Ultimo aggiornamento: 22.11.24

 

Un cane di origine anglosassone divenuto famoso in passato come formidabile sterminatore di topi. In questo articolo troverete tutte le informazioni riguardo questo piccolo Terrier.

 

Origini dello Yorkshire Terrier

Un piccolo cane dalla lunga chioma argentata originario della contea inglese dello Yorkshire, che nasconde un passato molto particolare come cacciatore di topi. Huddersfield Ben, nato nel 1865, è ritenuto il primo esemplare di Yorkshire Terrier: ebbe una vita piuttosto movimentata, fatta di esposizioni canine e lotte all’interno di piccoli ring in cui anche i Jack Russell erano soliti partecipare. Si trattava di particolari gare nate in Inghilterra, in cui i cani dovevano sterminare il maggior numero di ratti nel minor tempo possibile.

Gli Yorkie infatti erano grandi cacciatori di piccoli animali e la loro dote veniva sfruttata principalmente per proteggere le aziende di industrie tessili dalle infestazioni di topi, che andandosi a nascondere tra la lana la infeltrivano al punto da renderla inutilizzabile. Furono inoltre adoperati per lo stesso motivo anche nelle miniere di carbone, dove, grazie alle loro dimensioni ridotte, riuscivano a intrufolarsi nei cunicoli più stretti, avvertendo persino i minatori in caso di pericolo.

Il cane yorkshire moderno non è più considerato da caccia, né tantomeno sterminatore, ma si è gradualmente abituato alla vita casalinga, diventando una delle razze più ambite dagli anziani o dalle famiglie con bambini. Nonostante ciò, rimane un abile scovatore di piccole prede, facendo talvolta spazientire i proprietari costretti a ricoprire decine di buche in giardino.

Standard di razza

Lo Yorkshire, così come tutti i Terrier, fa parte del gruppo numero tre dedicato interamente a questo genere di razze. L’esemplare di cui ci occupiamo in questo articolo rientra nella sotto categoria quattro, “da compagnia”, poiché con la selezione ha gradualmente perso la sua motivazione da caccia, ma non del tutto. Si tratta di un cane dotato di pelo molto lungo e liscio che ricade allo stesso modo su entrambi i lati del corpo, diviso da una linea centrale che parte dal naso fino ad arrivare alla punta della coda.

La testa appare piccola e piatta, poco arrotondata, il tartufo è nero, la mascella si chiude a forbice e non mostra segni di prognatismo. Gli occhi non devono risultare sporgenti, ma rotondi, scuri e ben piazzati nella parte frontale del cranio, mentre le orecchie sono a forma di V e portate in alto. Il mantello, come abbiamo accennato, è lungo, liscio e ricade dritto su tutto il corpo: non è lanoso e cambia colore a seconda della posizione. Per esempio, sulla testa è rossiccio dorato diventando man a mano più intenso verso le orecchie e sul muso, sfumato dalle radici alle punte. 

Il resto del corpo invece è blu acciaio scuro e non deve essere mescolato al resto. Esiste anche una varietà che prevede una colorazione del mantello bianco, tuttavia, si tratta in realtà di una razza separata, chiamata Biewer Terrier, selezionata esclusivamente in Germania e ammesso soltanto da alcune associazioni, come per esempio l’AKC, l’American Kennel Club. Il peso di un Yorkshire Terrier non deve superare i 3,5 kg, con un’altezza al garrese di massimo 20 centimetri. Nonostante si senta parlare di esemplari toy, tea cup, nano o mini, in realtà nessuna di queste varietà è riconosciuta dall’FCI.

Cura e salute

Lo Yorkshire, un cane che di solito non soffre di comuni malattie, come la displasia dell’anca o la torsione dello stomaco, tuttavia, le sue dimensioni ridotte potrebbero rappresentare un problema per la sua dentatura, che talvolta si deforma a causa della mascella troppo piccola. 

Può inoltre andare incontro a patologie ereditarie, come il collasso della trachea oppure il nanismo: le taglie toy e teacup infatti, non sono in realtà delle normali varianti della razza, ma si tratta di vere e proprie tare genetiche molto pericolose, ed è dunque preferibile evitare di acquistare da allevamenti amatoriali che promettono tali esemplari. È un cane davvero longevo, con un’aspettativa di vita che si aggira intorno ai 15 anni.

 

Carattere

Il terrier è un cane generalmente molto attivo, e proprio come un Jack Russell richiede lunghe passeggiate per poter dare sfogo alla sua energia. Lo Yorkshire può rappresentare il perfetto cane da compagnia, poiché estremamente paziente e di facile gestione, considerando le dimensioni ridotte, tuttavia, anche se potrebbe sembrare il contrario ha necessità di muoversi e giocare molto, soprattutto durante la sua adolescenza. 

Apprezza la compagnia di anziani e bambini, ma è preferibile insegnare a questi ultimi a comportarsi bene nei suoi confronti, evitando di urlare, di disturbarlo quando è sul suo cuscino per cani, prenderlo in braccio o stringerlo troppo, poiché è molto delicato. Se non educato fin da piccolo può diventare molesto, abbaiando incessantemente all’arrivo di un ospite, al suono del citofono o persino quello del telefono. È un cane d’allerta, dunque sempre vigile e pronto a comunicare tutti gli eventi che potrebbe identificare come pericoli.

Considerata la loro instancabile curiosità, è molto importante togliere dalla portata del cucciolo tutte gli oggetti potenzialmente dannosi, come per esempio i cavi della corrente, spugne e tappetini, che potrebbe ingerire accidentalmente e correre il rischio di soffocamento.

 

Yorkshire: prezzo e allevamenti

Prima di acquistare un esemplare tramite un annuncio su internet di una cucciolata casalinga che promette cuccioli di Yorkshire toy o teacup, è doveroso sapere che in realtà queste varietà non esistono affatto e non sono riconosciute da nessun ente cinofilo. Tale rifiuto da parte delle associazioni è giustificato dal fatto che i cani così piccoli e non selezionati correttamente possono andare incontro a numerose patologie, come per esempio l’idrocefalia o la proptosi, ovvero la fuoriuscita dei bulbi oculari dalla loro orbita.

Scegliere dunque di affidarsi a mani inesperte per ottenere un cane da borsetta, o da tasca, potrebbe rivelarsi una pessima idea, poiché le malattie sopracitate possono provocare danni cerebrali e causare la morte prematura dell’animale.

Per questo motivo, vi suggeriamo di recarvi in una struttura riconosciuta ENCI, dove potrete adottare uno yorkshire cucciolo standard, in perfetta salute e caratterialmente equilibrato. In Italia esistono numerosi allevamenti come Silky diamond’s a Ravenna, oppure quello di Casa Visconti a Torino.

 

Ultimo aggiornamento: 22.11.24

 

Un cane dalle origini orientali con il mantello di seta: scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere su questa particolare razza.

 

Origini della razza

Il Levriero Afgano è il frutto di una lontana selezione: secondo alcune leggende infatti, la prima coppia di cani a essere portati sull’arca da Noè fu proprio di questa razza. La cosa non stupisce affatto se pensiamo che i suoi geni hanno origine dal Canis lupus arabs e dal Canis lupus pallipes, ovvero dei piccoli lupi dell’Asia sud e medio orientale, una specie primaria che si distingueva per la taglia ridotta, il corpo snello, leggero e il mantello di colore fulvo o sabbia.

Dagli stessi esemplari si fanno risalire anche i cani ferali, come i dingo australiani, i Pariah e tutti quei canidi ritenuti nativi, poiché presenti sul territorio probabilmente da più di 8.000 anni. Il Basenji, il Cirneco dell’Etna, il Levriero dei Faraoni, il gruppo dei Cani Nudi e quello dei Podenco, derivano dallo stesso lupo, quello indiano.

I Levrieri Orientali, tra cui anche quello Afgano, furono razze specializzate nella caccia, allevati con estrema cura inizialmente nei deserti dell’Arabia e infine giunti in Afghanistan e in Iran. Un suo cugino molto stretto è il Borzoi, allevato e diffuso in Russia.

Il cane afgano di cui ci occuperemo oggi è conosciuto anche con il nome di Tazi: utilizzato per la caccia al cervo, alla gazzella e al leopardo e contemporaneamente come guardiano del gregge. Inizialmente il suo pelo si presentava diverso, più leggero e frangiato, simile a quello del Saluki, ma la varietà che era maggiormente apprezzata, chiamata Ghazni, è quella attuale. La razza fu riconosciuta dall’American Kennel Club nel 1927, grazie ai soldati britannici che nel XIX secolo li riportarono in patria mentre erano di ritorno dalle campagne di colonizzazione.

Standard FCI

Il Levriero Afgano è un cane dal pelo serico, che dagli anni ’70 genera ancora notevole stupore durante le esposizioni. L’FCI lo classifica all’interno del gruppo 10, nella sotto categoria dei Levrieri con mantello lungo e frangiato. Il suo aspetto è davvero unico: il cranio è allungato ma non eccessivamente stretto come altri primitivi, ben proporzionato, con un ciuffo sulla testa e lo stop molto leggero.

Il tartufo è di colore nero, ma in alcuni soggetti più chiari è ammesso anche il fegato. Gli occhi sono scuri, triangolari e leggermente disposti in modo obliquo. Le orecchie sono invece basse, portate lungo il muso e ricoperte da frange setose. Anche il collo è allungato, e gli dona un portamento regale e austero. La coda è di media lunghezza, con un attacco non eccessivamente alto e con un piccolo anello all’estremità.
Gli arti sono lunghi, magri, ma al tempo stesso forti e muscolosi, l’andatura è liscia e ha uno stile unico che gli conferisce eleganza. Il mantello del Pastore Afgano rappresenta la caratteristica che lo contraddistingue dalle le altre razze: tutti i colori sono ammessi, come per esempio nero focato, fulvo, sale e pepe, biondo, crema oppure grigio, con e senza maschera. L’altezza al garrese è di 68 – 74 cm negli esemplari maschi e 63 – 69 cm nelle femmine.

 

Carattere

Se state cercando un cane da compagnia con cui alternare momenti di tranquillità sul divano a lunghe passeggiate nella natura, questa razza potrebbe rappresentare la scelta giusta per voi. L’Afgano è un esemplare particolarmente dolce e affettuoso, che però necessita dei suoi spazi e della sua indipendenza in alcuni momenti della giornata, dove preferirà l’angolo della casa al buio piuttosto che la vostra vicinanza. 

Si potrebbe definire un po’ lunatico e orgoglioso: non apprezza particolarmente la presenza degli estranei ma soprattutto degli altri cani, che tenderà a guardare dall’alto in basso ignorandoli completamente. Per questo motivo, il Levriero cucciolo dovrebbe essere educato fin da subito alla presenza degli altri animali affinché la convivenza possa avvenire pacificamente. 

Trattandosi originariamente di un esemplare da caccia, può mostrare un istinto predatorio nei confronti di gatti e piccoli cani che purtroppo identifica come prede, soprattutto durante la corsa. Non è una razza facilmente addestrabile, soprattutto al richiamo, poiché tende ad allontanarsi molto dal proprietario per andare in esplorazione, dunque è sempre preferibile effettuare passeggiate in libertà in assenza di altri animali, per evitare di causare possibili incidenti.

 

Cura e salute

Quella del Levriero Afgano è una razza piuttosto impegnativa: il suo mantello lungo e setoso non deve assolutamente essere tosato, ma va solo spazzolato con cura affinché sia sempre liscio e privo di nodi. È dunque opportuno insegnare al cucciolo fin da subito ad accettare il contatto fisico, premiandolo ogni volta che maneggerete il cardatore sulla sua folta pelliccia.

Un impermeabile per cani durante la stagione invernale potrebbe rappresentare un’ottima idea, considerato che si tratta di un esemplare proveniente dalle regioni calde e abituato a vivere nel deserto.

Per quanto riguarda la salute, i Levrieri Afgani sono generalmente molto longevi e non soffrono di particolari malattie ereditarie, tuttavia, possono andare incontro alla displasia dell’anca e a patologie oculari. È inoltre consigliato tenere sotto controllo l’alimentazione, fornendo sempre cibo fresco e di alta qualità, affinché il pelo risulti sempre lucido e morbido. Meglio non abbondare con i pasti: il Levriero è un cane per natura molto magro, con costole ed anche visibili. Cercare di farlo ingrassare a tutti i costi poiché ritenete sia deperito è un errore che può compromettere la sua salute.

Levriero Afgano: prezzo e allevamenti

Il mantello lungo, il portamento regale che fa girare tutti durante le expo, di certo non rendono questa razza particolarmente economica o abbordabile, considerando che i prezzi variano dai 2.000 fino ad arrivare ai 5.000 euro per un esemplare di alta genealogia.

Di sicuro riteniamo sia pressappoco impossibile trovare un Levriero Afgano cucciolo in un canile: l’unica alternativa è affidarvi a una buona struttura riconosciuta dall’ENCI, che possa fornirvi test genetici e una maggiore sicurezza sullo stato di salute del vostro futuro cane.
Tra gli allevamenti più famosi in Italia possiamo citare Way Up, con sede a Parma, che seleziona soggetti bianco e neri, nero focato, biondi e tante altre varietà disponibili.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 22.11.24

 

Piccolo, elegante, e con un forte temperamento. Scopriamo insieme le origini, la cura e gli allevamenti più famosi di Zwergschnauzer.

 

La storia della razza

Il suo nome è Zwergschnauzer, ed è la versione più piccola dello Schnauzer, un cane di origine tedesca molto antico e la cui presenza risale al XVI secolo, persino in alcuni dipinti dell’artista Rembrandt. Fu selezionato come cane da caccia al topo dai granai e dalle scuderie, per poi specializzarsi nella guardia, per la quale è tuttora famoso. Ciò che lo rende unico è la forma del suo muso e i lunghi baffi, che lo fanno apparire buffo ma al contempo saggio e austero.

Lo Schnauzer nano non è altro che una forma ridotta, selezionata a partire dallo Zwergschpinscher, ovvero il Pinscher nano, per adattarlo maggiormente all’ideale esemplare da compagnia e da appartamento. Tuttavia, non è da considerarsi affatto un cane da divano, poiché la sua dote da guardia si esprime in costante vigilanza e attivazione mentale, tanto che, se lasciato molte ore da solo in casa ogni giorno, può andare incontro a seri disturbi comportamentali, come iperattività, che si manifestano con abbai continui e distruzione di divani, mobili o giardini.

 

Standard di razza

Lo Zwergschnauzer, nano è classificato all’interno del gruppo numero due, dedicato a cani di tipo Pinscher, e Schnauzer, Molossoidi, Cani da Montagna, Bovari Svizzeri e altre razze da guardia. All’apparenza è tozzo, ma è altrettanto vigoroso ed elegante, grazie al suo particolare pelo duro e dritto.

D’aspetto è molto simile allo Schnauzer medio e quello gigante: la testa è forte e allungata, ben proporzionata con il resto del corpo, lo stop è molto marcato ed è evidente già a partire dalle sopracciglia. Il tartufo è pigmentato di nero, con narici ben aperte, la canna nasale è dritta e il muso a forma di cono. La mascella è forte e ha la chiusura a forbice, gli occhi sono ovali e come la maggior parte degli esemplari da guardia sono posizionati sulla parte frontale della testa.

La coda è naturale, detta anche a sciabola, mentre il pelo è duro, folto e “a fil di ferro” molto aderente al corpo. Le colorazioni riconosciute sono nero puro, nero e argento, sale e pepe oppure bianco puro. Infine, l’altezza al garrese si aggira intorno ai  30-35 cm, sia per i maschi, sia per le femmine, con un peso che varia dai 4 agli 8 kg.

 

Carattere e addestramento

Se pensate che uno Schnauzer piccolo abbia un comportamento totalmente differente dal cugino di taglia gigante, vi state sbagliando. Entrambi infatti, hanno una spiccata propensione alla guardia, dunque particolarmente incline ad allontanare chi non conosce. Per questo motivo, per quanto la sua stazza possa apparire innocua, è preferibile addestrarlo fin da cucciolo all’ingresso degli ospiti in casa, gestendo personalmente il loro arrivo e non delegando il cane, che potrebbe abbaiare insistentemente e addirittura arrivare a mordere appena varcata la soglia di casa. È un cane molto resistente e sempre sull’attenti: un buon modo per incanalare questa sua dote è frequentando dei corsi di Obedience. 

Inoltre, sarebbe opportuno che lo Schnauzer cucciolo sia abituato fin da subito a tollerare la presenza di altri animali, frequentando classi di socializzazione, in cui potrà apprendere la comunicazione tra simili. Gli esemplari maschi infatti possono diventare particolarmente competitivi anche con cani molto più grandi di loro, rischiando di scatenare risse e riportare danni.

In linee generali però, questa razza è adatta anche a chi vive in appartamento, ha poca esperienza o ha bambini: l’importante è insegnare a entrambi il reciproco rispetto, non facendogli mai mancare lunghe passeggiate giornaliere preferibilmente in spazi aperti e naturali.

Cura, salute e toelettatura

Ciò che preoccupa maggiormente i proprietari di un cane Schnauzer non è tanto la sua salute, che come scoprirete è piuttosto ferrea, ma la cura del suo mantello, poiché ispido e all’apparenza folto. In realtà, il pelo di questa razza è piuttosto semplice da gestire, tuttavia, non vi consigliamo di procedere con la rasatura o con lo stripping in modo autonomo, ma di affidarvi sempre a un toelettatore esperto. Tali pratiche infatti, se non eseguite correttamente possono rovinare completamente la pelliccia, creare buchi e persino irritazioni. 

È invece possibile spazzolarlo di tanto in tanto per eliminare la polvere in eccesso: a differenza di altri esemplari il Cane Schnauzer nano non perde molto pelo, e per questo motivo viene spesso consigliato come compagno per i soggetti allergici. Tuttavia, ciò non toglie che le persone particolarmente sensibili alla proteina, potrebbero mostrare comunque starnuti e prurito alla gola.

Per quanto riguarda la salute, come abbiamo accennato si tratta di una razza piuttosto tenace e longeva, che se ben tenuta può arrivare persino oltre i 15 anni d’età. È sempre bene però, affidarsi a un allevamento Schnauzer nano riconosciuto ENCI con soggetti esenti da patologie ereditarie come l’ipotiroidismo o l’atrofia progressiva della retina. Inoltre, se l’alimentazione non viene controllata può essere soggetto a pancreatite e infezioni delle vie urinarie. Per questo motivo, vi suggeriamo di proporre al vostro amico cibo per cani di alta qualità e con ingredienti ben bilanciati per tutta la durata della sua vita.   

 

Schnauzer nano: prezzo e allevamenti

Dopo aver valutato la compatibilità di carattere e l’impegno che comporta avere un piccolo Schnauzer e siete convinti che possa essere il cane adatto a voi, non vi resta che scegliere la struttura migliore. A tal proposito, in Italia è possibile trovare circa una cinquantina di allevamenti che dispongono di affisso ENCI, ovvero un riconoscimento da parte dell’ente che ne approva l’affidabilità e serietà.

Nonostante sia una razza particolarmente rustica e in salute, riteniamo sia giusto optare per una struttura che fornisca ai futuri proprietari uno Schnauzer nano cucciolo munito di pedigree e dei test genetici per le patologie più comuni. Uno degli allevamenti più famosi dell’Emilia Romagna è quello della Cirenaica, che seleziona sia la varietà gigante, sia quella nana e media.

Definire il costo di uno di questi piccoli cani tedeschi è piuttosto difficile, poiché in genere il valore si basa non soltanto sulla loro bellezza e sui premi vinti durante le gare nazionali e internazionali, ma anche sulla selezione del carattere, che dovrebbe essere tranquillo e poco aggressivo nei confronti dei suoi simili.

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 22.11.24

 

Potrebbe dare l’idea di essere poco sveglio a causa del suo muso largo sempre sorridente, ma lo Staffy nasconde una gran tenacia e una mascella potente.     

 

Cenni storici

Prima di cominciare a parlare dello Staffordshire Bull Terrier bisognerebbe fare un passo indietro e arrivare intorno al 1800, quando in Inghilterra andavano di moda quegli scellerati combattimenti tra cani e tori conosciuti con il nome di Bull Baiting. All’epoca infatti tali pratiche non erano ritenute illegali, e fu soltanto verso la fine di quel secolo che furono messi al bando dalle autorità inglesi. Tuttavia, ciò non bastò a fermare gli scontri clandestini, che si spostarono oltreoceano insieme ai lavoratori in cerca di fortuna in America.

Una volta banditi anche lì, nel 1884 fu finalmente istituito l’American Kennel Club, conosciuto con l’acronimo di AKC, con lo scopo di tutelare tutti gli esemplari di razza pura stipulando uno standard che fosse uguale per tutti.

Non si sa con certezza quale sia l’origine della razza: di sicuro è molto antica e risale all’antico Mastino o comunque a un genere molossoide. Di sicuro uno dei capostipiti più recenti, famoso per i combattimenti, fu un American Pit Bull Terrier, al quale però l’associazione preferì cambiare nome in American Staffordshire Terrier, chiamato anche Amstaff, per eliminare il termine “arena” che faceva riferimento a quei crudeli combattimenti.

Vi è poi un’altra razza, molto simile, con lo stesso pool genico e selezionato inserendo un esemplare di Bull Terrier: l’English Staffordshire Bull Terrier, conosciuto anche come Staffy, che non andrebbe affatto confuso con il primo. I due esemplari si somigliano molto, tuttavia non sono uguali e sono riconosciuti entrambi sia dall’AKC, sia dall’ENCI e la FCI.

Standard di razza

Nonostante ci sia molta confusione tra American Bully, American Pit Bull Terrier, American Staffordshire Terrier e Staffordshire Bull Terrier, in realtà sono tutte razze differenti, alcune riconosciute esclusivamente dall’NKC, dall’ADBA e dall’ABCK, come per esempio le prime due, e altre da tutte le associazioni cinofile mondiali, compresa l’ENCI e l’FCI.

L’accettazione di tali esemplari non è una mera questione d’aspetto, ma è legata a un uso improprio di questi cani, estremamente tenaci e combattenti, e della loro possibile pericolosità. Inoltre, la scelta è giustificata anche dalle patologie genetiche e dall’estremizzazione di alcune caratteristiche fisiche. Per fare un esempio, l’American Bully ha l’aspetto basso e ben piazzato, che si estende otticamente più in larghezza che in altezza, e può andare incontro a diverse problematiche di salute, come la lussazione del gomito, sindrome brachicefalica e molte altre.

Lo Staffordshire Bull Terrier fa parte del gruppo tre, nella terza sezione dedicata ai Terrier di tipo bull, grazie alle sue ottime proporzioni, che lo rendono forte e muscoloso. Partendo dalla testa questa appare corta, ma al tempo stesso ampia e profonda con uno stop ben marcato. La mascella è larga, potente, e i denti sono caratterizzati da una chiusura a forbice.
Le labbra sono aderenti e le guance hanno una muscolatura piuttosto marcata, le orecchie sono piccole e dette a rosa, con la punta leggermente piegata, infine, gli occhi sono scuri, di media grandezza e piazzati sulla parte frontale della testa.

Il corpo è compatto, il petto largo e le zampe anteriori e posteriori sono posizionate in modo distanziato e parallelo, la coda è invece portata bassa e dritta e non dovrebbe formare arricciature. Il mantello è corto e liscio, riconosciuto in tutte le combinazioni di colori possibile, fatta eccezione per il nero focato e il fegato.

 

Carattere e addestramento

Vi siete innamorati di un piccolo cane dall’aspetto fiero e possente? Probabilmente si trattava di un Pitbull cucciolo, una razza non riconosciuta dagli enti europei a causa dell’aggressività intraspecifica che li caratterizza. Il Terrier, un cane generalmente dedito alla guardia: se poi vi si aggiunge la componente di tipo bull le capacità raddoppiano, poiché oltre all’istinto vigile e attento, avrete la possenza e la forza del molossoide.

Lo Staffordshire Bull Terrier ha entrambe le caratteristiche, ma è di indole piuttosto buona e dolce ed è per questo che tra tutte le razze precedentemente accennate, è la più diffusa e gestibile in casa e in presenza di bambini.

Ciò non toglie che necessita comunque di una sana educazione impartita fin da cucciolo e, preferibilmente, anche di un certo tipo di addestramento: per chi non lo sapesse, lo Staffy rientra in quelle razze dette “da presa”, poiché in grado di chiudere la mascella e serrarla per bene causando non pochi danni. Per quanto sia mansueto, è molto importante che eserciti tale potenzialità su degli oggetti e delle attività mirate, per evitare che possa metterla in pratica su di voi e sui vostri amici o parenti.

 

Cura e salute

Nonostante lo Staffordshire Terrier potrebbe sembrare un cane forte, possente e rustico, in realtà se non ben selezionato può andare incontro a diverse patologie, sia ortopediche, sia genetiche. Una delle più preoccupanti è la sindrome brachicefalica, conosciuta anche con l’acronimo BAOS, causata dal muso eccessivamente prognato e dal cranio largo che li caratterizza. Proprio come i brachicefali, Bouledogue Francese, Carlino, Bulldog Inglese, anche questa razza può avere il palato molle troppo lungo e narici corte che non consentono di respirare in modo adeguato.

Per fortuna nella maggior parte dei casi il problema è risolvibile tramite un intervento chirurgico, ma è importante intervenire in tempo prima che la malattia peggiori e causi dispnea e gravi disturbi del sonno. Per quanto riguarda la toelettatura, sia lo Staffordshire Bull Terrier, sia l’American Staffordshire Terrier sono caratterizzati da un mantello corto, dunque non necessita di particolari accessori per la manutenzione, se non una buona spazzola per cani.

Staffordshire Bull Terrier: prezzo e allevamenti

Che siate alla ricerca di un cucciolo di Amstaff, oppure di Staffy, è sempre opportuno affidarsi a una struttura riconosciuta ENCI e preferibilmente gestita da persone preparate e qualificate, che selezionano soltanto gli esemplari caratterialmente più docili e senza alcuna propensione all’aggressività intraspecifica.

Come abbiamo accennato in questo articolo, non bisogna dimenticare quale sia l’origine di queste razze e che per quanto si sia cercato di affinarne l’indole, la struttura fisica rimane pressoché la stessa, e la mole del cane può creare difficoltà di conduzione. Con ciò non vogliamo lasciar affatto intendere che si tratti di un cane cattivo, poiché nessuno lo è, ma è innegabile che la razza necessità di proprietari attenti e scrupolosi, disposti anche a pagare cifre alte per portare a casa un cane sano ed equilibrato. 

Il costo di un Amstaff infatti si aggira intorno ai 1.500 euro, mentre per uno Staffy circa 1.000. Diffidate inoltre di chi vi mostra una cucciolata di American Staffordshire Bull Terrier: frutto probabilmente di un incrocio, dunque senza nessuna certezza riguardo lo stato di salute e il temperamento.

 

 

Ultimo aggiornamento: 22.11.24

 

Una razza dalle origini incerte utilizzata per il salvataggio delle persone in acqua. Scopriamo insieme la storia e il carattere di questo gigante buono.

 

Cenni storici

Il nome di questa razza deriva dall’isola di Terranova, in Canada, dove tali esemplari sono stati selezionati per la prima volta e riconosciuti a partire dal 1775, tuttavia, il termine con cui viene identificata oltreoceano è Newfoundland. Le origini di questo cane gigante purtroppo sono ancora ampiamente dibattute: c’è chi ipotizza una discendenza dagli esemplari trasportati dalle popolazioni vichinghe, chi invece ritiene che possa provenire dal lupo asiatico e da quei popoli che attraversarono il nord del mondo durante una delle ere glaciali per stanziarsi in Canada.

Questa seconda teoria è sicuramente più plausibile: come avrebbero potuto trasportare degli esemplari di Terranova gigante su delle drakkar? È molto più probabile invece una discendenza dai grandi cani guardiani come il Mastino Tibetano o alcuni Spitz. La loro fisionomia infatti è molto simile ai cani posseduti dai Mongoli, che attraverso lo stretto di Bering, un tempo unito, si sono stanziati nelle zone del nord America dando vita agli Inuit e gli altri gruppi etnici eschimesi.

Ciò che è certo è che questa razza fu utilizzata principalmente per il recupero delle reti da pesca e per il traino, delle attitudini che in seguito si sono rivelate molto importanti per il salvataggio dei naufraghi in mare.

 

Standard di razza

Il Terranova è classificato dalla FCI nel gruppo numero due, dedicato ai cani di tipo Pinscher, e Schnauzer, Molossoidi, Cani da Montagna e Bovari Svizzeri, nella sotto categoria 2.2. L’aspetto generale di questo esemplare è massiccio e muscoloso, con un pelo folto di colore nero o marrone.

Il cranio è largo e leggermente bombato, lo stop è visibile ma non marcato, il muso è quadrato e corto, i denti, con chiusura a forbice o a tenaglia, sono ricoperti interamente dalle labbra. Il tartufo è grande e le narici ben aperte, di colore nero oppure focato a seconda del mantello. Gli occhi sono piccoli, scuri e infossati, le orecchie sono triangolari, hanno le estremità arrotondate e sono portate più indietro rispetto ad altre razze.Il pelo è impermeabile, doppio e liscio, ed è riconosciuto nelle colorazioni nero o marrone. In realtà, esiste una variante di Terranova bianco e nero definito di tipo Landseer. L’altezza al garrese è di 71 cm per gli esemplari maschi e di 66 cm per le femmine, mentre il peso può variare tra i 68 e i 54 kg in base al sesso.

 

Terranova: carattere e addestramento

Se siete alla ricerca di un cane buono, fedele e di grande mole, questa razza potrebbe fare al caso vostro. Tuttavia, la vita con lui non sarà tutta rose e fiori, poiché dovrete fare i conti proprio con la sua stazza e imparare a gestirlo in tutte le situazioni. Passeggiare con un esemplare così grande in città potrebbe diventare un problema in presenza di altri cani: per fortuna in genere i Terranova sono dotati di un’indole abbastanza socievole, o quantomeno non litigiosa.

Nonostante ciò, consigliamo sempre di recarvi da un addestratore quando è ancora cucciolo, così che possiate entrambi apprendere le regole base di una buona convivenza, la gestione del guinzaglio e soprattutto la tolleranza nei confronti dei suoi simili. Come abbiamo accennato, il Terranova è un cane molto intelligente e propenso verso alcune discipline, come per esempio il salvataggio in acqua. Alcuni allevatori infatti, cedono esemplari più portati a un prezzo maggiore, poiché selezionati principalmente in base alle attitudini piuttosto che alla semplice bellezza.

Possono diventare anche degli ottimi guardiani, poiché non tendono a fuggire né ad allontanarsi eccessivamente dal proprietario durante le passeggiate in libertà. Inoltre, essendo molto pacati e poco inclini a mordere, i cuccioli di Terranova possono rappresentare degli ottimi compagni di giochi per i bambini, ai quali in ogni caso andrà insegnato il rispetto verso gli animali.

Cura, salute e problematiche

Il Terranova è un cane gigante, che per quanto abbia vissuto tra i ghiacciai canadesi, in realtà è un esemplare che può andare incontro a una serie di patologie ereditarie piuttosto difficili da curare. Un esempio è la cistinuria, che causa la formazione di calcoli nel condotto urinario con conseguenti infiammazioni, occlusioni e riassorbimento delle proteine da parte degli altri organi. Soffre inoltre di malattie cardiache ed è particolarmente incline all’obesità: per questo motivo, vi suggeriamo di rivolgervi sempre a un allevamento riconosciuto ENCI che esegua e fornisca tutti i test relativi a tali problematiche prima della cessione del cane.

Chi sceglie di allevare un cucciolo di Terranova in casa dovrà prepararsi a essere sommerso da ondate di pelo, per il quale l’unica soluzione è una toelettatura settimanale eseguita con una buona spazzola per cani specifica per il pelo lungo e folto.

Un vantaggio indiscusso del mantello è senza dubbio la facilità e la rapidità con cui si asciuga, che vi consentirà di fare passeggiate sotto la pioggia senza correre il rischio di inzupparsi. Si tratta infatti di una razza propensa a stare in acqua, e con un’enorme propensione nel tuffarsi e immergersi anche nella più piccola pozzanghera, senza tenere conto del proprietario all’altro capo del guinzaglio.

 

Allevamento e prezzo

Se state cercando un Terranova cucciolo vi suggeriamo senz’altro di affidarvi a una struttura italiana riconosciuta ENCI, che in fase di adozione vi fornirà tutta la documentazione necessaria che certifica lo stato di salute e la genealogia dell’esemplare. Prendere un cane senza pedigree infatti, non fa altro che alimentare il mercato illegale di animali provenienti dall’est Europa e fatti viaggiare per giorni in container senza nessun vaccino o controllo da parte dell’autista. La maggior parte di questi cuccioli soffre di patologie ereditarie o causate dell’incuria, che spesso si rivelano fatali.

In Italia sono presenti numerosi allevamenti riconosciuti: per esempio a Reggio Emilia uno dei più famosi è senza dubbio Thicklish Newfoundland, che si occupa esclusivamente di Terranova. In provincia di Avellino, in Campania, è possibile trovare Orme di Kajal, che si occupa esclusivamente di soggetti di colore nero.

Per quanto riguarda il prezzo invece, di certo il cane Terranova non si può definire economico: un esemplare può arrivare a costare persino 2.800 euro, tuttavia, trattandosi di un animale piuttosto grande e in grado di raggiungere i 70 kg di peso, di certo non è possibile badare a spese per l’alimentazione o eventuali cure mediche.

 

 

Ultimo aggiornamento: 22.11.24

 

Tagliaunghie per cani – Opinioni, Analisi e Guida all’Acquisto

 

Proprio come il bagno, anche il taglio delle unghie fa parte del processo di toelettatura del cane, che andrebbe fatto di tanto in tanto per evitare la proliferazione dei batteri e altre problematiche più serie. Chi non ha voglia di recarsi in un salone, può effettuare l’operazione a casa utilizzando degli strumenti specifici: per agevolarvi nell’acquisto in questo articolo ne abbiamo selezionato alcuni, basandoci sulle opinioni degli utenti che li hanno provati. EooCoo Tagliaunghie è uno di questi, caratterizzato da un simpatico manico colorato, lama in acciaio inossidabile e accompagnato da una piccola lima. In alternativa potrebbe interessarvi Pecute Tagliaunghie per Cani Elettrico, un dispositivo elettrico con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Continuate a leggere per scoprire gli altri prodotti della nostra classifica.

 

 

Tabella comparativa

 

Pregio
Difetto
Conclusione
Offerte

 

 

Gli 8 migliori tagliaunghie per cani – Classifica 2024

 

Se non sapete quale prodotto scegliere qui di seguito trovare quelli più apprezzati del momento, recensiti per voi in base alle opinioni degli utenti che li hanno acquistati.

 

 

1. EooCoo Tagliaunghie Cane con Lima Professionali in Acciaio Inossidabile

 

Al primo posto della nostra classifica dei migliori tagliaunghie per cani reperibili sul web, abbiamo inserito un articolo dal design molto particolare e proposto dall’azienda EooCoo a un ottimo prezzo. Ci troviamo di fronte a un accessorio per la toelettatura dei cani caratterizzato da un manico antiscivolo di colore rosa e lilla, con un’impugnatura ergonomica che garantisce una presa migliore. La lama è in acciaio inossidabile ed è ricurva a 25° appositamente per rendere il taglio più semplice e immediato.

Il costo è davvero basso se comparato ad altri tagliaunghie professionali e oltre all’accessorio principale, è presente anche una piccola lima con la quale potrete rifinire la manicure del vostro amico a quattro zampe.

Questo prodotto in particolare è una taglia M specifica per le unghie dei cani, tuttavia, per gatti e altri animali come furetti e uccelli, sarà necessario scegliere la S, poiché la lama è più piccola e adatta ad artigli più sottili.

 

Pro

Economico: Se state cercando un valido tagliaunghie a prezzo basso, questo proposto da EooCoo potrebbe rappresentare una valida soluzione d’acquisto.

Per cani e gatti: Il prodotto è disponibile in due taglie differenti per venire incontro alle esigenze di tutti i proprietari di animali domestici.

Accessori: Oltre al tagliaunghie, caratterizzato da un buon design ergonomico e lama in acciaio inox, nella confezione è presente anche una piccola lima realizzata con gli stessi validi materiali.

 

Contro

Blocco di sicurezza: Al di sotto delle lame non è presente alcuna barriera che eviti di tagliare eccessivamente l’unghia.

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2. Pecute Tagliaunghie per Cani Elettrico Accessori per la Cura

 

Uno dei prodotti più venduti del momento e ampiamente apprezzati dagli utenti è quello proposto da Pecute, un’azienda che si occupa esclusivamente di articoli per gli animali domestici. Si tratta di un tagliaunghie per cani elettrico, dunque caratterizzato da un design totalmente differente rispetto a quello tradizionale.

La sua forma infatti potrebbe ricordare quella di una fresa per la manicure a uso umano, con una testina rotante posta sulla parte superiore con la quale potrete accorciare le unghie del vostro amico a quattro zampe in poco tempo.

Il dispositivo è dotato di due velocità differenti, una da 6.000 giri/min e l’altra da 6.800, da cambiare in base alla durezza e alla lunghezza degli artigli dell’animale. È inoltre estremamente silenzioso, in grado di raggiungere appena 50 dB per evitare di provocare fastidio uditivo nei cani più sensibili o paurosi. Il prezzo è leggermente più alto della norma, tuttavia è proporzionato alla tipologia di accessorio.

 

Pro

Testine: All’interno della confezione ce ne sono due di ricambio, inoltre, sono presenti anche altri due accessori da utilizzare per modificare il tipo di taglio in base alla forma delle unghie.

Per cani paurosi: Il dispositivo raggiunge soltanto 50 dB, dunque adatto agli animali che non tollerano ben volentieri i rumori forti o le vibrazioni.

Taglie: Quella proposta in questo articolo è la S, specifica per gatti e cani piccoli, tuttavia, è possibile scegliere anche la L per animali più grandi e con artigli più duri.

 

Contro

Motore: Nonostante questo sia molto valido e in grado di funzionare per diverse ore, tende a surriscaldarsi se utilizzato su unghie molto grosse e dure.

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3. Toozey Ricaricabile Tagliaunghie per Cani e Gatti

 

Tra le offerte disponibili sul web ci ha colpito particolarmente quella proposta da Toozey, un giovane brand americano fondato nel 2016 da un gruppo di persone con la passione per gli animali.

Si tratta di un tagliaunghie elettrico dal design semplice e intuitivo adatto principalmente a gatti e cani di piccola e media taglia. All’interno della confezione, anch’essa ben curata, oltre al dispositivo principale troverete due testine di ricambio e un cavo USB, con il quale potrete ricaricare l’accessorio ovunque vogliate, persino dal PC. Inoltre, è presente un accessorio con cui poter regolare il tipo di taglio. Il rullo è diamantato, dunque molto resistente e in grado di limare le unghie dei vostri animali senza rovinarle o creare lesioni.

Il motore da 14 W è a due velocità e grazie alla batteria al litio da 2.000 mAh, dalla durata di circa 15 ore, potrete utilizzare il tagliaunghie senza correre il rischio di dover interrompere improvvisamente la manicure.

 

Pro

Azienda: Toozey è una delle marche più affidabili che è possibile reperire sul web, grazie alla passione dei suoi fondatori che realizzano da sempre prodotti validi e al contempo economici.

Qualità/prezzo: Tale rapporto è molto buono, considerata la presenza di testine diamantate e una batteria al litio piuttosto durevole.

Silenzioso: Il motore produce soltanto 50 dB di rumore, una caratteristica che lo rende particolarmente adatto a cani paurosi o timidi.

 

Contro

Per cani piccoli: Il tagliaunghie non è particolarmente adatto per animali di grossa taglia, dunque se siete proprietari di un Alano oppure un Rottweiler vi suggeriamo di dare un’occhiata ad altri prodotti.

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4. Candure Tagliaunghie Cane e Gatto con Guardia per Protezione

 

Un altro prodotto che ci ha colpito particolarmente, caratterizzato da un ottimo prezzo e ampiamente apprezzato dagli utenti online è quello proposto da Candure, un’azienda che si occupa della realizzazione di strumenti per la manicure, sia per uso umano sia per animali.

All’interno della confezione troverete un set composto da tagliaunghie per cani e una lima, necessaria per rifinire il taglio. Entrambi gli accessori sono dotati di un manico ergonomico in plastica e gomma, facile da usare e comodo da impugnare.

Presenta un dispositivo di sicurezza per bambini che blocca il meccanismo quando non usato, inoltre, possiede una barriera posteriore che evita di accorciare eccessivamente gli artigli degli animali. La lama è in acciaio inossidabile e se utilizzata correttamente è in grado di fornire un taglio netto e preciso, senza correre il rischio di sfaldare o rovinare le unghie dei vostri amici a quattro zampe.

 

Pro

Blocco di sicurezza posteriore: Grazie a tale sistema potrete evitare di tagliare eccessivamente gli artigli e causare sanguinamento dei polpastrelli.

Per tutti gli animali: Il tagliaunghie Candure è perfetto sia per gatti, sia per cani di tutte le taglie, inoltre, alcuni utenti sono riusciti a utilizzarlo senza difficoltà persino su conigli e furetti.

Qualità/prezzo: Considerando che si tratta del prodotto più economico della nostra classifica, possiamo definire tale rapporto davvero molto alto.

 

Contro

Lima: All’interno della confezione ne troverete una, tuttavia, questa appare particolarmente rigida ed è difficile da utilizzare.

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5. Lokheira Tagliaunghie per Cane Professionali in Acciaio Inossidabile

 

Continuando con la comparazione dei migliori articoli per la toelettatura degli animali presenti su internet, abbiamo scelto di inserire un prodotto proposto da Lokheira. Molto simile ai classici tagliaunghie per cani, questo si distingue per la qualità dei materiali e la facilità di utilizzo. La lama è in acciaio inox e si adatta perfettamente a qualsiasi tipo di unghia, comprese quelle dei gatti o dei pappagalli. Presenta una lamella posteriore distante circa 2 mm che evita di tagliare eccessivamente gli artigli e provocare sanguinamenti.

Buono anche il blocco di sicurezza per bambini a forma di zampa, difficile da sganciare se non da una mano adulta.

All’interno della confezione troverete anche una lima, sempre in acciaio inossidabile, con la quale potrete rifinire la manicure dei vostri amici a quattro zampe. Tale accessorio però non si rivela particolarmente soddisfacente. Il prezzo è nella norma, leggermente più alto rispetto a quello di altri prodotti simili ma riteniamo sia comunque proporzionato all’oggetto.

 

Pro

Impugnatura: Il dispositivo è pratico e facile da utilizzare, inoltre il manico è in etilene vinil acetato, ergonomico e a prova di scivolamento.

Lama universale: Il tagliaunghie si può utilizzare su qualsiasi animale, compresi roditori, furetti e uccelli da gabbia.

Sicurezza: Sulla parte frontale dell’accessorio è presente un blocco per le lame che evita che queste ultime possano arrecare danni, per esempio se lasciate in mano ai bambini.

 

Contro

Lama: In alcuni casi questa potrebbe non essere particolarmente affilata, dunque è necessario prestare molta attenzione durante l’utilizzo.

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6. Aokey Tagliaunghie Cani per Gatto a Ricarica Rapida USB

 

Uno dei migliori articoli venduti online maggiormente apprezzati dagli utenti, fattore che ci ha convinto a inserirlo nella nostra classifica, è quello proposto da Aokey, un brand che si occupa della realizzazione di accessori per la cura della persona, della casa e degli animali domestici. Ciò che ci presenta è un tagliaunghie elettrico che è possibile adoperare sia sui cani, sia sui felini senza correre il rischio di arrecare danni ai polpastrelli.

All’interno della confezione troverete un dispositivo dotato di una batteria al litio della durata di circa 14 ore e un cavo USB con cui caricarlo ovunque vogliate. Sono disponibili due testine abrasive di ricambio e due cappucci che modificano la linea del taglio per adattarsi maggiormente al tipo di unghia dell’animale.

Il tagliaunghie è dotato di una doppia luce a LED che vi consentirà una maggiore precisione durante la manicure dei vostri amici a quattro zampe, inoltre, in questo modo sarà possibile evitare errori e causare dolore.

 

Pro

Cappucci di precisione: All’interno della confezione ne troverete due, con le quali potrete effettuare fino a quattro tipologie di tagli differenti adattandoli agevolmente alle unghie del vostro animale.

Batteria: Questa è al litio e in sole due ore di ricarica rapida potrà garantire circa 14 ore di lavoro totali.

LED: Il dispositivo ne possiede due laterali alla testina che vi agevoleranno persino il taglio delle unghie nere, mostrando controluce la presenza dei vasi sanguigni.

 

Contro

Si surriscalda: Il problema tende a presentarsi con l’utilizzo su animali di grossa taglia, dove la limatura delle unghie dura di più a causa dello spessore.

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7. Pecute Tagliaunghie Cane e Lima Professionale in Acciaio Inossidabile

 

Uno dei prodotti che ha riscosso un elevato numero di pareri positivi è quello proposto da Pecute, un’azienda che si occupa esclusivamente della realizzazione di articoli per animali domestici.

Ciò che abbiamo di fronte è un tagliaunghie classico, dunque manuale, con un manico in gomma antiscivolo ed ergonomica di colore verde e nero, perfetto da impugnare e comodo da utilizzare anche per sessioni piuttosto lunghe e impegnative.

L’accessorio è dotato di un pulsante di sicurezza centrale che ne blocca le lame quando non in uso, e di una protezione posteriore che vi agevolerà durante la manicure di artigli molto lunghi.

La parte in metallo è in acciaio inox: è molto affilata, si può adoperare anche bagnata senza rischiare di ossidarsi o rovinarsi col tempo. All’interno della confezione troverete anche una lima composta dagli stessi validi materiali, da utilizzare per rifinire il taglio ed eliminare eventuali imprecisioni.

 

Pro

Qualità/prezzo: Tale rapporto è piuttosto alto, considerando la qualità dei materiali, la presenza di una lima omaggio e il costo basso del prodotto.

Azienda: Pecute è sinonimo di affidabilità e convenienza, grazie all’impegno dei suoi fondatori nella realizzazione di accessori validi e a prezzi vantaggiosi

Materiali: Il tagliaunghie è realizzato in gomma resistente e acciaio inossidabile affilato e di ottima qualità, che vi garantiranno manicure perfette senza correre il rischio di rovinare le unghie dei vostri amici a quattro zampe.

 

Contro

Non per tutti: Questo articolo in particolare è adatto ai cani di media e grossa taglia. Per gatti o altri animali è preferibile optare per le forbici proposte dallo stesso brand.

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8. Thunderpaws Tagliaunghie Graduale Professionale per Cani con Protezione

 

Siete alla ricerca di un articolo per cani economico e al tempo stesso valido e funzionale? Forse potrebbe interessarvi quello proposto da Thunderpaws, un’azienda anglosassone conosciuta in tutto il mondo per la qualità dei suoi accessori per animali, realizzati con ottimi materiali e venduti a prezzi estremamente convenienti sul mercato online.

Il prodotto in questione è un classico tagliaunghie professionale molto facile da usare, grazie al manico in gomma antiscivolo che garantisce una presa ottima e confortevole. È inoltre dotato di una lamina protettiva posteriore che evita di effettuare dei tagli troppo profondi e di conseguenza provocare lesioni ai polpastrelli e al letto ungueale. 

Anche le lame sono piuttosto affilate e riescono a recidere di netto in una sola volta senza sfaldare gli artigli dei vostri animali: nel caso in cui ciò dovesse accadere, è comunque possibile rimediare utilizzando la lima in omaggio che troverete all’interno della confezione. Se vi siete incuriositi e vi piacerebbe sapere dove acquistare il prodotto Thunderpaws, vi invitiamo a cliccare sul link presente qui in basso.

 

Pro

Semplice e professionale: Quello proposto da Thunderpaws è un ottimo tagliaunghie per cani, da poter utilizzare autonomamente e senza ricorrere all’aiuto del veterinario.

Protezione: Sulla parte posteriore è presente una lamina che se posizionata al di sotto dell’unghia evita che questa sia recisa eccessivamente provocando lesioni.

Materiali: Il manico è realizzato in plastica, mentre le lame sono in acciaio inox, piuttosto validi e resistenti.

 

Contro

Non per tutti: È preferibile adoperare il tagliaunghie su cani di taglia media o grande, poiché gli artigli di un gatto o di un coniglio richiedono accessori più piccoli, che è possibile acquistare presso lo stesso venditore.

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Guida per comprare un tagliaunghie per cani

 

Non tutti gli accessori per le unghie degli animali sono uguali, ma vanno scelti in base alla taglia, al tipo di unghie e alla specie. In questa sezione proveremo a elencarvi le caratteristiche principali che un buon prodotto dovrebbe avere per essere definito tale.

A cosa serve il tagliaunghie e perché acquistarlo

Può sembrare banale, ma chi possiede un cane o un gatto dovrebbe sempre avere in casa uno di questi oggetti, poiché possono sempre rivelarsi utili in un momento di difficoltà o semplicemente per effettuare la manicure mensile ai propri animali. Anche se è il toelettatore o il veterinario a occuparsene, riteniamo sia opportuno acquistarlo comunque, per evitare di dover ricorrere ogni volta all’aiuto di una persona esterna.

Le zampe degli animali domestici sono formate da cinque cuscinetti, uno più grande e gli altri quattro per le dita, che servono come base d’appoggio per la camminata. Ognuno di questi, proprio come le nostre mani, è caratterizzato da un’unghia ricurva: la parte finale, ovvero l’artiglio, è formata solo da cheratina, quella più interna e vicina alla pelle contiene un vaso sanguigno. Quando cresce eccessivamente l’unghia pur curvarsi su se stessa e provocare molto dolore durante la camminata, inoltre, può causare diversi problemi alle articolazioni e alla schiena.

Non tutti gli artigli sono uguali: quelli dei gatti sono retrattili, e generalmente non andrebbero affatto tagliati ma al massimo limati con un accessorio specifico, se il piccolo felino è disposto ad accettarlo. In alternativa, per evitare che il micio possa utilizzare tende, divani e tappeti riducendoli a brandelli, è possibile acquistare un tiragraffi in cartone o corda che ha come scopo primario lo smussamento delle unghie troppo lunghe.

Molto diverso è per i cani, che se non effettuano lunghe corse sul terreno o sull’asfalto, dunque superfici ruvide, difficilmente riusciranno a limarle in modo autonomo. Inoltre, la parte sottostante delle unghie può riempirsi di sporco, portando in casa germi e batteri: la causa principale di infezioni delle zampe sono causate proprio da funghi, che se non curate in tempo potrebbero diventare difficili da curare.

 

Come è fatto

Un tagliaunghie professionale per cani potrebbe somigliare a una tronchesina per uso umano, caratterizzata da un manico, generalmente in gomma antiscivolo, e due lame ricurve che si richiudono grazie a un sistema a molle.

Utilizzarlo potrebbe non essere così semplice: non tutti i cani amano il contatto diretto con le loro zampe, ed è per questo che ogni buon proprietario dovrebbe insegnare ad accettarlo fin da cucciolo, sottoponendo l’animale a brevi sessioni giornaliere ricche di lodi e premi.

 

Materiali

Trattandosi di accessori da adoperare esclusivamente per il taglio degli artigli, è necessario che questi siano in metallo. Il materiale maggiormente utilizzato è l’acciaio inossidabile, poiché facile da pulire e in grado di non rovinarsi a contatto con l’acqua. La lama però andrebbe trattata di tanto in tanto con dell’olio, affinché il processo di deterioramento sia più lontano possibile.

Il manico invece è in gomma antiscivolo e serve appunto a tenere ben saldo tra le mani l’oggetto: il taglio delle unghie dei cani, soprattutto se non gradito, va fatto rapidamente per evitare che la cheratina possa sfaldarsi e creare lesioni interne.

Modelli

Non tutti i tagliaunghie hanno una forma standard: alcuni sono elettrici e hanno un sistema di funzionamento completamente diverso rispetto alla versione manuale. Sono infatti caratterizzati da una testina smerigliatrice che ruotando a una velocità generalmente pari a 6.000 giri al minuto, possono accorciare gli artigli del cane senza creare lesioni. Tale metodo, poiché più veloce, è indicato per gli animali che non riescono a sopportare il contatto per molto tempo.

La maggior parte dei modelli è molto silenziosa e non crea disturbo sonoro, tuttavia, una volta consumata la testa abrasiva dopo alcuni utilizzi si consuma e andrebbe cambiata di tanto in tanto.

 

La misura corretta

Prima di acquistare quello che potrebbe sembrare il migliore tagliaunghie per cani sul mercato, è fondamentale capire se l’accessorio in questione sia adatto al vostro piccolo amico a quattro zampe.

Tali articoli infatti andrebbero scelti in base alla taglia, alla presenza di patologie alle unghie, come per esempio l’onicogrifosi, e infine al carattere dell’animale: se quest’ultimo accetta mal volentieri la tronchesina manuale, è preferibile optare per una elettrica poiché più veloce e immediata.

Tuttavia, in presenza di un cane estremamente aggressivo la soluzione più sicura per entrambi, oltre alla museruola, è affidarsi a un veterinario che provvederà a somministrare un calmante per effettuare l’operazione.

 

 

 

Come usare un i tagliaunghie per cani

 

Se avete appena acquistato il nuovo accessorio per i vostri amici a quattro zampe e non sapete come utilizzarlo, vi invitiamo a leggere questa breve sezione in cui proveremo a spiegarvi come fare.

La toelettatura

Prima di pensare al taglio delle unghie è opportuno controllare la qualità del pelo e la presenza di cerume nelle orecchie. Una scarsa igiene infatti può provocare la comparsa di micosi e altre patologie della pelle che causano prurito, rossori e altre problematiche. Anche le unghie troppo lunghe possono rappresentare sintomo di altre patologie più serie, tuttavia, anche il resto del corpo va tenuto sempre pulito per evitare problemi e cattivi odori.

Per prima cosa dunque, lavate il cane con acqua tiepida e sapone specifico per animali oppure portatelo in una toelettatura, dove si occuperanno totalmente della sua pulizia, unghie comprese. Durante il processo ricordate di insaponare bene tutte e quattro le zampe e i polpastrelli, così come la zona genitale.

Sciacquate abbondantemente fino a quando il mantello non rilascerà più schiuma, infine, passate all’asciugatura. In estate è possibile lasciarlo bagnato, nei mesi invernali invece è preferibile utilizzare un phon e un soffiatore, in modo da eliminare tutto il pelo in eccesso senza far prendere freddo all’animale.

A questo punto potrete occuparvi del taglio delle unghie, che va fatto seguendo delle specifiche tecniche per evitare di recidere accidentalmente la carne presente all’interno, nella zona più alta. Se non avete ancora deciso quale tagliaunghie per cani comprare, vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra classifica presente in questo articolo.

Come si usa un tagliaunghie per cani?

L’operazione risulterà più facile se il vostro piccolo amico ha le unghie bianche: prima di effettuare il taglio infatti, basterà controllare controluce la presenza di una zona di colore rosa, oltre la quale non bisognerebbe mai andare.

Posizionate il tagliaunghie alcuni millimetri più sotto ed effettuate una pressione in modo deciso, veloce e parallelo al pavimento, affinché la parte venga tranciata di netto senza sfaldarsi. Le unghie nere purtroppo sono più difficili, dunque il nostro consiglio è quello di utilizzare una torcia, come per esempio quella dello smartphone, controllando il punto privo di vascolarizzazione.

Il metodo però non è affatto infallibile: nel caso in cui il taglio dovesse causare sanguinamenti, l’amido di mais può aiutare il processo di cicatrizzazione della ferita. Tuttavia, se quest’ultima dovesse essere profonda sarebbe opportuno recarsi in una clinica veterinaria tenendo la zampa del cane sollevata a un’altezza superiore a quella del cuore.

 

Altri accessori

Affinché la toelettatura sia effettuata nella maniera corretta è necessario utilizzare anche altri strumenti oltre al tagliaunghie. Un esempio è la spazzola, o il cardatore, con cui potrete eliminare il pelo in eccesso, i nodi e controllare la presenza di corpi estranei o parassiti.

Inoltre, è molto importante pulire anche le orecchie: meglio evitare i bastoncini cotonati e l’ovatta, poiché i residui potrebbero rimanere nel padiglione e causare serie infezioni, preferendo invece una soluzione liquida apposita o delle garze sterili.

Manutenzione

Una volta effettuato il taglio, affinché la lama non si ossidi o diventi meno affilata, è opportuno pulirla con dell’alcol e successivamente con un po’ di olio per lame. Evitate di utilizzare acqua e sapone, poiché potrebbe rovinare le parti metalliche costringendovi ad acquistare un altro tagliaunghie.

 

 

 

Domande Frequenti

 

Quanto costa un tagliaunghie per cani?

Nonostante si tratti di un accessorio per animali generalmente in acciaio inossidabile, dunque di un materiale buono e duraturo, sul mercato è possibile reperire prodotti piuttosto economici e al contempo estremamente validi. In questo articolo potrete trovarne alcuni caratterizzati da un prezzo basso e ampiamente apprezzati dagli utenti: se volete sapere come scegliere un buon tagliaunghie per cani, vi suggeriamo di dare un’occhiata alla nostra guida all’acquisto.

Perché le unghie del cane crescono troppo?

A volte potrebbe capitare che nonostante le continue toelettature e manicure, il nostro piccolo amico abbia sempre le unghie lunghe che graffiano o si impigliano nei vestiti. Non essendo retrattili inoltre, fanno rumore e durante le passeggiate possono riempirsi di terra e sporcarsi, portando a casa tanti germi e batteri. Ma per quale motivo accade ciò? Purtroppo, molto spesso si tratta di una malattia chiamata onicogrifosi, che causa un allungamento tale da far incurvare le unghie al punto da provocare dolore.

Tagliarle semplicemente potrebbe non bastare, poiché la patologia potrebbe essere provocata da una scarsa igiene, una micosi oppure, la leishmania, per la quale purtroppo non c’è soluzione se non terapie palliative. Se anche il vostro cane presenta tale problematica, vi suggeriamo di consultare un veterinario che eseguirà delle analisi specifiche e vi aiuterà a trovare una soluzione.

 

Posso usare un tagliaunghie per umani su un animale?

Tutti gli attrezzi per la toelettatura, comprese forbici, spazzole e cardatori, sono realizzati specificatamente per un solo tipo di animale: il cane. Per esempio, utilizzare un pettine a denti stretti su un Barboncino, dunque col pelo riccioluto, potrebbe rappresentare un grosso errore poiché può provocare dolore e rovinare il mantello.

Allo stesso modo, non è affatto consigliabile utilizzare un tagliaunghie a uso umano su di un cane, né tantomeno su di un gatto oppure un coniglio, poiché potrebbe essere davvero pericoloso. Le unghie degli animali infatti hanno una forma ricurva ed è necessario adoperare un accessorio specifico per evitare di creare danni.

 

Tutti i cani hanno bisogno di tagliare le unghie?

Affinché il nostro amico a quattro zampe sia sempre in ordine è consigliabile lavarlo di tanto in tanto, basandosi anche sul tipo di pelo. Durante l’asciugatura il toelettatore si occuperà anche delle unghie, controllandone la lunghezza e nel caso spuntandole e limandole leggermente. Non eseguire tale operazione per molto tempo può causare micosi e all’allungamento eccessivo del letto ungueale, rendendo più complicato il taglio le volte future.

 

Quanto costa fare tagliare le unghie al cane dal veterinario?

Se il vostro compagno a quattro zampe non riesce ad accettare il contatto fisico, poiché si tratta di un esemplare fobico, aggressivo, oppure non siete stati in grado di insegnarglielo da cucciolo, l’unica soluzione per effettuare un buon taglio delle unghie è recandosi in un ambulatorio veterinario.

Purtroppo però, il costo di tale operazione dipenderà dal cane e dalla sua capacità di sopportazione: in alcuni casi infatti sarà necessario ricorrere a un’anestesia, che farà senz’altro salire il prezzo del lavoro. Per questo motivo, a volte viene consigliato di effettuare il taglio in concomitanza di un intervento chirurgico, in modo tale da non appesantire i reni dell’animale con i medicinali.

In ogni caso, per evitare di ritrovarsi in una situazione simile è opportuno che il proprietario insegni pazientemente al cane a farsi toccare gli arti e la bocca fin da piccolo, in modo tale da aumentare il suo autocontrollo durante le visite mediche o il semplice taglio delle unghie.

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 22.11.24

 

Guardiano eccezionale, muscoloso, forte e molto spesso vittima di pregiudizi. Scopriamo insieme tutto ciò che riguarda questa particolare razza di origine tedesca.

 

Origini

La storia del Doberman risale agli anni ’70 del XIX secolo e inizia grazie a un esattore delle tasse, Karl Friedrich Louis Dobermann, il quale di tanto in tanto si occupava dell’accalappiamento dei cani randagi. Appassionato di razze, scelse tra i malcapitati i Pinscher più grandi nel tentativo di ricreare un esemplare mordace e incline alla guardia, che potesse rappresentare al tempo stesso un amabile compagno per famiglie. 

Ottenne dunque un cane da utilità di taglia media, che ben presto divenne sempre più utilizzato e apprezzato, soprattutto come aiuto per la polizia. La razza venne ufficialmente riconosciuta soltanto nel 1898, e fu impiegato persino durante la prima guerra mondiale per la ricerca dei feriti e dei superstiti tra le macerie.

 

Standard di razza

Il Dobermann è classificato dalla FCI all’interno del secondo gruppo, dedicato ai cani di tipo Pinscher, Schnauzer, Molossoidi, da montagna e Bovari Svizzeri, nella sezione 1.1.
La taglia è media, si presenta forte e muscoloso ma al tempo stesso elegante e fiero. La testa è armonica e forma un cono a partire dal naso fino alla punta delle orecchie, con uno stop poco pronunciato ma evidente. Il tartufo è largo, le narici sono grandi e di colore nero o marrone. La mascella è potente con chiusura a forbice, ben coperta dalle labbra che sono lisce e mai penzolanti.

Gli occhi invece sono ovali e scuri, leggermente più chiari nei Dobermann marroni, le orecchie sono alte e tagliate a punta, tuttavia in Italia tale caratteristica non è più ammessa. L’altezza al garrese nei maschi è di circa 68-72 centimetri, mentre nelle femmine 63-68 centimetri, il peso invece può oscillare da un minimo di 32 kg a un massimo di 45, dipendentemente dal sesso. Non vi aspettate dunque una Dobermann gigante, poiché potrebbe essere considerata totalmente fuori standard.

 

Dobermann: carattere e addestramento

Se siete alla ricerca di un cane da lavoro, che possa mostrare al contempo amore per la propria famiglia e tolleranza nei confronti dei bambini, questa razza potrebbe rappresentare un ottimo compromesso. Tuttavia, prima di esaltare le infinite doti del Dobermann, è necessario considerare la sua indole protettiva e da guardia, il che significa che, se non ben addestrato, potrebbe mettere in serio pericolo voi e i vostri cari.

In molti paesi europei infatti, questa razza è inserita nella lista di quelle più temute, a causa del suo morso piuttosto potente. In alcune regioni d’Italia inoltre, per poter detenere un cane Dobermann è necessario seguire un corso e ottenere un patentino, affinché possiate essere considerati degli ottimi proprietari.

Non è sicuramente adatto a chi è inesperto e ritiene che basti l’amore per poter allevare al meglio un esemplare del genere: trattandosi di un soggetto selezionato per la guardia ed estremamente portato per il lavoro, sarà ben felice di passare con voi il tempo in un campo di addestramento. Ogni anno infatti, l’ENCI organizza nelle principali città italiane delle prove di lavoro esclusive, grazie alle quali è possibile ottenere un brevetto che aumenterà il prestigio del cane e insegnerà a voi come gestirlo nel migliore dei modi.

Fino a pochi anni fa, a causa di spiacevoli fatti di cronaca che vedevano continuamente protagonisti Dobermann aggressivi, circolava una leggenda secondo la quale il suo cervello, raggiunto un anno di vita, diventasse troppo grande per la struttura del cranio facendolo impazzire. La realtà è ovviamente ben diversa, e generalmente prevede un proprietario inesperto e superficiale, contrapposto al raggiungimento della maturità sessuale, che negli esemplari maschi, e spesso anche nelle femmine, si manifesta tramite un totale cambiamento caratteriale. I cani, di qualsiasi razza, possono mostrare aggressività e competizione, e se non ben gestiti possono diventare molto pericolosi.

Cura e salute

Nonostante sia una razza dedita al lavoro, adoperata in polizia e in grado di affrontare centinaia di sfide, può andare incontro ad alcune patologie ereditarie che ogni buon proprietario dovrebbe conoscere. Immancabile nei cani di taglia grande è la displasia del femore: il Dobermann cucciolo dovrà essere sottoposto a delle lastre nei primi mesi di vita, affinché si possa intervenire tempestivamente con un’operazione chirurgica.

Tra le malattie più comuni abbiamo l’epatite cronica idiopatica, che causa un dimagrimento repentino, anoressia e altri sintomi piuttosto gravi, oppure la cardiomiopatia, la sindrome di Wobbler e quella di von Willebrand.

Se non ben selezionato può inoltre soffrire di albinismo: il Dobermann bianco infatti, non è una normale variante di colore e non è affatto riconosciuto dagli enti cinofili, poiché considerato un difetto genetico che può provocare fotosensibilità, sordità congenita e gravi danni alla pelle.

Un’altra problematica a cui potrebbe andare incontro, come tutte le razze di taglia grande o gigante, è la torsione dello stomaco. Per evitare ciò, è importante lasciare al cane il tempo di digerire prima di giocare o farlo correre, somministrando quantità adeguate e mai eccessive, sia di cibo, sia di acqua. Per quanto riguarda il mantello, trattandosi di un esemplare a pelo corto non necessita di particolare manutenzione, ma basterà effettuare una semplice toelettatura ogni quattro o cinque mesi.

I cuccioli di Dobermann si presentano naturalmente con le orecchie basse: lo standard ENCI ammette anche quelle tagliate, tuttavia, in Italia da molti anni tale procedura è ormai considerata illegale, poiché inutile e deleteria. Dimenticate dunque di utilizzare tosatrice per cani o strumenti simili nel tentativo di effettuare l’operazione in modo autonomo, poiché potreste provocare seri danni alla cartilagine con il rischio di ottenere un pessimo lavoro, e soprattutto causare un brutto trauma al cucciolo.

Dobermann: prezzo e allevamenti

Trattandosi di una razza naturalmente incline all’aggressività e con una spiccata dote da guardia, vi suggeriamo senz’altro di rivolgervi a una buona struttura riconosciuta ENCI, che possa mostrarvi i genitori e fornirvi il pedigree con le dovute analisi che accertino l’assenza di patologie genetiche ereditarie.

Un ottimo allevamento Dobermann è del Colle della Guardia in provincia di Bologna, dove vengono selezionati sia esemplari marroni, sia neri, classificati nelle gare nazionali e internazionali di prove di lavoro AIAD. Il costo di un cucciolo di alta genealogia non è certo basso, ma si aggira intorno ai 1.200-2.000 euro, in base al prestigio dell’allevamento e dei genitori.

 

 

Ultimo aggiornamento: 22.11.24

 

Una malattia cronica, lunga e dolorosa, trasmissibile anche all’uomo e fatale se non diagnosticata in tempo. Scopriamo insieme cos’è e come è possibile prevenirla.

 

Cos’è

La leishmania è un genere di protozoi, ovvero dei parassiti intracellulari, che se non debellati in poco tempo possono causare una serie di sintomi e patologie piuttosto gravi. Questi provocano una condizione cronica, per la quale purtroppo non vi è un rimedio definitivo.

Fu scoperta nel 1903 grazie al medico scozzese William Boog Leishman durante lo studio della kala azar, conosciuta oggi come leishmaniosi umana, una malattia diffusa in India che si manifesta con lesioni cutanee e spesso la morte dei militari inglesi.
Tali parassiti possono dunque infettare non soltanto i cani, ma anche roditori, cavie e persino le persone. Ne sono invece immuni i gatti e altri animali.

Si può dividere in cinque stadi differenti: quello A riguarda l’esposizione, ovvero la possibile presenza di protozoi nel sangue; B indica l’infezione ma non implica la necessità di una cura, poiché potrebbero non esserci sintomi. Alla fase C il cane viene classificato come malato, alla D il quadro clinico si reputa grave, infine la E serve a segnalare ormai la refrattarietà ai medicinali e a qualsiasi trattamento. Gli ultimi quattro stadi presentano dei sintomi, che è possibile dividere a loro volta in tre tipologie: cutanei, mucocutanei e viscerali.

 

Come si trasmette la leishmaniosi

Come abbiamo visto, il genere leishmania si presenta sotto forma di protozoi, dei piccoli microorganismi dalla forma allungata. Tuttavia, la trasmissione non avviene direttamente tra parassita ad animale vertebrato, ma passa attraverso i flebotomi, degli insetti molto simili alle zanzare ma silenziosi e talvolta difficili da identificare.

Le punture di pappataci infetti rappresentano dunque il principale veicolo di contagio, tuttavia, non è escluso che ciò possa avvenire anche attraverso il sangue, per esempio durante le trasfusioni.

La moltiplicazione del parassita avviene con l’aumento di temperatura e umidità: per questo motivo, tale patologia è maggiormente diffusa in Asia ed Europa meridionale, come per esempio le regioni del sud Italia, anche se a causa del cambiamento climatico è possibile trovare numerosi focolai anche al nord. Il ciclo riproduttivo avviene nelle stagioni calde, in un arco temporale che va da maggio a ottobre, con picchi di sviluppo verso luglio o agosto.

I pappataci pungono generalmente di sera e al buio, ma quando le temperature si abbassano notevolmente o c’è vento, questi vengono disturbati e preferiscono restare nelle loro tane.

Nonostante anche l’uomo possa soffrire di leishmaniosi, non vi è alcun pericolo che la malattia si possa trasmettere direttamente dal cane, il quale non andrebbe assolutamente allontanato dalla famiglia, ma curato finché possibile. L’unico fattore di rischio è la presenza di persone con un sistema immunitario compromesso, che potrebbero considerarsi soggetti vulnerabili e da tenere al sicuro.

Le aree di sgambamento e la piscina per cani non sono dunque luoghi pericolosi o dove il contagio è maggiore: in assenza di sintomi il vostro compagno a quattro zampe potrà condurre una vita normale.

 

Leishmaniosi: sintomi e conseguenze

Per quanto riguarda i cani, la malattia si può manifestare anche dopo quattro o cinque anni dall’inizio dell’infezione e i sintomi possono essere molto diversi a seconda della risposta del sistema immunitario del soggetto colpito.

I primi a comparire sono quelli dermatologici, che si sviluppano nei pressi della puntura dei pappataci: per esempio nella tasca delle orecchie, ovvero l’angolo più esterno del padiglione, sulla pancia oppure sul naso. Con il passare del tempo tali problematiche possono peggiorare e sfociare in lesioni cutanee, ulcere, zone senza pelo, ispessimento della pelle e infine con un accrescimento eccessivo e innaturale delle unghie, un sintomo che generalmente indica un campanello d’allarme per la maggior parte dei proprietari e dei veterinari.

Le escoriazioni si manifestano per lo più sulle giunture degli arti, come gomiti, ginocchia e caviglie, ma anche sul muso, sul tartufo e sulle orecchie. Man a mano che la malattia progredisce iniziano a svilupparsi problematiche agli occhi, come congiuntivite, blefarite, ovvero un’infiammazione delle palpebre, o cheratocongiuntivite, che se non trattate in tempo possono causare persino cecità.

Anche i reni possono essere colpiti dalla leishmaniosi, con sintomi come perdita di proteine nelle urine, ematuria, e sete eccessiva con conseguente aumento della minzione. Quando oramai il sistema immunitario del cane è totalmente compromesso, l’intestino e gli altri organi ne risentono e ciò potrebbe indicare la resistenza dell’organismo alla maggior parte dei farmaci.

 

Cura

La leishmaniosi del cane è davvero una brutta patologia, che se scoperta in fase avanzata diventa sempre più difficile da curare, talvolta impossibile, ed è per questo motivo che i veterinari consigliano di effettuare un test rapido annualmente prima dell’inizio dell’estate.

Quando viene diagnosticata in assenza di sintomi non è necessario effettuare nessuna terapia: nel caso in cui invece l’animale dovesse rientrare nello stadio C verranno utilizzati farmaci antineoplastici, come per esempio il miltefosine, ma anche antimicotici e antibiotici per trattare le patologie a essa correlate.

Tuttavia, negli ultimi anni è stato sviluppato un vaccino leishmaniosi la cui efficacia è dimostrabile al 72% dei casi: si può somministrare a cani di tutte le taglie, compresi quelli di appena 1 kg di peso. Purtroppo però, gli animali già infetti non possono beneficiarne.

Come proteggersi

L’unica alternativa al vaccino è la prevenzione: installare zanzariere ai balconi e alle finestre è fondamentale, soprattutto per chi si trova nelle zone altamente endemiche come le regioni del sud Italia. Utilizzare antiparassitari specifici contro zanzare e flebotomi, spruzzare spray repellenti sulle persone può prevenire la leishmaniosi sull’uomo, poiché come per i cani, è altrettanto pericolosa e mortale.

Se temete di avere pappataci in casa vi suggeriamo di adoperare degli antiparassitari specifici per ambienti esterni, facendo però estrema attenzione ai gatti, che potrebbero accidentalmente leccare le zone trattate e intossicarsi.

Anche chi vive al nord Italia, o in regioni non considerate pericolose, dovrebbe proteggere se stesso e i propri animali da compagnia: negli ultimi anni infatti, la malattia ha iniziato a diffondersi ovunque, sia a causa del cambiamento climatico, sia per le centinaia di cani già infetto che vengono adottati dai canili del sud.

 

 

Ultimo aggiornamento: 22.11.24

 

Il cane da caccia per eccellenza, dal forte temperamento e in grado di affrontare qualsiasi sfida pur di raggiungere la preda e compiacere il proprietario.

 

Origini

Non si sa con certezza quando inizi la storia del Pointer Inglese, ciò che è certo è che la sua provenienza è ancora oggi molto dibattuta e contesa. Francia, Spagna e Italia hanno di sicuro contribuito alla formazione di questa particolare razza che riprende alcuni tratti del bracco e il German Pointer. Il protagonista di questo articolo riesce in qualche modo a distaccarsi da tutti gli altri esemplari da caccia, grazie al muso dalla forma allungata e che punta verso l’alto.

Il suo nome deriva dalla frase inglese “to point”, che significa letteralmente puntare: si riferisce all’abilità e tecnica di caccia specifica di questa razza, che si differenzia per esempio dal Setter e dai segugi. Nonostante non si conoscano realmente le sue origini, è molto probabile che il Pointer derivi dall’Old Spanish Pointer, importato in Inghilterra dai soldati britannici nel XVIII secolo, che ne migliorarono l’aspetto e le attitudini nel corso dei decenni, fino a definire uno standard preciso.

 

Standard di razza

Il Pointer è classificato dall’FCI nel gruppo numero sette e sezione 2.1, dedicata ai cani da ferma britannici con prova di lavoro. Si presenta simmetrico, dall’aspetto elegante e aristocratico, dalla camminata svelta e forte e con un carattere equilibrato e gentile. La testa è di dimensioni medie e proporzionate al muso, lo stop è ben definito, leggermente incavato che lo fa apparire all’insù. Le mascelle sono potenti, con chiusura a forbici e le labbra morbide che coprono perfettamente la dentizione. 

Gli occhi sono distanziati in modo equilibrato sia dall’occipite, sia dalle narici, di colore nocciola o marrone scuro in base al mantello. Le orecchie invece sono penzolanti, sottili e posizionate sulla parte alta della testa. L’altezza al garrese corrisponde a 63-69 centimetri per gli esemplari maschi e 61-66 per le femmine. Il mantello è raso, liscio e lucido: tra i colori più frequenti troviamo bianco-arancio, bianco-limone, bianco-nero e bianco-fegato, ma è ammesso anche il pointer nero oppure marrone monocolore.

 

Cura e salute

Benché si possa pensare il contrario, questa razza è tra quelle più in salute e con meno possibilità di soffrire di patologie ereditarie. Il cane Pointer è rustico, forte e se sottoposto a periodici controlli lungo tutto il corso della vita può avere persino un’alta aspettativa di vita, che si aggira generalmente intorno ai 15-16 anni.

Se non ben selezionato può andare incontro ad alcune patologie tipiche delle razze di taglia medio-grande, come per esempio la displasia dell’anca, oculopatie, problemi alla tiroide e al sistema cardiaco. Per questo motivo, riteniamo sia estremamente importante recarsi in una struttura affidabile, dove vengono eseguiti accoppiamenti mirati tra soggetti sani e privi di tare genetiche o comportamentali.

Il pelo del Pointer è corto, dunque non necessita di particolari manutenzioni: la toelettatura può essere svolta ogni tre mesi, e basterà una spazzola per cani affinché il mantello risulti sempre morbido, lucido e privo di polvere.

 

Carattere

Si potrebbe definire uno dei cani più buoni del mondo, tuttavia tale affermazione potrebbe diventare la caratteristica più lontana dalla realtà, se il cane non è stato ben selezionato e allevato in modo consono.

Il Pointer è affettuoso e potrebbe rappresentare un ottimo compagno per bambini e famiglie, poiché in grado di adattarsi a una vita circondato da persone. Purtroppo però, spesso si tende a rinchiudere questi cani in un giardino, o peggio ancora a costringerli a vivere in un appartamento e a uscire per due o tre volte al giorno per una semplice passeggiata. Si tratta di atteggiamento che potrebbe essere messo in pratica con un cane da compagnia, ma per un esemplare da lavoro e con un’alta motivazione predatoria ciò può diventare deleterio e trasformarsi in comportamenti distruttivi o autolesionistici.

Un’altra problematica che potreste trovarvi ad affrontare con un Pointer cucciolo sono le fobie e la bassa sopportazione ai rumori molto forti, come quelli della città. Trattandosi inoltre di un cane energico, in grado di affrontare qualsiasi intemperia, lo riteniamo adatto a proprietari sportivi o amanti delle attività venatorie.

Addestramento

I Pointers sono tra i migliori cani caccia maggiormente apprezzati e più utilizzati al mondo. Limitare l’attività venatoria potrebbe rappresentare un grosso errore, poiché ostacolerebbe la loro naturale propensione e unico scopo di vita. Non tutti i proprietari sono favorevoli a tale sport: la domanda da farsi dunque, prima di portare a casa un cucciolo di Pointer è se davvero questa razza sia quella più appropriata al proprio stile di vita.

Per fortuna, esistono alcuni giochi che è possibile fare per dare sfogo a questa loro attitudine, come per esempio gli scent games, ovvero le ricerche olfattive da fare in campo, in modo professionale, oppure in luoghi isolati e boschivi. Tuttavia, tali attività non potranno mai sostituire in tutto e per tutto il lavoro di un cane da caccia, che potrebbe persino arrivare a fuggire per raggiungere una preda.

 

Prezzo e allevamento di Pointer

Prima di portare a casa un cucciolo di cane da caccia è sempre opportuno valutare se tale tipologia di razza è ciò che fa per voi, poiché potreste ritrovarvi ad affrontare una serie di problematiche a cui non avreste mai pensato. 

Innanzitutto, questo esemplare in particolare necessita di molto movimento e di sfogare la sua indole venatoria, affinché le passeggiate non diventino un susseguirsi di strattoni e inseguimento di possibili prede, come gatti e uccelli. Non è inoltre una razza idonea alla vita in città, nella quale potrebbe sviluppare fobie a causa dei forti rumori del traffico e la scarsa presenza di zone verdi.

Nel caso in cui abbiate valutato approfonditamente la vostra compatibilità nello stile di vita, vi suggeriamo di non fermarvi agli annunci di pointer in vendita disponibili sulle comuni piattaforme online: molto spesso si rivelano delle truffe, soprattutto a danni dei poveri cuccioli, frutto di accoppiamenti non controllati e che nella maggior parte dei casi vanno incontro a problemi di salute o caratteriali.

Tra le migliori strutture nel nostro Paese, riconosciute dal Pointer Club Italia e con affisso Enci, spicca l’allevamento Pointer Caelum in provincia di Ravenna, e quello degli Arabiensis a Cuneo. Il costo di un esemplare da lavoro o da esposizione si aggira intorno ai 900 euro: tutto sommato si tratta di una cifra piuttosto bassa, se paragonata a quella di altre razze.

 

 

Ultimo aggiornamento: 22.11.24

 

Come per noi umani, anche i cani amano fare il classico “spuntino”, ma è importante far mangiare ai nostri migliori amici i cibi giusti. In questo articolo scoprirai consigli e avvertenze sugli snack da dare al proprio cane.

 

Una cosa da mettere in chiaro

Mettiamo da subito in chiaro una cosa: dare al proprio cane uno snack pensato per essere umani può essere davvero pericoloso, specie per quei cibi che il cane non deve assolutamente mangiare come uvetta, pesche, prugne, cioccolato e altri che vedremo in seguito.

Sappiamo bene che l’alimentazione del nostro cane deve essere presa sul serio in tutti gli aspetti. Fornire al nostro fido cibo di qualità e adatto alle sue caratteristiche deve essere un must per tutti i padroni. Come detto in precedenza, è normale che i nostri fedeli compagni vogliano mangiare anche fuori dai pasti, con il classico “spuntino” che stuzzica l’appetito anche a noi umani. Lo spuntino per un cane è un momento di gioia, e accompagnare questo momento con il cibo adatto non può far altro che bene sia a noi che a lui.

Spesso si vedono persone che danno cibo pensato per umani al proprio cane come se nulla fosse, rischiando il peggio per la salute e lo stomaco del proprio animale. Cibi come il cioccolato o il caffè contengono metilxantine, sostanze che ai cani provocano vomito, diarrea, tachicardia, iperattività, eccessiva sete, tremori e molto altro. Insomma, sono cibi da evitare categoricamente! Con prodotti derivati dal latte è possibile provocare una reazione allergica e una digestione problematica per il proprio cane, mentre per cibi come l’uvetta abbiamo il fattore tossicità, che può influire sulla salute provocando danni al fegato o insufficienza renale. Cibi che per noi, ad una determinata quantità, sono totalmente innocui, come sale, lievito e caramelle possono danneggiare il nostro amico anche in piccole quantità. Il lievito, per esempio, intossica il cane attraverso l’etanolo, mentre il sale può provocare un’intossicazione da ioni di sodio e le caramelle un’intossicazione da xilitolo.

Allora cosa posso dare come spuntino al mio cane senza provocare danni?

Il mercato è pieno zeppo di snack per animali specifici, basati sulle migliori ricette con i migliori ingredienti. Spesso è anche la qualità del cibo che si offre al proprio cane che fa la differenza, e bisogna stare attenti a quegli snack dal prezzo basso che contengono ingredienti piuttosto scadenti. Esistono svariati dolcetti per cani prodotti da compagnie come Bellfor, basati su alimenti sani e mirati, come carne essiccata, snack ipoallergenici provenienti dalle proteine degli insetti e tanto altro ancora. Questi snack sono pensati anche per la crescita del tuo cane, che deve seguire il ciclo della sua vita senza esagerare. È utilissimo utilizzare questi snack anche in quei momenti di addestramento del proprio cane, in cui si imparano le basi e i consigli per il suo comportamento e il suo rapporto ottimale con il padrone

 

Quantità: un aspetto importante

Non è solo la qualità del cibo a fare la differenza, ma anche la quantità. Dare una quantità eccessiva di snack può provocare obesità e altri problemi digestivi, che di certo non giovano né a voi né al vostro cane. L’equilibrio deve essere seguito anche tra i pasti abituali durante il giorno e gli spuntini giornalieri, perciò è importante stabilire un buon rapporto tra quantità e fabbisogno calorico giornaliero per il nostro cane, che è ben diverso dal nostro. mantenere un peso ottimale renderà il tuo cane longevo e meno soggetto a problemi di salute.

Prendersi cura di un cane non è un gioco da ragazzi, ma con i dovuti accorgimenti, soprattutto a livello alimentare, si possono fare grandi passi avanti.