Le galline possono volare? Sì, ma non tutte nello stesso modo

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Abbiamo messo insieme alcuni consigli in una guida che vi mostra alcuni tra i migliori metodi per evitare la fuga delle galline dal pollaio. 

 

Se state pensando di allevare galline e non conoscete a fondo questi animali da cortile perché non li avete mai avuti, in questo articolo troverete delle chicche per farle vivere nel miglior modo possibile. Avete mai visto il cartone animato “Galline in fuga”? Se la risposta è sì, significa che sapete già che questi animali possono volare. Sono dei pennuti con le ali, ma solo le razze più leggere sono effettivamente in grado di compiere dei piccoli balzi o una sorta di volo. 

L’evoluzione della specie e l’antica pratica dell’allevamento hanno modificato l’aspetto delle galline: forse anche perché non ne hanno più bisogno, non volano più e non ci provano quasi nemmeno. Ma non è sempre così, e non di rado si sentono storie di esemplari che hanno saltato la loro recinzione.

 

Come volano le galline?

Le ali sono presenti in tutte le razze di gallina. A differenza degli uccelli però, la loro ossatura non è cava e quindi ha un peso maggiore. Ma non è tutto: il volo che compie anche un semplice uccellino è in realtà un’operazione complessa e governata da muscoli, nervi e un sistema respiratorio super efficiente. 

Le galline non sono provviste di tale sistema, e i loro voli sono brevi e non troppo alti. Nonostante ciò, così facendo, si allontanano dal pollaio e si espongono ai predatori, molto più agili e veloci. Come abbiamo anticipato nella nostra introduzione, non tutte le galline possono volare o ci provano. Devono essere leggere e agili per prendere il volo o per compiere dei balzi, mentre le galline comuni sono pesanti, con ali non abbastanza forti da reggere il loro peso. 

 

 

I metodi anti-fuga e anti-dolore

Anche se è molto bello vedere le proprie galline compiere dei grandi balzi che somigliano a una sorta di brevi voli, è importante consentire agli animali di farlo mentre pascolano in una grande area esterna. 

Esistono dei rimedi per impedire alle galline di fuggire: si tratta di metodi che non provocano loro alcun dolore o shock. Se vi siete accorti che, nella zona che avete recintato, ci sono pezzi di tronco o simili, che quindi le galline possono usare come trampolino per spiccare il volo, avete due opzioni tra le quali poter scegliere. 

La prima è ovviamente quella di eliminare quello che può essere usato come trampolino dalle galline, oppure potrete creare una sorta di tetto in prossimità che impedisca la loro fuga. 

Il pollaio per galline con recinzione esterna deve essere abbastanza sicuro per garantire agli animali la massima protezione, per cui munirlo di reti anti-fuga potrebbe essere una buona idea.

Anche se il risultato lo rende simile a una gabbia per uccelli, non è un metodo che provoca disagio o altri problemi, e consente alla vita nel pollaio di proseguire come al solito. 

 

Cos’è la cimatura delle ali?

Un altro metodo da adottare per evitare la fuga delle galline che amano volare consiste nella cimatura delle ali. Anche se non sembra una buona pratica, si tratta di una soluzione indolore per gli animali, ai quali vengono solo spuntate le penne remiganti, quelle responsabili del volo.

La cimatura delle ali equivale al nostro taglio di capelli, e al pari di questi, anche le penne remiganti ricrescono, quindi non si pratica alcun tipo di violenza sull’animale. 

Nonostante non si tratti di un’operazione tollerata bene da tutti gli esemplari, se serve per proteggere polli e galline dai predatori probabilmente risulta necessaria. 

Inoltre, le penne non vanno mai strappate ma solo tagliate. La cimatura è una pratica efficace e indolore che serve soprattutto alle razze più rustiche e leggere, che spesso tendono ad allontanarsi per conto loro effettuando dei grandi salti in avanti. 

 

Come si pratica?

Per effettuare la cimatura è necessario, per prima cosa, sapere dove si trovano e quali sono le penne remiganti, poi dotarsi della giusta attrezzatura, ovvero un paio di forbici create per lo scopo.

Non sempre è possibile effettuare l’operazione da soli, quindi chiedete il supporto di qualcuno per tenere ferma la gallina. Come abbiamo detto le penne remiganti sono quelle responsabili del volo, e rispetto al resto del piumaggio sono più rigide e lunghe, strette e ben definite. 

 

 

Si suddividono in primarie e secondarie: le prime sono le più grandi, mentre le seconde sono più numerose. Queste penne sono quelle con le quali le galline fanno la cova, per cui se avete intenzione di fare dei bei pulcini, non tagliatele o fatelo di poco altrimenti l’animale non sarà in grado di scaldare le uova in modo uniforme.

Attenzione anche a un altro particolare: solo una delle due penne deve essere accorciata e non entrambe. Se le tagliate tutte e due, la gallina potrebbe ancora spiccare il volo. 

Il taglio deve essere eseguito in modo semplice e non rischioso per l’animale, ed è quindi necessario stare lontano dall’attaccatura dell’ala e dare solo una spuntatina a una delle due penne remiganti. 

Inoltre questi elementi non si devono mai spuntare subito dopo il periodo di muta, in quanto la circolazione sanguigna è ai suoi picchi e la pratica potrebbe causare emorragie.

Detto ciò, la cimatura è tutt’oggi una pratica che fa discutere animalisti e non, sulla base del diritto di volo negato all’animale, seppur legittimato dalla presenza di predatori. 

 

 

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