Bichon frisé: carattere, cura, prezzo, consigli

Ultimo aggiornamento: 20.04.24

 

Uno dei cani da compagnia più apprezzato di sempre, grazie al suo carattere dolce e mansueto. Scopriamo insieme tutti i dettagli di questa antica razza.

 

I Bichon frisé sono piccoli cani definiti nani armonici allometrici, ovvero con una struttura fisica ben bilanciata e un corpo equilibrato. La Fédération Cynologique Internationale, conosciuta con l’acronimo FCI, fa rientrare questa razza nel gruppo nove, quello dedicato ai cani da compagnia, in una sotto categoria distinta di cui fanno parte il bichon à poil frisé, il bichon Havanais, il bolognese, il maltese, il piccolo cane leone e il maltese. Tuttavia, si tende a confonderli molto spesso con i barboncini, a causa della morfologia e del pelo riccioluto e bianco.

L’origine del nome proviene probabilmente dall’abbreviazione del termine “barbichon”, e nonostante si ipotizzi un’origine francese, a causa della sua diffusione tra le famiglie nobiliari durante il Rinascimento, in realtà la sua storia comincia molto prima, tra il 600 e il 300 a.C. Lo storico greco Strabone infatti, descrisse l’esportazione di un piccolo cane dal pelo lungo e bianco che viveva per lo più sui porti e utilizzato per la caccia ai topi.

Secondo lo standard di razza la testa è armonica, il cranio è piatto, mentre lo stop sul muso poco marcato, ma al contempo assolutamente non prognato né tanto meno appuntito. La coda deve essere all’insù, leggermente ricurva ma non arricciata, con pelo lungo e cadente. L’unico colore riconosciuto è il bianco puro con tartufo tassativamente nero. Per quanto riguarda la taglia invece, l’altezza al garrese non deve superare i 30 cm e il peso deve essere compreso tra i 3 e i 6 kg, tuttavia, sono accettati esemplari più piccoli.

 

Carattere

A livello comportamentale il bichon si può tranquillamente paragonare al barboncino toy: giocoso, vivace, si adatta alla vita casalinga ma al contempo è in grado di affrontare qualsiasi tipo di attività fisica. Ha un’alta tolleranza nei confronti dei bambini e degli estranei, tuttavia, è sempre bene insegnare ai primi ad approcciarsi a questi piccoli cani con rispetto e delicatezza, in modo tale da instaurare in famiglia un ambiente equilibrato e piacevole.

È il cane perfetto per chi cerca un piccolo compagno ma non ha la forza fisica di gestire un esemplare di taglia grande: ciò però non implica affatto che non bisogna farlo uscire quotidianamente per i bisogni come qualsiasi altro quattro zampe. Molto spesso, infatti, si tende a prendere un barboncino pensando di portergli insegnare a usare la traversina, così da evitare le passeggiate durante la stagione invernale.

Tale metodo, altamente errato nei confronti del piccolo, può provocare nell’esemplare diverse patologie comportamentali, a partire dalle marcature su mobili, letti e divani, fino ad arrivare alla sindrome dell’abbandono con conseguenti abbai e latrati continui durante la vostra assenza.

 

Cura e salute

Il bichon frisè, così come il barboncino nano e razze affini, necessitano di una particolare cura del pelo: cresce di continuo, e se non toelettato a cadenza periodica tutto l’anno, e non certo solo in estate, può annodarsi e provocare piaghe. Per questo motivo, è consigliabile spazzolarlo spesso con un accessorio apposito almeno una volta a settimana, ed eseguire il taglio del pelo, preferibilmente da un professionista, almeno ogni due mesi, per evitare che questo si allunghi eccessivamente.

Particolare cura deve essere rivolta alle orecchie, pulendole di tanto in tanto con delle salviette imbevute con  un prodotto veterinario specifico per la rimozione del cerume. Il pelo bianco inoltre si può ossidare facilmente, ed è dunque necessario prestare attenzione alla zona intorno agli occhi, al muso e tra i polpastrelli, dove può diventare rossiccio se resta bagnato per troppo tempo.

Tale problematica però, può nascondere patologie comportamentali e stereotipie, come l’eccessivo leccamento degli arti dovuto spesso a un eccesso di stress, causando così un arrossamento della zona.

Anche l’alimentazione va controllata per evitare dermatiti: si consiglia infatti l’utilizzo di integratori per animali specifici per il pelo e la pelle fin da cucciolo, seguendo le indicazioni del proprio veterinario. Il bichon frisé, se trattato con cura, può avere una vita molto lunga e raggiungere persino i 16 anni d’età. Tuttavia, non è esente da malattie ereditarie come l’epilessia, la lussazione del gomito o la cataratta.

Attitudini di razza

Nonostante faccia parte del gruppo nove da compagnia, in realtà il bichon, così come il barbone toy, nano o gigante nasce come cane d’acqua: perfetti nuotatori, venivano utilizzati per la caccia di lontre, anatre e altri uccelli di fiume e di lago. Inoltre, secondo una leggenda questi piccoli cagnolini bianchi furono importati in Europa viaggiando insieme ai marinai sulle navi lungo tutto il Mediterraneo.

Anche se si adattano perfettamente alla vita da divano, sono idonei anche a chi ama le lunghe passeggiate e il trekking in montagna. Sono facilmente addestrabili al richiamo: se insegnato bene fin da cuccioli, renderà più piacevoli le uscite nei parchi e nelle zone di campagna.

Per chi ama gli sport cinofili invece, sia il Bichon, sia il cane barboncino sono ampiamente adatti all’agility, alla mobility e persino alla dog dance. Non è un caso infatti, che siano state le razze più adoperate in passato nei circhi e negli spettacoli ambulanti.

 

Prezzo

A differenza del barboncino toy, il cui prezzo può aggirarsi anche intorno ai 3.000 o 5.000 euro per un esemplare color albicocca, piuttosto raro, il bichon frisè ha un costo leggermente più contenuto ma comunque alto, soprattutto se proveniente da un allevamento importante e selezionato rispettando a pieno lo standard di razza. In ogni caso, vi sconsigliamo di acquistare cani privi di pedigree, poiché la loro vendita non è legale in Italia.

I migliori allevamenti riconosciuti Enci

Quando si sceglie un cane di razza è molto importante affidarsi sempre a dei professionisti: il pedigree non è infatti soltanto un pezzo di carta, ma è un documento che certifica la presenza o meno di malattie ereditarie. Inoltre, in questo modo è possibile conoscere la storia genealogica dell’esemplare, valutando il carattere, e non solo la bellezza, dei suoi predecessori.

Tra i migliori allevamenti troviamo Cardinal Gherardo, che da 30 anni si occupa della selezione di bichon frisé tra le pianure dell’Emilia Romagna. Un altro nome famoso è Venetian Moonlight Kennel in provincia di Venezia, operativo dagli anni ‘80, e Diamond’s of the Moon a Roma.

 

 

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