Cane stitico: cosa fare? Ecco i migliori rimedi naturali contro la stitichezza
Difficoltà a defecare con conseguente dolore e diminuzione dell’appetito? Scopriamo in che modo è possibile aiutare il nostro amico a quattro zampe.
Può capitare a tutti, sia agli umani sia agli animali, di non riuscire ad andare di corpo a causa di problematiche intestinali pregresse oppure come conseguenza di pasti non idonei al proprio organismo.
Può trattarsi di una situazione occasionale, che si acutizza per alcuni giorni per poi passare definitivamente, talvolta però potrebbe rappresentare una condizione cronica che può rendere la vita molto complicata. In questo articolo vi spieghiamo di cosa si tratta, quali sono le terapie più efficaci e in che modo è possibile ammorbidire le feci per prevenire il problema.
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Che cos’è la stitichezza
Se non conoscete il termine costipazione, il significato va ricercato nella lingua latina nella parola constipatio, ovvero ammassamento o compressione di un materiale, generalmente riferito al terreno, che si inaridisce e diventa più duro e di dimensioni ridotte. Anche le feci si comportano allo stesso modo, inoltre, compattandosi eccessivamente diventano difficili da espellere e molto dolorose.
Come abbiamo accennato, tale problematica non si manifesta solo nell’uomo, ma anche nei cani, con conseguenze talvolta molto preoccupanti. Una di queste è rappresentata dal megacolon: si tratta di un allungamento e danneggiamento dell’ultima parte dell’intestino in maniera permanente, che compromette in modo definitivo e irreversibile la peristalsi.
Ma non è così semplice ottenere la giusta diagnosi di cane stitico per poter effettuare una terapia il prima possibile: vediamo dunque quali sono le cause e i sintomi più comuni da tenere d’occhio.
Cosa provoca la stitichezza
Tra le cause più comuni della stipsi vi è senza dubbio un tipo di alimentazione errata, che provoca un ammassamento delle feci nell’intestino e inevitabile difficoltà di espulsione.
Una di queste è la mancanza di acqua nel cibo per cani: un pasto troppo secco infatti, non fa altro che alimentare la costipazione, poiché non permette di idratare correttamente la massa fecale facendola diventare dura e dolorosa.
Ciò capita generalmente quando gli alimenti sono eccessivamente ricchi di fibre: nella dieta casalinga o semplicemente nelle crocchette, è di vitale importanza controllare sempre che la dose di verdure o cereali non sia mai superiore a quella delle proteine, ma deve rappresentare soltanto il 10 o 20 % del totale per evitare la formazione di feci a palline. Tuttavia, anche l’assenza totale di fibre può provocare gli stessi sintomi.
Un’altra causa è rappresentata dall’ingestione di ossa: chi segue una dieta BARF sa bene che queste debbano essere sempre ricoperte di carne, chiamate anche con l’acronimo OP, “ossa polpose” e che, insieme alle cartilagini, non devono superare il 50% di tutto il pasto giornaliero. Vanno inoltre somministrate sempre crude e mai cotte, né bollite né alla brace, poiché si possono scheggiare e creare lesioni intestinali con serie conseguenze per l’animale.
Le ossa devono essere sempre rapportate al peso e alle dimensioni dell’animale: proporre un ginocchio di bovino a un Chihuahua potrebbe non rappresentare una buona idea, poiché troppo grande e difficile da masticare. Generalmente infatti, quando si comincia una dieta BARF è necessario partire da carni più piccole e di facile digestione, come quaglie intere, lombatine di coniglio oppure ali di pollo.
Tuttavia, è bene ricordare che non tutti gli esemplari sono adatti a questo tipo di alimentazione e che prima di cominciare è fondamentale affidarsi a un buon veterinario esperto in nutrizione naturale.
Infine, un’altra problematica molto preoccupante che potrebbe causare la mancanza di stimolo a defecare è l’ingestione di corpi estranei. I cani purtroppo sono animali voraci che difficilmente riescono a controllarsi di fronte al cibo, che sia fresco o andato a male e pullulante di vermi o muffa.
Lasciarlo libero di girare senza guinzaglio è senz’altro appagante per lui, tuttavia, sempre più spesso ciò gli consente di andare a mangiare tutto ciò che trova in giro, a partire dai residui di grigliate, generalmente ossa, a sacchetti di plastica contenenti alimenti oppure bocconi avvelenati.
In questi casi è fondamentale portare il proprio compagno a quattro zampe dal veterinario ai primi sintomi, affinché possa effettuare una semplice manovra per espellere le feci oppure un’operazione chirurgica che possa salvarlo.
Costipazione: sintomi più comuni
Per capire se il vostro cane è affetto da stipsi è necessario controllare sempre il momento della defecazione, poiché nella semplicità dell’atto si possono nascondere numerosi problemi.
Uno dei sintomi più diffusi e comuni è la difficoltà di espulsione, che si manifesta con l’accovacciamento continuo del povero animale che però non riesce a fare nulla. Talvolta è possibile la fuoriuscita di feci dure a palline, dette anche “a coniglio” a causa della somiglianza, di colore molto scuro o bianco, indice di un’eccessiva presenza di calcio. Altre volte la stitichezza si potrebbe alternare a improvvisa diarrea, che si manifesta con l’espulsione di cacca liquida con muco e sangue.
Come aiutare il cane a defecare: terapia e rimedi
Nei casi meno gravi di stipsi acuta della durata di pochi giorni, il veterinario potrebbe prescrivere la somministrazione di pillole di glicerina oppure l’utilizzo di integratori alimentari da inserire nel pasto, come per esempio lo psillio, una sorta di gelatina in grado di dare volume alle feci aggiungendo liquidi.
Purtroppo però, se la costipazione è oramai cronica è necessario cercare la causa del problema più a fondo, effettuando ecografie e dove possibile esami invasivi come la colonscopia.
Molto spesso viene consigliata una dieta apposita a base di alimenti per andare in bagno e che facilitano l’espulsione delle feci, tuttavia, come abbiamo accennato poco più su, talvolta la stipsi può causare una patologia chiamata megaesofago, che modifica la struttura delle pareti intestinali deformandola in modo irreversibile.
Prevenire è meglio che curare
Il modo migliore per evitare problemi durante l’espulsione delle feci è somministrando al proprio cane una dieta ben bilanciata, preferibilmente a base di mangime di qualità oppure con alimenti naturali scelti da un veterinario nutrizionista.
Ricordiamo inoltre, che proprio come gli esseri umani, anche gli animali hanno bisogno di movimento giornaliero per attivare la peristalsi intestinali. Dunque, lunghe passeggiate e corse nei campi non possono fare altro che dare beneficio.
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