Criceto Russo, Dorato e Roborovsky: Le Varie Razze E Come Prendersene Cura

Ultimo aggiornamento: 03.12.24

 

Se, per esigenze di spazio o semplicemente per gusto personale, avete deciso di accogliere un criceto in casa, in questo post abbiamo raccolto una serie di consigli pratici su come prendersi cura di questi simpatici roditori.

 

Negli ultimi tempi sempre più famiglie scelgono di accogliere un criceto in casa perché non occupa molto spazio ed è abbastanza facile da accudire. Grazie al loro carattere docile e propenso al contatto umano sono diventati dei piccoli animali da compagnia molto diffusi e apprezzati da adulti e bambini.

Sotto molti aspetti, i criceti sono animali semplici da gestire e che non richiedono troppe cure ma, come per ogni altra specie, hanno comunque bisogno di attenzioni e una corretta alimentazione per crescere e vivere felici. Ecco tutto quello che dovete sapere su questi simpatici roditori prima di adottarne uno.

 

Criceti: razze e caratteristiche

Il criceto è un roditore prevalentemente erbivoro appartenente alla famiglia dei cricetidi. All’interno di questo gruppo tassonomico troviamo più di cinquecento razze di criceti, che variano incredibilmente sia in termini di dimensioni e aspetto fisico sia sotto il profilo comportamentale.

La varietà più diffusa in Occidente è il criceto comune – conosciuto anche come Hamster che, oltre a essere l’unica specie del genere Cricetus Leske, si caratterizza per le dimensioni più grandi e il colore marrone tendente al nero sul ventre.

Altre specie di criceto che di solito si possono trovare nei negozi di animali sono:

– Il criceto dorato o siriano (Mesocricetus auratus). Originario delle zone semidesertiche a clima caldo e arido della Siria e della Turchia, si contraddistingue per la colorazione miele-dorata e le dimensioni medio-piccole, anche se nel corso degli anni sono state selezionate molte altre varietà con pelo lungo color cannella, crema, bianco e albino.

– Il criceto russo (Phodopus campbelli). Più piccolo del criceto siriano, è conosciuto anche con il simpatico appellativo di orsetto russo per via della folta pelliccia di colore grigio chiaro che lo protegge dal clima freddo delle zone da cui proviene, ossia Russia, Siberia e Mongolia.

– Il criceto siberiano o Winter White (P. sungorus). Originario del Kazakistan, della Mongolia e della Siberia, ma presente in Europa solo dagli anni ’80, si riconosce dalla livrea bianca che gli permette di mimetizzarsi nella neve e le dimensioni più piccole della media (raggiunge una lunghezza massima di 12 cm e difficilmente supera i 50 g di peso).

– Il criceto Roborovsky (Phodopus roborovskii). Proveniente dai deserti sabbiosi e dalle zone semiaride della Mongolia e dalla Cina del Nord, è un roditore tozzo e dalla struttura simile a quella dei criceti russi, da cui però si distingue per la pelliccia color marrone chiaro e il sottopelo più scuro. Con i suoi soli 5 cm di lunghezza è il criceto più piccolo tra quelli tenuti come animali da compagnia, ma proprio per le dimensioni ridotte è anche il meno adatto a essere maneggiato.

– Il criceto cinese (Cricetulus griseus). Originario della Cina nord-orientale, vive prevalentemente nelle zone asciutte che costeggiano i deserti e si nutre principalmente di semi e germogli. Il pelo è molto corto anche sugli arti e presenta una colorazione grigio-marrone che tende a diventare più scura sul dorso.

 

Caratteristiche anatomiche e fisiologiche

I criceti sono piccoli roditori caratterizzati da un corpo minuto e compatto, leggermente arrotondato sul posteriore, orecchie grandi, occhi sporgenti e vispi, unghie affilate e pelliccia molto folta.

Per sopravvivere alle difficili condizioni pedoclimatiche delle zone di origine, la natura ha dotato questi simpatici animaletti di due ampie tasche guanciali che vengono utilizzate come borse per trasportare il cibo.

L’attività principale di questi roditori è, infatti, la ricerca del cibo, per la quale in natura sono soliti percorrere anche lunghe distanze. Gli alimenti vengono poi trasportati nelle tane e accumulati come riserve da utilizzare durante la stagione avversa.

Tutti i tipi di criceto presentano due paia di incisivi sporgenti che crescono in modo continuo per tutta la vita, ma restano comunque di lunghezza costante grazie all’usura causata dal rosicchiamento.

In natura i criceti vanno in letargo quando le temperature scendono sotto gli 8°C, mentre un criceto domestico abituato a vivere in casa rimane sveglio e vigile tutto l’anno, quindi è bene che abbia sempre a disposizione cibo non deperibile e acqua fresca.

Ma quanto vive un criceto? Generalmente, questi piccoli roditori hanno una vita media di circa due anni, ma la loro aspettativa di vita tende comunque a variare in base a diversi fattori, come la razza, l’habitat, la salute e il modo in cui vengono allevati.

 

Carattere e alimentazione

Come già anticipato, i criceti sono animali prevalentemente erbivori che si nutrono principalmente di semi, germogli, fiori, frutti, radici e foglie, senza però disdegnare piccoli insetti, lucertole, rane e topi.

In commercio si possono trovare tantissimi mix di semi già pronti, da alternare con una miscela di cereali (grano, mais, avena e orzo), frutta e verdura fresca e qualche proteina animale di tanto in tanto.

Per quanto riguarda il temperamento, in genere il criceto selvatico ha la tendenza a essere molto aggressivo, tanto è vero che le specie più grandi sono solite attaccare i loro simili e altri animali quando si sentono minacciati.

Se allevato come animale da compagnia, invece, è molto docile, giocherellone e per nulla aggressivo, riuscendo ad adattarsi senza problemi alla vita in casa e instaurando un ottimo rapporto con le persone che lo accudiscono.

La gabbia del criceto

La gabbia per criceti che accoglierà il vostro nuovo animaletto da compagnia dovrà essere abbastanza ampia e spaziosa da ospitarlo comodamente, quindi grande almeno 60 x 40 cm.

È importante, inoltre, attrezzarla con qualche rifugio dove l’animale possa nascondersi e riposare quando ne sente l’esigenza, e una ruota in plastica o metallo che gli permetta di sfogare il suo innato bisogno di correre e muoversi.

Ovviamente, serviranno anche una ciotola per il cibo e un contenitore per l’acqua con sistema a goccia, da riempire ogni giorno.

Per quanto riguarda la lettiera, le opzioni sono diverse ma le più consigliate sono il tutolo di mais, in quanto ipoallergenico e ideale per prevenire qualsiasi tipo di problema respiratorio (anche se non ha un’elevata capacità assorbente) e il pellet di abete, un po’ grosso per le zampine dei criceti nani ma assolutamente naturale e quindi sicuro anche se l’animale lo rosicchia.

In alternativa si possono utilizzare anche delle lettiere in canapa o lino che, oltre ad assorbire bene l’umidità e i cattivi odori, permettono al cricetino di scavare come farebbe in natura.

Ricordate, infine, che la pulizia della gabbietta deve essere quotidiana, prestando attenzione a rimuovere con cura tutti gli escrementi e gli avanzi di cibo per garantire all’animale un ambiente pulito e sicuro in cui vivere.

 

 

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