Come e quando sterilizzare un coniglio

Ultimo aggiornamento: 30.04.24

 

Consigli utili e informazioni sulla sterilizzazione dei conigli. Quando è consigliabile effettuarla? Quali sono i costi da sostenere?

 

Se avete deciso di adottare un coniglio in casa vostra, ricordate che è fondamentale sterilizzarlo per diversi motivi. A prescindere dal fatto che si tratti di un esemplare maschio o femmina, tale operazione è molto importante, in quanto può prevenire delle gravidanze indesiderate o l’insorgere di alcune patologie pericolose per l’animale. 

Inoltre risulta utile anche per evitare che il roditore inizi a soffrire di disturbi comportamentali. Nell’immaginario comune, la sterilizzazione di un animale, spesso è vista come un’operazione contro natura, soprattutto se praticata su un leporide, mammifero noto per la sua prolifica attività riproduttiva. 

Questo è vero, ma va considerato anche il fatto che si tratta di un’operazione di routine, specialmente se il roditore deve essere cresciuto in un ambiente domestico.

 

Perché sterilizzare un coniglio domestico

È bene sapere che un coniglio raggiunge molto in fretta la maturità sessuale, infatti ci sono razze che sono pronte per l’accoppiamento già dai 3/4 mesi di vita. In questa fase, gli ormoni spingono il roditore ad adottare dei comportamenti abbastanza spiacevoli se manifestati in un ambiente domestico.  

Se decidete di tenere un animale in casa e non avete la possibilità di prendervi cura di eventuali cuccioli, è meglio non rischiare una gravidanza indesiderata, in quanto comporterebbe delle grosse responsabilità. Questo è già un motivo valido per sterilizzare il roditore, onde prevenire spiacevoli situazioni.

Come anticipato in precedenza, la sterilizzazione di un coniglio si rivela molto utile anche per tutelare la salute dell’animale, prevenendo l’insorgere di gravi malattie. In pratica si parla di una scelta sensata e vantaggiosa sia per voi e sia per il vostro amico saltellante.

Disturbi comportamentali

Quando il coniglio raggiunge la maturità sessuale, inizia ad assumere dei comportamenti abbastanza sgradevoli dettati degli ormoni sovraeccitati. Tanto per cominciare il roditore, a prescindere dal sesso, comincia a marcare il territorio con le sue deiezioni, il che risulta poco igienico e intollerabile in un ambiente domestico.

Per quanto riguarda gli esemplari maschi, questi iniziano a sopperire all’assenza della controparte femminile cimentandosi in improbabili accoppiamenti con tutti gli oggetti che capitano loro a tiro; spesso anche con gli occupanti della casa. 

Le femmine non sterilizzate non sono da meno, in quanto possono manifestare degli atteggiamenti molto aggressivi per difendere il loro territorio.

 

Rischio di patologie

Per quanto concerne il pericolo di andare incontro a delle patologie nei leporidi non sterilizzati, tale rischio è maggiore negli esemplari di sesso femminile. Una coniglietta è più soggetta a sviluppare diversi tipi di tumore, come per esempio quello alle mammelle, all’utero e alle ovaie.

Possono altresì manifestarsi gravi infezioni uterine come la piometra, l’aneurisma uterino e la gravidanza isterica o pseudogravidanza. Purtroppo questi fenomeni sono tutti legati a delle disfunzioni ormonali che vanno prevenute per tempo attraverso la sterilizzazione; a meno che il roditore non si trovi in un contesto idoneo per la riproduzione.

 

Gravidanze indesiderate

In molti pensano di ovviare alla sterilizzazione e di aggirare il problema di gravidanze indesiderate, adottando un solo coniglio o addirittura due esemplari dello stesso sesso. Purtroppo trattasi di una scelta assolutamente sbagliata e spesso controproducente.

I leporidi non sono né animali solitari, né animali inclini alla convivenza con esemplari dello stesso sesso. Un’altra idea totalmente errata sarebbe quella di tenere due esemplari di sesso opposto in gabbie separate. 

Ciò non farebbe altro che accrescere dei grandi sentimenti di frustrazione in entrambi i roditori, che potrebbero soltanto annusarsi l’un l’altro senza giungere al rapporto riproduttivo. Se i conigli vengono sterilizzati, possono condurre una vita di coppia tranquilla, senza soffrire la solitudine e lo stress da accoppiamento.

 

La sterilizzazione

Se intendete sterilizzare il vostro coniglio, ricordate che si tratta di un’operazione chirurgica vera e propria, che deve essere eseguita da un veterinario specializzato in roditori. Chiaramente l’intervento varia a seconda del sesso dell’animale e il prezzo in media va dai 100 ai 150 euro.

Il momento ideale per effettuare la sterilizzazione coincide con la fase di raggiungimento della maturità sessuale del coniglio. Per sapere con esattezza qual è vi suggeriamo di consultare il vostro veterinario di fiducia.

Tipologie di intervento

Per ciò che concerne la sterilizzazione di un esemplare maschio, si tratta di un’operazione abbastanza semplice, che consiste nell’asportazione dei testicoli. Il periodo di ripresa del roditore è rapido, tuttavia è necessario controllare che l’animale riprenda a mangiare, a bere e a fare i suoi bisogni in maniera regolare.

È utile sapere che nelle tre settimane successive all’operazione, il roditore risulta ancora fertile, perciò è consigliabile evitare che questi abbia contatti con un esemplare femmina. Nel caso di sterilizzazione di una coniglietta, possono essere eseguiti due tipi di interventi chirurgici, entrambi molto più delicati rispetto a quelli maschili.

Il primo metodo consiste nell’ovarioisterectomia, ovvero l’asportazione di utero e ovaie, mentre il secondo nell’ovariectomia, che prevede soltanto l’asportazione delle ovaie. La prima tecnica è sicuramente più complessa e può essere applicata sia a femmine giovani e sia a femmine adulte. Il secondo intervento invece può essere eseguito solo su conigliette di età inferiore a 8 anni. Come per il maschio, anche in questo caso è fondamentale seguire la ripresa alimentare e il regolare espletamento dei bisogni corporali nelle 24 ore successive alla sterilizzazione.

 

L’habitat

Una volta che il vostro coniglio verrà sterilizzato e sarà pronto a vivere con voi, è bene fornirgli un habitat ideale, dove permettergli di riposare e di mangiare al sicuro da occhi indiscreti. Date un’occhiata alle conigliere più vendute in rete e nei negozi specializzati e optate per la gabbia più adatta a soddisfare le vostre esigenze e quelle del roditore. Ricordate, che adottare un animale, qualsiasi esso sia, comporta delle grandi responsabilità, pertanto è necessario offrirgli tutto il meglio per farlo vivere in buona salute e senza stress.

 

 

 

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4 COMMENTI

Alessia

October 21, 2021 at 10:45 am

Salve! Vorrei chiedere un’informazione..
Spillo, il mio coniglietto nano ha 4 anni, ne farà 5 a gennaio.. ho deciso di castrarlo perché i suoi comportamenti sono peggiorati nel giro di due settimane ed è insostenibile..
Sono molto preoccupata..
È un’operazione che potrebbe sostenere per l’età che ha?

Risposta
ProjectManager

October 22, 2021 at 6:02 pm

Salve Alessia,

solitamente la sterilizzazione è consigliata tra i 3 e i 5 mesi di età, ovvero quando raggiunge la maturità sessuale. Superati i 2 anni di età è invece preferibile fare un check up completo e quindi rivolgersi a un veterinario specializzato, proprio per non far correre rischi al coniglio. Il nostro suggerimento è quindi quello di fare riferimento a un medico esperto nel settore e di non attendere oltre i 6 anni, quando l’operazione è del tutto sconsigliabile, visto che i rischi superano di gran lunga i vantaggi.

Saluti

Team MT

Risposta
Brunella

April 7, 2022 at 10:49 pm

Oggi sotto consiglio del nostro veterinario abbiamo fatto sterilizzare la nostra coniglietta ariete Margotdi 2anni, purtroppo ci hanno tel che nel farle l’anestesia ha avuto un arresto cardiaco che le ha portato successivamente alla morte.premetto che era stata visitata una settimana prima ed era in ottima salute.cosa puo’ essere successo???

Risposta
ProjectManager

April 14, 2022 at 9:30 am

Salve Brunella,

Siamo davvero dispiaciuti per la vostra perdita. Sicuramente i conigli di tipo nano hanno maggiori probabilità di incorrere in complicanze di tipo chirurgico e anestesiologico. Le circostanze riscontrate dal veterinario possono essere sicuramente plausibili.

Per fugare ogni dubbio si sarebbe dovuto procedere a un esame necroscopico che, attraverso il riscontro di eventuali alterazioni macroscopiche, avrebbe dato conferma del danno cardiaco, spesso associato ad alterazioni congenite di questa razza di conigli.

Saluti
Team MT

Risposta