Storia, carattere e salute del Levriero Afgano

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

Un cane dalle origini orientali con il mantello di seta: scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere su questa particolare razza.

 

Origini della razza

Il Levriero Afgano è il frutto di una lontana selezione: secondo alcune leggende infatti, la prima coppia di cani a essere portati sull’arca da Noè fu proprio di questa razza. La cosa non stupisce affatto se pensiamo che i suoi geni hanno origine dal Canis lupus arabs e dal Canis lupus pallipes, ovvero dei piccoli lupi dell’Asia sud e medio orientale, una specie primaria che si distingueva per la taglia ridotta, il corpo snello, leggero e il mantello di colore fulvo o sabbia.

Dagli stessi esemplari si fanno risalire anche i cani ferali, come i dingo australiani, i Pariah e tutti quei canidi ritenuti nativi, poiché presenti sul territorio probabilmente da più di 8.000 anni. Il Basenji, il Cirneco dell’Etna, il Levriero dei Faraoni, il gruppo dei Cani Nudi e quello dei Podenco, derivano dallo stesso lupo, quello indiano.

I Levrieri Orientali, tra cui anche quello Afgano, furono razze specializzate nella caccia, allevati con estrema cura inizialmente nei deserti dell’Arabia e infine giunti in Afghanistan e in Iran. Un suo cugino molto stretto è il Borzoi, allevato e diffuso in Russia.

Il cane afgano di cui ci occuperemo oggi è conosciuto anche con il nome di Tazi: utilizzato per la caccia al cervo, alla gazzella e al leopardo e contemporaneamente come guardiano del gregge. Inizialmente il suo pelo si presentava diverso, più leggero e frangiato, simile a quello del Saluki, ma la varietà che era maggiormente apprezzata, chiamata Ghazni, è quella attuale. La razza fu riconosciuta dall’American Kennel Club nel 1927, grazie ai soldati britannici che nel XIX secolo li riportarono in patria mentre erano di ritorno dalle campagne di colonizzazione.

Standard FCI

Il Levriero Afgano è un cane dal pelo serico, che dagli anni ’70 genera ancora notevole stupore durante le esposizioni. L’FCI lo classifica all’interno del gruppo 10, nella sotto categoria dei Levrieri con mantello lungo e frangiato. Il suo aspetto è davvero unico: il cranio è allungato ma non eccessivamente stretto come altri primitivi, ben proporzionato, con un ciuffo sulla testa e lo stop molto leggero.

Il tartufo è di colore nero, ma in alcuni soggetti più chiari è ammesso anche il fegato. Gli occhi sono scuri, triangolari e leggermente disposti in modo obliquo. Le orecchie sono invece basse, portate lungo il muso e ricoperte da frange setose. Anche il collo è allungato, e gli dona un portamento regale e austero. La coda è di media lunghezza, con un attacco non eccessivamente alto e con un piccolo anello all’estremità.
Gli arti sono lunghi, magri, ma al tempo stesso forti e muscolosi, l’andatura è liscia e ha uno stile unico che gli conferisce eleganza. Il mantello del Pastore Afgano rappresenta la caratteristica che lo contraddistingue dalle le altre razze: tutti i colori sono ammessi, come per esempio nero focato, fulvo, sale e pepe, biondo, crema oppure grigio, con e senza maschera. L’altezza al garrese è di 68 – 74 cm negli esemplari maschi e 63 – 69 cm nelle femmine.

 

Carattere

Se state cercando un cane da compagnia con cui alternare momenti di tranquillità sul divano a lunghe passeggiate nella natura, questa razza potrebbe rappresentare la scelta giusta per voi. L’Afgano è un esemplare particolarmente dolce e affettuoso, che però necessita dei suoi spazi e della sua indipendenza in alcuni momenti della giornata, dove preferirà l’angolo della casa al buio piuttosto che la vostra vicinanza. 

Si potrebbe definire un po’ lunatico e orgoglioso: non apprezza particolarmente la presenza degli estranei ma soprattutto degli altri cani, che tenderà a guardare dall’alto in basso ignorandoli completamente. Per questo motivo, il Levriero cucciolo dovrebbe essere educato fin da subito alla presenza degli altri animali affinché la convivenza possa avvenire pacificamente. 

Trattandosi originariamente di un esemplare da caccia, può mostrare un istinto predatorio nei confronti di gatti e piccoli cani che purtroppo identifica come prede, soprattutto durante la corsa. Non è una razza facilmente addestrabile, soprattutto al richiamo, poiché tende ad allontanarsi molto dal proprietario per andare in esplorazione, dunque è sempre preferibile effettuare passeggiate in libertà in assenza di altri animali, per evitare di causare possibili incidenti.

 

Cura e salute

Quella del Levriero Afgano è una razza piuttosto impegnativa: il suo mantello lungo e setoso non deve assolutamente essere tosato, ma va solo spazzolato con cura affinché sia sempre liscio e privo di nodi. È dunque opportuno insegnare al cucciolo fin da subito ad accettare il contatto fisico, premiandolo ogni volta che maneggerete il cardatore sulla sua folta pelliccia.

Un impermeabile per cani durante la stagione invernale potrebbe rappresentare un’ottima idea, considerato che si tratta di un esemplare proveniente dalle regioni calde e abituato a vivere nel deserto.

Per quanto riguarda la salute, i Levrieri Afgani sono generalmente molto longevi e non soffrono di particolari malattie ereditarie, tuttavia, possono andare incontro alla displasia dell’anca e a patologie oculari. È inoltre consigliato tenere sotto controllo l’alimentazione, fornendo sempre cibo fresco e di alta qualità, affinché il pelo risulti sempre lucido e morbido. Meglio non abbondare con i pasti: il Levriero è un cane per natura molto magro, con costole ed anche visibili. Cercare di farlo ingrassare a tutti i costi poiché ritenete sia deperito è un errore che può compromettere la sua salute.

Levriero Afgano: prezzo e allevamenti

Il mantello lungo, il portamento regale che fa girare tutti durante le expo, di certo non rendono questa razza particolarmente economica o abbordabile, considerando che i prezzi variano dai 2.000 fino ad arrivare ai 5.000 euro per un esemplare di alta genealogia.

Di sicuro riteniamo sia pressappoco impossibile trovare un Levriero Afgano cucciolo in un canile: l’unica alternativa è affidarvi a una buona struttura riconosciuta dall’ENCI, che possa fornirvi test genetici e una maggiore sicurezza sullo stato di salute del vostro futuro cane.
Tra gli allevamenti più famosi in Italia possiamo citare Way Up, con sede a Parma, che seleziona soggetti bianco e neri, nero focato, biondi e tante altre varietà disponibili.

 

 

 

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