Alimentazione del gatto: quantità, qualità e cibi vietati.

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Cosa dovrebbero mangiare i nostri piccoli felini? Per lo più proteine e fibre. Scopriamo insieme come migliorare la loro dieta e aumentare l’aspettativa di vita.

 

Scatolette, bustine o croccantini? L’alimentazione del gatto in realtà non è così scontata come potreste pensare. Molti prodotti commerciali infatti, non contengono ingredienti equilibrati tra loro, e talvolta, a lungo andare, possono provocare diabete, obesità o problemi renali nei felini più sensibili o predisposti. Ma cosa mangiano i gatti in natura? Proteine e  una piccola percentuale di fibre: nonostante si possa pensare il contrario, si tratta di animali carnivori e non onnivori, che faticano molto a digerire i carboidrati e gli zuccheri.

 

Quanto deve mangiare un gatto?

Le esigenze alimentari dei felini variano molto in base all’età e alla presenza di patologie: per esempio, un esemplare castrato potrebbe dover mangiare di meno rispetto a uno intero.
In linea di massima però, si consiglia di somministrare circa 40 g di cibo per gatti umido per ogni chilogrammo di peso, tuttavia, tale valore non è fisso e il vostro piccolo amico potrebbe avere ancora fame.

L’ideale dunque, oltre alle bustine e alle scatolette contenenti bocconcini, è lasciare sempre a disposizione una ciotola con dei croccantini, in modo tale che le feci risultino anche più compatte. Considerata la consistenza secca delle crocchette e la poca attrazione dei felini nei confronti dell’acqua, è consigliabile l’utilizzo di una fontanella automatica per gatti, che possa invogliarli a bere con più frequenza.

Quante volte al giorno deve mangiare un gatto?

Nella dieta BARF o casalinga, le porzioni e le modalità di somministrazione sono piuttosto diverse rispetto all’alimentazione a base di cibo preconfezionato. Nel primo caso infatti, è necessario considerare la grandezza del pezzo di carne, che potrebbe bastare anche per un solo pasto o al massimo due. Differente è invece la bustina, che va data più volte al giorno fino a raggiungere la quantità specifica per il proprio gatto, che come abbiamo visto equivale a circa 40 g per ogni chilogrammo di peso.

Inoltre, alcuni felini tendono a mangiare voracemente, rischiando di rigurgitare tutto dopo pochi minuti dalla fine del pasto: per evitare ciò, è preferibile dunque elargire una piccola dose per volta, in modo tale che tra una portata e l’altra il vostro amico impari a effettuare delle pause.



Cosa fare in caso di patologie?

Purtroppo, anche i felini possono soffrire di malattie a carico del sistema digerente, come per esempio infiammazioni croniche che causano malassorbimento e diarrea. In questi casi, a meno che non si consulti uno specialista in nutrizione, in grado di formulare una dieta casalinga apposita per il vostro piccolo, è preferibile acquistare cibo per gatti consigliato dai veterinari, generalmente reperibile nei negozi di animali e in alcune farmacie.
Contengono degli ingredienti medicati in grado di migliorare la situazione: per fortuna vi sono molti prodotti specifici per ogni tipo di malattia tra cui scegliere, come per esempio il diabete, problemi renali oppure obesità.

Dieta casalinga

Il modo migliore per alimentare il proprio felino in maniera sana ed equilibrata è optando per del cibo per gatti fatto in casa, utilizzando ingredienti a uso umano da acquistare in macelleria o al supermercato. Alcuni negozi di animali specializzati in realtà, vendono delle scatolette o bustine di alimenti congelati o da conservare in frigo, con dentro già tutto ciò di cui hanno bisogno.

La dieta BARF per esempio, prevede il consumo di quaglie intere, ali di pollo, parti di coniglio, pesce, e persino costolette di agnello che il gatto si divertirà a sgranocchiare per tutto il tempo necessario. Tale alimentazione non solo è la più vicina a quella che un felino farebbe in natura, poiché completamente cruda, ma è anche la più sana, sia per l’intestino gli altri organi, poiché maggiormente digeribile, sia per i denti, che risulteranno più bianchi e privi di tartaro.

La BARF viene generalmente consigliata nei soggetti affetti da IBD, diabete o insufficienza renale, in ogni caso, qualora preferiate fare da soli, sarebbe opportuno contattare un veterinario nutrizionista, che possa darvi maggiori informazioni riguardo le dosi specifiche per il vostro gatto.

 

Come formulare l’alimentazione dei gattini piccoli?

Nei primi 30 giorni di vita i felini necessitano ancora del latte materno per almeno cinque volte al giorno. Tuttavia, in mancanza della mamma l’unica soluzione prevede l’utilizzo di quello in polvere esclusivamente per cuccioli, che andrà somministrato con una siringa ogni sei ore circa. Un gatto di 2 mesi è invece già pronto per lo svezzamento, che è possibile praticare in modo naturale, ovvero con alimenti a uso umano come carne, pesce e omogeneizzati per bambini, oppure acquistando delle scatolette specifiche per gattini, facilmente reperibili nei negozi di animali.

Il pollo, il coniglio e la platessa sono gli alimenti più indicati per chi vuole seguire una dieta casalinga, tuttavia, è importante servirli sempre ben cotti e ridotti in pezzi minuscoli.
Partite con una piccola quantità di cibo alla volta, affinché il cucciolo possa abituarsi gradualmente al nuovo sapore. Attenzione: l’intestino dei mici è davvero molto delicato in fase di crescita, dunque è opportuno evitare quanto più possibile pasti a base di latte o altri ingredienti che potrebbero causare diarrea e gastroenteriti, talvolta fatali.

Alimenti vietati

Come per i cani, anche i gatti dovrebbero evitare alcuni cibi poiché tossici per il loro organismo. Al primo posto inseriamo il latte: a parte quello specifico per cuccioli, da acquistare nei negozi specializzati per animali, i felini adulti non digeriscono il lattosio, che potrebbe causare mal di pancia e dissenteria. Anche l’aglio e la cipolla andrebbero banditi, poiché contengono dei particolari enzimi in grado di annientare i globuli rossi e provocare anemia.

Cioccolato e dolci: molti gatti sono golosi di cibi zuccherati, tuttavia, a lungo andare possono andare incontro a diabete e insufficienza renale, inoltre, le stesse reazioni possono avvenire in seguito all’ingestione di frutta secca oppure a guscio.

Infine, vi suggeriamo di non dare mai le scatolette per cani ai vostri piccoli felini, poichè gli ingredienti sono formulati appositamente per i primi e presentano un numero troppo alto di fibre e carboidrati, inoltre, non contengono taurina, un elemento essenziale per l’organismo dei gatti.

 

 

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