Cavalier King Charles Spaniel e King Charles Spaniel: due razze simili

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Nate nello stesso periodo, queste due razze si sono diversificate nel tempo: leggete il nostro articolo per capire come distinguerle

 

Occhi grandi e musetto simpatico: se siete amanti dei cartoni animati conoscete senza dubbio il Cavalier King Charles Spaniel, un animale che è protagonista della favola Disney “Lilli e il Vagabondo” come razza di uno dei due personaggi.

Vi capita però di confonderlo o di non saperlo distinguere dal gemello King Charles Spaniel e volete saperne di più? Vi aiutiamo a capire bene le loro caratteristiche: mettetevi seduti, magari gustando un buon whisky giapponese, e leggete il nostro articolo!

 

Un po’ di storia

La prima rappresentazione di un Cavalier King adulto l’abbiamo nei quadri di Tiziano, quindi verso la prima metà del 1500, ma la vera e propria creazione della razza avvenne nel 1600, a opera di Carlo I d’Inghilterra.

Questo animale era infatti il cane di corte, caratterizzato da un’indole docile e fedele, talmente tanto amato dalla nobiltà inglese da avere un permesso speciale per entrare in Parlamento, elemento ancora oggi in vigore in Inghilterra.

Come potrete notare dal nome che avrebbe poi assunto, il Cavalier King Charles si sarebbe chiamato così proprio in onore del re, al quale aveva mostrato particolare fedeltà. Fino alla fine del 1900 ci fu grande confusione riguardo i vari tipi di razze, dotate di colori simili e di differenze, in molti casi, irrilevanti.

Oggi sono scomparse varianti come il Prince Charles, il King James, il Ruby e il Blenheim Spaniel, in favore dell’English Toy Spaniel. Fu sempre agli inizi del ‘900 che questa razza venne incrociata con i Carlini, perché si aveva il desiderio di renderne il muso più piatto, in seguito al sempre più diffuso fascino dell’Oriente.

Nasce così quello che oggi conosciamo come King Charles Spaniel (attenzione, non il Cavalier), che però spesso, nel mondo moderno, non ha una grande fortuna a causa del gusto estetico che si è evoluto o, per meglio dire, è cambiato, come spesso accade, nel corso dei secoli.

Quello che invece conosciamo proprio come Cavalier King Charles Spaniel, nasce da una gara, ovvero venne messa in palio una bella cifra per chi fosse riuscito a produrre, diciamo così, un esemplare di King Charles simile proprio a quello raffigurato nei dipinti. 

Questa competizione comportò proprio la nascita del Cavalier King cucciolo, riconosciuto poi in maniera ufficiale negli anni tra il 1928 e il 1945.

 

Carattere e temperamento

Siete affascinati da questo esemplare ma volete saperne di più, quindi qualche caratteristica che vi faccia capire, per esempio, se è freddoloso e se dovete essere pronti a comprare delle scarpe per cani che lo tengano caldo d’inverno? Vediamo insieme di capire il temperamento del Cavalier King Charles Spaniel.

Si tratta senza dubbio di un animale docile e buono, molto allegro ed espressivo,ma anche ingenuo. La sua tendenza è quella di voler comandare, visto che è un cane molto testardo, che preferisce guidare che essere guidato. Non è una razza che tende ad abbaiare in maniera eccessiva e inoltre è molto socievole e giocherellona un po’ con tutti.

Non fanno differenza tra gli animali, per cui gradiscono la compagnia degli altri gatti o anche dei conigli ma, soprattutto, sono fedelissimi e pieni d’amore, per cui si affezioneranno tanto a voi, fino a desiderare la vostra continua compagnia, come un figlio.

 

Il manto

Visto che entrambe queste razze derivano dalle stesse varietà europee, il manto è lo stesso e si suddivide in quattro differenti varietà. La prima è black and tan, quindi gli esemplari di questo tipo sono di colore nero corvino e hanno focature sugli occhi, nelle orecchie, sulle guance, gli arti, il petto e la parte bassa della coda.

I cuccioli di Cavalier King e di King possono inoltre essere ruby, cioè avere solo un colore tendente al rosso molto intenso; il più diffuso è il blenheim, cioè un manto color bianco perla con macchie diffuse di tonalità castana. Quella più presente è a losanga ed è collocata tra le orecchie, tratto distintivo proprio della razza.

Dopo, in ordine di frequenza, c’è il tricolore, quindi bianco e nero ben suddivisi, anche con focature sugli occhi, nelle orecchie, sulle guance e nella parte bassa della coda. Alcuni esemplari hanno anche una macchia sulla testa, che divide la colorazione.

C’è una leggenda su questo elemento e cioè si è soliti associarlo alla Duchessa Sarah, molto preoccupata per la sorte del marito che combatteva proprio a Blenheim: sarebbe stata creata da lei perché continuava a passare il dito proprio sulla testa del Cavalier King.

Differenze fisiche tra le due razze

Se cercate differenze tra i due esemplari, non troverete Cavalier King a pelo corto o King più tozzi, perché diciamo che le divergenze fisiche sono, più che altro, che il secondo ha un naso corto e una testa più a cupola.

Pesa tra gli 8 e i 14 kg e ha un corpo piccolo e la coda ancorata, motivo per cui, secondo gli standard, il suo nome esatto è English Toy Spaniel. Il Cavalier King, invece, ha il muso più lungo del King, che non è mai a punta ma va a restringersi nelle estremità: il suo peso, anche in questo caso, non supera gli 8,2 kg e non è inferiore ai 6 kg.

Ciò che li accomuna invece sono le orecchie pendenti e lunghe, come gli occhi grandi e scuri, ma non sporgenti. Non ci sono, però, esemplari di Cavalier King nano, per cui dovrete accontentarvi di quello a grandezza naturale, che però è davvero piccolo.

 

Dove acquistare

Come consigliamo sempre, quando si tratta di razze pregiate, meglio rivolgersi a un allevamento di Cavalier King certificato, che fornisca il pedigree, rassicurando sulla salute dell’animale.

Dovete però avere a disposizione un budget abbastanza consistente, visto che si tratta di esemplari di un certo livello e che hanno, soprattutto, un costo non da poco: il prezzo di un Cavalier King si aggira infatti tra i 1500 e i 2500 euro, mica bruscolini!

Ascoltate inoltre il consiglio di chi ha già in casa un animale simile, che deve essere trattato con riguardo e con tutte le accortezze del caso: per intenderci, non deve essere lasciato troppo tempo da solo! 

 

 

 

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