in una zona differente da quella notte.

Considerate dunque quanto vibra il modello da voi scelto, consultando le recensioni di chi lo ha acquistato, in modo da capire se è possibile che il fastidio procurato sia poco sopportabile da parte vostra.

Se avete una casa piccola e quindi non potete spostare l’acquario, dovrete optare per una pompa che emetta un rumore inferiore ai 33 dB, quindi che non crei disturbo durante le ore notturne. In caso contrario, potrete invece prendere il modello più potente ma posizionare l’acquario in un luogo abbastanza lontano dalla vostra camera da letto.

Il timer

Anche questo è un elemento che può essere davvero molto utile, se presente su una pompa. In questo modo infatti si possono personalizzare i movimenti delle acque, così da non tenere acceso il prodotto tutto il giorno, soprattutto se consuma in maniera eccessiva.

Date naturalmente importanza anche a questo aspetto: se volete mantenerla in azione costantemente, dovrete verificare che l’energia elettrica impiegata non sia eccessiva, altrimenti la bolletta che arriverà a casa sarà molto pesante.

 

Le ventose

A seconda se si voglia collocare la pompa sul fondo o sul lato dell’acquario, un altro aspetto da tenere presente sono le ventose, che consentano di fissare il modello scelto, in modo che non si sposti e che quindi causi problemi allo stesso acquario.

A questo proposito, è opportuno anche scegliere il posto giusto in cui posizionare la pompa: meglio evitare zone in cui ci sono legnetti o sassolini, se il modello da acquistare è interno, mentre è necessario metterla al riparo della polvere, se si tratta di un prodotto da esterno.

 

 

 

Come funziona la pompa per acquario

 

Appartenete a quella schiera di utenti che vuole sempre capire il funzionamento degli oggetti che acquista, per capire come intervenire in caso di problemi? Ecco l’articolo che fa per voi: cerchiamo di capire insieme come agisce la pompa per acquario per far circolare l’aria e vediamo insieme i tipi di modelli presenti sul mercato.

Le pompe di mandata

In primo luogo è bene stabilire che ci sono due diverse tipologie di pompe per acquario: quelle di mandata e quelle di movimento. Qui parliamo della prima categoria, che a sua volta si suddivide in pompe a immersione e a secco.

In generale, questi modelli garantiscono che l’acqua si sposti verso la stazione di filtraggio in maniera corretta e con un flusso costante, che non crei problemi a chi abita nell’acquario. Il primo tipo, quello a immersione, come dice la parola stessa, deve essere immerso nell’acqua e assicura l’eliminazione delle scorie e quindi delle patine oleose.

Sono anche le più economiche, al contrario di quelle a secco, che devono essere poste al di fuori dell’acqua e non la influenzano a causa di una maggiore o minore produzione di calore, dovuta al motore incorporato: sono, però, anche parecchio costose.

 

Le pompe di movimento

Questa seconda tipologia funziona invece in maniera del tutto indipendente rispetto all’azione del filtro: simulano infatti il movimento delle correnti, portando con sé i detriti ma anche il nutrimento e l’ossigeno per piante e pesci che abitano nell’acquario.

Anche queste si suddividono in pompe da esterno e a immersione: quest’ultime hanno la necessità di materiali resistenti, infatti sono spesso create con ABS, hanno il circuito protetto dalla resina epossidica e un albero motore in acciaio inox, che deve assicurare una lunga durata.

Possono inoltre essere caratterizzate da accessori che rendano il loro ancoraggio all’interno dell’acquario molto stabile, per evitare qualsiasi tipo di incidente o di malfunzionamento.

Per acqua dolce o salata

Se dovete scegliere una pompa in grado di funzionare bene in entrambi i casi, dovrete optare per quella di movimento, che ha una struttura tale da resistere in qualsiasi condizione. Non solo, infatti gli optional consentono di gestire meglio elementi come i consumi di corrente, come il timer, che ne stabilisce l’inizio e la fine del funzionamento.

Importante anche la presenza dei regolatori di flusso, che devono adattarsi alle dimensioni della vasca, e anche i supporti a ventosa, gli unici in grado di tenere le pompe ancorate in orizzontale o in verticale, senza correre il pericolo che si stacchino e cadano.

Se vi sembra che quella che avete scelto non abbia un funzionamento adeguato, potrete optare per il posizionamento di più elementi all’interno del vostro acquario.

 

 

 

Domande frequenti

 

Come posizionare la pompa per acquario?

Per quanto riguarda le pompe di mandata, queste possono essere posizionate sul fondo della vasca, mentre un discorso diverso va fatto per quelle di movimento. Prima di tutto, è necessario capire quanti pezzi sia necessario acquistare e anche quale potenza debbano avere, a seconda della grandezza della vasca e del tipo di acquario che si allestisce.

Per assicurare un flusso costante, sarebbe opportuno prenderne due e collocarle sui due lati corti, così da creare un buon contrasto. Può poi essere azionato il timer, in modo che, allo spegnersi di una, entri in azione l’altra.

A cosa serve la pompa per acquario?

Si tratta di un elemento di fondamentale importanza per assicurare una vita lunga alla flora e alla fauna dell’acquario. La pompa infatti permette all’ossigeno di circolare, al mangime di essere sparso in ogni parte della vasca, così da raggiungere tutta la popolazione e garantire un nutrimento completo, allo sporco di essere spazzato via dal fondo.

Se pensate che il vostro acquario possa fare a meno di una parte così importante, fareste bene a non cercare neppure di metterne su uno.

 

Quando pulire la pompa per acquario?

Quando voi rendete conto che nelle intercapedini si è accumulato uno strato di sporco, quello è il momento di rimuovere e pulire la pompa, che altrimenti potrebbe non funzionare in maniera corretta e pregiudicare la vita dei pesci.

In generale, questa operazione dovrebbe essere ripetuta almeno due/tre volte all’anno, ma tenere d’occhio la pompa vi farà capire se è il caso di intensificare l’azione.

 

Perché la pompa per acquario non funziona?

I problemi potrebbero essere diversi, quindi è il caso di fare qualche verifica. Prima di tutto potrebbe esserci un intasamento nella griglia di aspirazione: basterà semplicemente smontarla e metterla sotto un getto di acqua corrente per eliminare il problema.

Potrebbe esserci, inoltre, un corpo estraneo nel vano del rotore, cosa molto comune, visto che decorazioni come i sassolini o le conchiglie potrebbero finirci per errore: qui sarà necessario smontarlo e rimuovere l’impedimento.

Se non siete stati attenti, il problema potrebbe essere semplicemente la presenza di sporco accumulato: ecco perché vi consigliamo di controllare periodicamente che le intercapedini siano pulite, in caso contrario provvedete a smontare la pompa e a eliminare i detriti.

Altri problemi, che però richiedono un intervento esterno, sono il surriscaldamento e la rottura di un pezzo: in entrambi i casi sarà necessario chiedere la consulenza di un esperto o di un negozio specializzato, che potrà individuare la problematica e correre ai ripari.