I prezzi e gli aspetti di cui tenere conto nella scelta di una pensione per cani

Ultimo aggiornamento: 21.11.24

 

Quando si ha la necessità di lasciare il proprio cane in una pensione, per motivi di lavoro o perché non lo si può portare con sé in vacanza, è importante scegliere una struttura affidabile e professionale. Ecco alcune linee guida che vi aiuteranno a fare la scelta giusta.

 

Le pensioni per cani spesso suscitano nei proprietari sentimenti contrastanti: da un lato si teme che il proprio amico a quattro zampe possa sentirsi solo e a disagio in una struttura diversa dalla sua casa, e dall’altro rappresentano l’unica soluzione per andare in vacanza in posti dove Fido, purtroppo, non può accompagnarci.

Se ci sono amici o parenti disposti a prendersene cura durante la vostra assenza il problema non sussiste, in caso contrario dovrete scegliere una pensione per animali a cui affidarlo.

In Italia ce ne sono di diversi tipi e ognuna offre servizi ad hoc, strutturati in base alle esigenze degli ospiti e gestiti da personale qualificato. Per questo individuare la struttura giusta spesso si rivela più difficile di quanto si possa immaginare, anche perché ci sono molti aspetti a cui è opportuno prestare la massima attenzione per evitare di affidarsi ad allevatori improvvisati che gestiscono queste attività senza avere le giuste competenze.

 

Pensione cani: tipologie e caratteristiche

Come già anticipato esistono diverse tipologie di pensioni per cani, che generalmente possono essere raggruppate in due grandi categorie: le pensioni classiche e le pensioni casalinghe.

Nel primo caso si tratta di vere e proprie strutture ricettive – chiamate anche asili, ricoveri a ore o alberghi per cani dotati di ampi e confortevoli box singoli, dove ogni animale ha il proprio spazio per riposare e viene regolarmente portato fuori nelle aree all’aperto per correre e giocare, anche munito di impermeabile per cani se necessario.

Alcune strutture, inoltre, offrono anche servizi di toelettatura per cani, assistenza veterinaria, diete personalizzate ed educatori esperti che propongono diversi tipi di attività ludiche per mantenere in attività gli ospiti durante il soggiorno e farli socializzare con i loro simili.

In una pensione casalinga, invece, il cane viene accolto in casa come un vero e proprio membro della famiglia, condividendo gli spazi con i proprietari dell’abitazione e gli altri ospiti della struttura.

Oltre a garantire la continuità della vita familiare e domestica, questo tipo di soluzione permette all’animale di vivere la separazione dai padroni in maniera meno traumatica e senza essere costretto a modificare in modo drastico e repentino le sue abitudini.

Anche se in genere queste strutture non offrono gli stessi servizi delle pensioni professionali, assicurano ai pelosi un’accoglienza e un clima familiare paragonabili a quelli dei proprietari, ma è comunque importante che i gestori abbiano le competenze necessarie per gestire al meglio la convivenza.

In alternativa, si può anche decidere di pagare una dog sitter specializzata che si stabilisca temporaneamente nella propria casa per accudire e prendersi cura del cane durante tutto il tempo di assenza del suo padrone.

I vantaggi di questo servizio sono che l’animale rimane nella propria abitazione e viene sorvegliato da qualcuno che è sempre presente e pronto a intervenire in caso di necessità, ma anche in questo caso è importante che la persona in questione abbia una certa dimestichezza con il pet care e sia in grado di gestire nel miglior modo possibile anche i cani più problematici o di grossa taglia.

 

Pensioni cani: licenze e autorizzazioni

Una delle prime cose di cui bisogna accertarsi quando si sceglie una pensione per cani è che la struttura sia in regola e rispetti le norme di sicurezza previste dalla legge.

Oltre alla licenza comunale per l’apertura dell’attività e all’iscrizione presso la Camera di Commercio, queste strutture devono essere in possesso della certificazione di idoneità e dei nulla osta sanitari, igienici e di agibilità rilasciati dall’ASL.

È importante anche accertarsi che il centro sia coperto da una polizza assicurativa di responsabilità civile in caso di danni a cose, persone o altri animali, mentre per quel che riguarda gli attestati e le competenze dei gestori, non tutte le regioni italiane hanno una regolamentazione in materia.

In alcuni casi, per la corretta creazione ed esecuzione di una pensione per gatti o cani, sono necessari attestati di partecipazione a specifici corsi di formazione, ma a prescindere dai certificati previsti dalla legge è sempre buona norma accertarsi che il titolare della pensione o chi si occupa degli ospiti abbia una buona competenza in merito alla gestione e alla cura degli animali domestici.

Inoltre le migliori pensioni per cani, una settimana prima dell’ingresso, richiedono alcuni documenti al proprietario per l’accettazione dell’animale, tra cui il libretto sanitario aggiornato, l’identificazione con microchip e l’elenco delle vaccinazioni effettuate (richiami inclusi), in modo da prevenire il rischio che la vicinanza con altri consimili diventi veicolo di trasmissione di malattie.

 

Lo spazio a disposizione e le attività proposte

Una volta verificata la parte tecnica legata a certificati, licenze e attestati, ci si potrà concentrare sui fattori pratici e organizzativi, valutando i servizi e gli spazi riservati agli ospiti della pensione.

Per salvaguardare il benessere psicofisico del proprio amico peloso è importante scegliere una struttura che disponga sia di un ampio spazio all’aperto dove l’animale possa correre e giocare, sia di un rifugio per cani al chiuso che gli permetta di dormire sonni tranquilli in ogni periodo dell’anno.

Alcune pensioni canine hanno una pagina web ufficiale dove vengono illustrati tutti i servizi offerti, con tanto di foto della struttura e descrizione delle aree che ospitano gli animali. Tuttavia è sempre consigliabile fissare un appuntamento con il gestore della pensione o dell’albergo per cani prima di prenotare, in modo da avere maggiori dettagli sulle attività previste e capire come verrà trattato il vostro amico a quattro zampe durante la vostra assenza.

Pensione per cani: prezzi e alternative

In genere, i prezzi della pensione per cani variano a seconda del tipo di struttura e dei servizi offerti: mentre alcuni centri chiedono dieci euro al giorno per un cane di piccola taglia e venti per quelli di media o grossa stazza, magari aggiungendo degli extra per eventuali servizi aggiuntivi, la tariffa giornaliera può raddoppiare (o addirittura triplicare) nel caso in cui si scelga una pensione per cani di lusso.

Inoltre, chi lavora tutto il giorno e non vuole lasciare il cane a casa da solo per diverse ore, può rivolgersi a un asilo per cani diurno – con prezzi che oscillano mediamente tra 8 e 15 euro giornalieri – oppure a una struttura che offra un servizio di ricovero per cani a ore in caso di assenze brevi.

 

 

 

Vuoi saperne di più? Scrivici!

0 COMMENTI