Cosa fare quando il gatto ha il raffreddore
Anche gli animali domestici sono soggetti a influenza e raffreddori: analizziamo insieme quali possono essere le cause e come intervenire nel modo giusto
Il cambio del tempo, l’arrivo dell’umidità e del freddo sia in autunno, sia in inverno, sono tra le possibili cause dell’abbassamento delle difese immunitarie anche nel cane e nel gatto. La cosa più importante da fare è non lasciarsi prendere dal panico e curarlo nella maniera giusta. Vi aiutiamo a capire come comportarvi se il gatto starnutisce.
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Le possibili cause per le quali il gatto è raffreddato
Se vi trovate improvvisamente davanti agli starnuti del gatto, il micio potrebbe avere il raffreddore: ma cosa lo ha causato? Potrebbe trattarsi di un virus come l’Herpes Virus, tra i fattori che provocano l’influenza felina, ma potrebbero anche essere implicati altri tipi di infiammazione, che possono peggiorare la situazione.
In alcuni casi la causa potrebbe invece essere dovuta a fattori ambientali, quindi una mancanza o un eccesso di ventilazione, oppure anche un’allergia, se non addirittura il fastidioso e a volte pericoloso asma bronchiale.
Un aspetto da tenere in considerazione è anche la presenza di altri felini in casa, in quanto un solo animale malato può infettare quelli che vivono con lui tramite le secrezioni, come quelle nasali o la saliva, oppure anche se condivide la stessa ciotola.
Come accorgersi che il gatto ha il raffreddore
Non è molto difficile capire che qualcosa non va nel felino. I sintomi possono essere di diverso tipo quando ha il raffreddore ovvero:
– starnuti continui
– respirazione dalla bocca (perché ha le vie nasali chiuse
– tosse nel gatto
– congiuntivite (ha secrezioni dagli occhi)
– rinite (il gatto perde liquido simile all’acqua dal naso)
Potrebbero anche presentarsi:
– febbre
– letargia e/o apatia
– perdita di appetito
Bisogna però consultare immediatamente il veterinario quando intervengono invece sintomi molto più gravi come un suono più acuto quando il gatto respira o proprio una grande difficoltà a respirare, che può essere una spia che indica una bronchite o una polmonite in corso.
Attenzione anche alle secrezioni nasali: se sono troppo dense e presentano anche del sangue, dovrete avvisare subito il medico, che potrebbe ritenere opportuno somministrare dello stormogyl, un antibiotico ad ampio spettro.
Come aiutare il gatto?
Se vi state chiedendo quanto dura il raffreddore nel gatto, la risposta può essere: dipende. Solitamente si aggira attorno ai dieci giorni ma potete aiutare il micio a stare meglio molto presto, se usate le giuste accortezze nei confronti del felino.
Prima di tutto concedetegli qualche giorno di riposo, quindi non forzatelo a giocare, ma cercate di tenerlo il più possibile al caldo, anche vicino a una stufa, a debita distanza. Potete optare per un cuscino riscaldante, tra i tanti in commercio, per permettere al muco di essere riassorbito.
Assicuratevi che beva, sia mettendogli accanto la ciotola d’acqua sempre fresca, sia somministrandogli l’umido e infine utilizzando una fontanella, quando non ne vuole proprio sapere di avvicinarsi all’acqua.
Molta importanza va data anche all’alimentazione: il gatto in queste condizioni potrebbe non avere alcuno stimolo di fame, per cui dovrete essere così’ bravi da trovare un cibo molto profumato che ne stimoli l’appetito. In caso contrario potreste doverlo imboccare, assicurandovi che deglutisca per bene.
Misurate la febbre per via rettale, in modo da essere sicuri che la situazione non si complichi: quando il virus prende il sopravvento, meglio sentire il veterinario, che potrebbe anche prescrivere il synulox per il raffreddore del gatto.
Precauzioni e soluzioni casalinghe
Tuttavia, se questo elemento non si manifesta, potreste pensare di curare il raffreddore del gatto con rimedi naturali come l’omeopatia, a patto che il problema non duri per più di tre giorni, caso in cui dovrete consultare necessariamente il veterinario.
Quando però si tratta di animali molto giovani o particolarmente anziani, è bene contattare subito il medico, in quanto questi esemplari sono più fragili e hanno immediatamente bisogno dell’aiuto di un professionista.
Se volete evitare che il medico prescriva antibiotici come l’onsior per gatto, potete preparare infusi di camomilla per intingere delle garze o dei dischetti di cotone e poi posizionarli sugli occhi dell’animale e nei pressi delle narici, in modo da decongestionare le parti infiammate.
Un antibatterico molto efficace è, per esempio, la propoli, che disinfetta in maniera del tutto naturale, per cui non ha effetti collaterali, a differenza dei medicinali tradizionali. Proprio come avviene anche per il raffreddore del cane, è necessario pulire con frequenza il gatto ed evitare che venga a contatto con gli altri felini, soprattutto se sviluppa la congiuntivite.
Dopo esservi assicurati che il collare antipulci sia ancora attivo e che quindi il gatto non rischi di essere attaccato anche dai parassiti, evitate di esporlo alle correnti d’aria, ma utilizzate un buon umidificatore o fate dei bagni di vapore caldo al micio, che hanno la funzione di aiutarlo a espellere il muco e a liberare le vie nasali.
Solitamente sono sufficienti anche soli 15 minuti per fare in modo che il vostro amico stia meglio, ma se questo non dovesse bastare potrete optare per somministrare la soluzione fisiologica direttamente nelle narici, proprio come accade per gli umani.
Trattarlo come un umano
Anche se siete dei campioni nei migliori giochi di pokemon, sapete bene che prendersi cura di un gatto non equivale a un passatempo, per cui l’animale dovrà essere curato proprio come se si trattasse di un bambino o un adulto.
L’empatia è sempre un fattore importante, sia per gli umani, sia per gli animali, per cui un gatto che si sente amato e coccolato ha come vantaggio quello di rafforzare le proprie difese immunitarie proprio perché circondato da affetto.
Questo aspetto non deve mai essere sottovalutato, in quanto l’umore ha una grande importanza in tutti i casi: se conoscete bene il carattere dei mici, sapete che sapranno ringraziarvi come si deve nel momento in cui si sentiranno meglio!
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